CobasTessileToscanaUncategorized

[FIRENZE] Operai di Ritorcitura Duemila e Gh protestano da Confindustria contro lo sfruttamento. Basta risparmiare sulla pelle dei lavoratori

OPERAI DI #RITORCITURADUEMILA E #GH

PROTESTANO A #CONFINDUSTRIA:

“Basta risparmiare sulla pelle dei lavoratori”

Questa mattina iniziativa sindacale di fronte a Confindustria Toscana Nord per rispondere alle bugie che le aziende del Consorzio Promozione Filati hanno raccontato ai giornali negli scorsi giorni.

Mentre PINORI Filati, Filpucci, Lanificio dell’Olivo, Millefili e Industria Italiana Filati si affrettavano a smarcarsi dal loro rapporto conto terzi con la Ritorcitura e la GH, dopo che i lavoratori avevano denunciato le condizioni dì sfruttamento vissute per anni (turni di 12 ore per 7 giorni la settimana, lavoro nero, negazione della malattia e degli altri diritti previsti dal CCNL), la Ritorcitura comunicava al sindacato che queste aziende rappresentano il 60% del suo fatturato e che sono clienti strategici.In questo caso aveva proprio ragione: oggi gli operai hanno raccontato delle migliaia di cartoni di rocca lavorati in nero o 12 ore al giorno per queste aziende del c.d. “Distretto dell’eccellenza”.

Perché queste aziende sono state così solerti nello smarcarsi dalla Ritorcitura?

Perché i lavoratori hanno scoperchiato il sistema che per tutti questi anni gli ha consentito di risparmiare milioni di euro appaltando il lavoro a chi sfrutta conto terzi, cioè per conto loro.

PINORI Filati è stata recentemente insignita dello Stefanino d’Oro, premio consegnato dal vescovo di Prato alle aziende che si distinguono per “scienza e coscienza”: sulla scienza non possiamo dire, ma forse prima di premiare per la coscienza un’azienda sarebbe opportuno ascoltare le voci dei lavoratori che nella sua filiera denunciano condizioni di semi schiavitù.

Non ci stancheremo di dirlo finché qualcosa non cambierà: queste aziende devono smetterla di nascondersi dietro a “certificazioni etiche” o ”responsabilità sociale”, e iniziare a intervenire concretamente per ripristinare i diritti delle persone che lavorano i loro fili.