Ieri il SI Cobas Calabria è sceso nuovamente in piazza presso la cittadella regionale di Catanzaro per rilanciare la protesta contro lo scandalo delle mancate assunzioni pubbliche nella sanità degli OSS vincitori di concorso.
Di seguito il comunicato-stampa fatto circolare a seguito dell’iniziativa.
SI Cobas nazionale
COMUNICATO STAMPA
Il SI Cobas in Calabria, nelle persone di Roberto Laudini e Simone Scandale, da anni sta conducendo una lotta per rivendicare i diritti dei lavoratori nella sanità pubblica, una sanità distrutta da tredici anni di commissariamento dove abbiamo visto il peggio del peggio.
Si sono susseguiti vari commissari mandati dal governo per cercare di risolvere le problematiche.
Noi in questo contesto ci siamo inseriti per fare capire ai lavoratori come devono rapportarsi con le intuizioni sanitarie perché sia la politica che i sindacati politici non hanno mai dato un aiuto concreto, abbiamo sempre definito questa nostra sanità pubblica come un “muro di gomma” dove tutto rimbalza e dove tutto viene intrecciato con la sanità privata.
Quando molti anni fa l’ex governatore regionale Scopelliti (le sue vicende giudiziarie sono di dominio pubblico) insieme alla sua giunta e insieme all’attuale governatore Roberto Occhiuto decisero la chiusura o la rimodulazione di molte strutture pubbliche e li che la sanità privata calabrese ha spiccato il volo.
Ci sono molti nomi noti nelle varie province che gestiscono la sanità privata, ricordiamo che la Calabria in questi anni di commissariamento ha avuto il triste record di vedere sciolte due amministrazioni provinciali (Asp Catanzaro, Asp Reggio Calabria) per associazione MAFIOSA.
Vi lasciamo solo immaginare tutto quello che è capitato in questi anni con tutte le difficoltà annesse a usufruire di un servizio sanitario pubblico.
Da più di un anno il Commissario ad Acta non è una figura mandata dal governo centrale ma lo stesso governo ha dato mandato all’attuale Governatore Regionale Roberto Occhiuto di risolvere i problemi ma vediamo solo una fare campagna elettorale, e noi in questo contesto stiamo bucando il “muro di gomma” e stiamo entrando con il nostro fare nella testa delle persone per fare capire che la lotta la dobbiamo fare contro queste istituzioni che vogliono soltanto gestire in questo modo malsano la nostra sanità.
Un tutta Italia si è saputo dei medici CUBANI, un insulto a tutti i calabresi e noi ci chiediamo perché proprio loro?
Cosa c’è dietro a questa vicenda?
La fusione di un Hub regionale con un policlinico universitario sembrerebbe una cosa positiva ma poi scopri che gli attori che recitano questa commedia hanno già pronta la “mangiatoia” ma dei lavoratori nessuno parla e ricordiamo che la Calabria è fanalino di coda per i LEA (livelli essenziali di assistenza), e in tutto questo cosa fa il Commissario ad Acta?
Crea SANIBOOK, un arma per aizzare i cittadini (esasperati da una sanità distrutta) contro gli operatori che ogni giorno lavorano in condizioni difficili e con la carenza di personale diventa un inferno.
Con questo strumento chiunque potrà denunciare qualsiasi cosa anche falsità per vendicare di questa sanità pubblica ridotta allo stremo.
Il SI Cobas sta chiedendo e denunciando da anni che serve assumere a tempo INDETERMINATO per dare respiro nei reparti ospedalieri, neanche la pandemia del COVID-19 ha insegnato qualcosa anzi è stata utilizzata per creare avvisi a tempo determinato per inserire gli amici degli amici e si è visto negli anni la nascita sempre più numerosa di scuole di formazione per fare il gioco delle parti (dipendente privato entra nel pubblico tramite avviso a tempo determinato e il suo posto nel privato viene coperto da una persona appena uscita dalla scuola di formazione) un esempio per la figura di operatore socio-sanitario che è quella più utilizzata dalla politica per creare un bacino elettorale.
Il SI Cobas ha denunciato negli e anche in questi giorni questa lotta di classe che avviene quotidianamente nella nostra terra e continueremo nella lotta più dura per cambiare la mentalità dei lavoratori e fare capire che il sindacato deve essere uno strumento di aiuto che stia dalla loro parte senza nessuna collusione, trasparente sempre e che sia di sostegno ai lavoratori.
RIVENDICHEREMO SEMPRE IL DIRITTO AL LAVORO senza scendere mai a compromessi.