Approfondimenti politiciCobasLogisticaPuglia

[TARANTO] Contro un lavoratore Sda grave aggressione della polizia locale. Solidarietà al driver colpito: chi tocca uno tocca tutti

TARANTO

GRAVISSIMA VIOLENZA DA PARTE DELLA POLIZIA LOCALE

CONTRO UN LAVORATORE IN SERVIZIO DI SDA

Il video che ritrae la scena di un driver di SDA violentemente aggredito dalla polizia locale a Taranto e pubblicato su YouTube, lascia sconcertati.

Scene che sembrano ricordare gli infami pestaggi razzisti messi in atto negli USA dalle forze dell’ordine contro gli afroamericani.

In Italia invece assistiamo a una propaganda di guerra tra poveri e di criminalizzazione dei lavoratori: l’esempio del driver che viene trascinato di peso dal furgone sul quale stava lavorando, a causa di una banale contravvenzione stradale, ne è la prova più lampante.

Come SI Cobas abbiamo sempre focalizzato le lotte nella logistica nella prospettiva di difendere i diritti dei facchini unitamente a quelli dei driver: una categoria, quest’ultima, più che frammentata e continuamente sottoposta a stress e rischi sul lavoro.

Le corse per trasportare la merce in tempi rapidi e dettati dai profitti capitalistici vanno sempre a scapito della sicurezza degli autisti, che spesso arrivano a svolgere turni massacranti senza il dovuto riposo e con il conseguente aumento del pericolo di incorrere in contravvenzioni e incidenti.

Ed oltre al danno anche la beffa!

Visto che come sancisce il CCNL trasporto merci e logistica, agli autisti vengono trattenuti in busta paga finanche i costi per multe e sinistri stradali provocati col veicolo di lavoro, nonostante siano alle dipendenze di aziende e multinazionali.

Il SI Cobas, grazie all’unità e al protagonismo dei lavoratori, negli ultimi anni è riuscito a strappare importanti vittorie in termini salariali e sindacali, in numerose aziende che gestiscono il lavoro dei driver.

Per questo, il SI Cobas esprime piena e incondizionata solidarietà al lavoratore aggredito, ed è disponibile a supportarlo da subito sul piano legale per non lasciare che questa aggressione rimanga impunita.

Conosciamo bene la repressione poliziesca usata dai padroni per intimidire e dividere gli operai dentro e fuori dai magazzini, perciò estendiamo l’invito ai colleghi del lavoratore vittima dell’episodio a unirsi alle fila del nostro sindacato perché ciò che è accaduto a Taranto ci dimostra che è necessario più che mai rispondere all’attacco concentrico di governo, padroni e polizia, ricompattando la classe operaia senza distinzione di settore e provenienza:

se toccano uno, toccano tutti!

https://youtu.be/7CVucRLIjeQ

https://youtu.be/BhbBMxeDXDA

14 marzo

S.I. Cobas