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[ITALIA] Il 28/1 seminario formativo online con Rete nazionale lavoro sicuro e dott. Vito Totire, per Rls e lavoratori

UN SEMINARIO FORMATIVO ONLINE

in collaborazione con la Rete nazionale lavoro sicuro e il dott. Vito Totire,

RETE NAZIONALE LAVORO SICURO

Il 10 dicembre 2022 nella sede Si Cobas di Milano si è svolto il primo corso di formazione condotto dal dott. Vito Totire, medico del lavoro, su prevenzione, salute e sicurezza.

L’incontro ha visto una numerosa partecipazione di delegati, Rls, lavoratori e lavoratrici che hanno energicamente portato vissuti e problematiche di salute derivanti da crude condizioni di sfruttamento lavorativo.

È stata ribadita con fermezza l’importanza e la necessità di continuare questo percorso per:

  • costruire saperi e conoscenze sulla tutela della salute di lavoratori e lavoratrici;
  • tenere vivo il fuoco della lotta, riportando al centro di ogni piattaforma rivendicativa la questione drammatica della sicurezza nei posti di lavoro;
  • sostenere la lotta che paga di lavoratori e lavoratrici nel ribaltare quei rapporti di forza sempre sbilanciati a favore dei padroni e del profitto, al fine di difendere la propria vita e salute dallo sfruttamento.

Solo una lotta a tutto campo di lavoratori e lavoratrici disposti a non vendere la propria salute, come insegna la storia del movimento operaio, può agire con forza azioni di rottura e inceppare gli ingranaggi predatori del profitto.

Le testimonianze portate all’attenzione del dott. Vito Totire da lavoratori e lavoratrici raccontano di un capitalismo cannibale e schiavista che costringe:

lavoratrici ad andare a lavorare in fabbrica con sacchetti di antidolorifici; lavoratori della logistica a dover muoversi sempre più veloci, a pena di richiami, da una postazione all’altra tra carichi sospesi, con il rischio di farsi male a ogni passo;

  • lavoratrici a dover subire le ripercussioni di un doppio carico di lavoro che a quello “per il pane” aggiunge quello “per la cura” e causa loro pesanti affaticamenti, incidenti in itinere, impossibilità di conciliare i tempi di cura propri e familiari con il lavoro;
  • lavoratrici a essere logorate mentre si spezzano la schiena e danneggiano braccia, gambe sulla catena di montaggio;
  • lavoratori della logistica a soffrire un “freddo pazzesco”, esposti a temperature e correnti d’aria che li fanno ammalare con i padroni che fanno orecchie da mercanti su tali situazioni;
  • lavoratrici a sapere quando entrano in fabbrica e a non sapere quando escono perché gli orari di lavoro sono sottoposti a pesanti ricatti;
  • lavoratori del settore carni a essere costretti a lavorare in temperature gelide, da frigo, perché i padroni “pensano alla carne, ma non a noi”, così come in spazi ristretti, manovrando coltelli a rischio continuo di ferimento;
  • lavoratori della vigilanza a passare notti all’addiaccio fissando le telecamere di sorveglianza, senza pause sia durante l’orario lavorativo sia nella turnazione, obbligandoli a lavorare anche per dieci giorni consecutivi o più, con turni fino a 12, anche 14 ore: e chi si addormenta per la stanchezza, licenziato!

Si è dunque ribadito anche come sia fondamentale riportare al centro le soggettività di lavoratori e lavoratrici che riuniti in gruppi omogenei, compartecipi a inchieste operaie, possano confrontarsi e far emergere le sintomatologie, i rischi percepiti, gli incidenti e i cosiddetti ‘quasi-incidenti’ occorsi, e le altre problematiche che incidono sulla loro aspettativa di vita e salute, considerando anche una prospettiva di genere, le differenti età e provenienze, intrecciando i saperi pratici a quelli tecnici e specialistici per agire in sincronia nel rovesciare situazioni di ricatto agite dai padroni.

Si è ribadita l’importanza di: prendere visione dei documenti di valutazione dei rischi (Dvr) che sono considerati dai padroni dei ‘segreti di stato’, non a caso, e risultano inaccessibili ai lavoratori, alle lavoratrici, agli Rls tramite strategie varie di ostruzionismo; formare gli Rls e promuovere il loro ruolo in riferimento a prevenzione, salute e sicurezza; continuare a sviluppare la coscienza di un interesse comune in contesti dove lavoratori e lavoratrici risultano divisi in serie A, B, C (cooperative, interinali, ecc.) evitando che ciò crei una condizione differenziale sia in termini economici sia di tutela della sicurezza.

Un’altra questione emersa riguarda i ‘medici competenti’ che troppo spesso sono usati, e si fanno usare, dai padroni in funzione repressiva dei lavoratori e delle lavoratrici, così che uno strumento di tutela della salute risulta rovesciato nel suo scopo e sembra integrarsi con la controparte datoriale.

Per approfondire il ruolo di questa figura, SI Cobas organizza

UN SEMINARIO FORMATIVO ONLINE

in collaborazione con la Rete nazionale lavoro sicuro e il dott. Vito Totire,

previsto per sabato 28 gennaio 2023, dalle ore 10 alle ore 13

per partecipare, scrivere all’email: funzionepubblicaesanitasicobas@gmail.com

contatti: 338/2261763 ; 329/1639992

SI Cobas Sanità e Funzione Pubblica