PRIME ANTICIPAZIONI SULLA MISURA CHE SOSTITUIRÀ
IL REDDITO DI CITTADINANZA
FAME E MISERIA PER I PIÙ POVERI,
MANI LIBERE PER PADRONI E SFRUTTATORI!
Il nuovo RdC si chiamerà M.I.A. (Misura di Inclusione Attiva) e possiamo riassumerlo così: meno soldi, per meno tempo, a meno persone.
Ridurre alla fame centinaia di migliaia di disoccupati servirà ad aumentare le spese militari e a fare felici padroni e sfruttatori, pronti ad approfittare della disperazione delle fasce più deboli della popolazione per imporre salari e condizioni di lavoro sempre peggiori.
Un attacco all’intera classe lavoratrice che rischia di mettere in discussione anche quelle parziali conquiste strappate con le lotta e con gli scioperi degli ultimi anni.
Nelle prossime settimane il governo Meloni dovrebbe presentare tutti i dettagli del decreto legge che verrà discusso ma le prime anticipazioni (abbassamento soglia ISEE, diminuzione importo, taglio dei mesi,obblighi di formazione estesi ai familiari minorenni) indicano che il 2023 sarà un anno di lacrime e sangue per i proletari.
Alla rassegnazione e alla disperazione si reagisca con l’organizzazione e la lotta!
A partire dall’esperienza dei disoccupati autorganizzati di Napoli è urgente generalizzare una battaglia per il salario garantito ai disoccupati e per corsi di formazione finalizzati in assunzioni stabili in lavori pubblici realmente utili ai territori e alla popolazione!
La prospettiva dell’adeguamento degli stipendi ai tassi di inflazione che riduca l’orario di lavoro a parità di salario si collega direttamente a queste rivendicazioni,l’unità di classe tra salariati e disoccupati è la sola condizione per non pagare i costi della crisi e della guerra che governi e capitalisti stanno scaricando sulle spalle degli sfruttati.
Lavorare meno, lavorare tutti!
Lavoro o non lavoro, reddito o non reddito, dobbiamo campare!
S.I. Cobas nazionale