PER L’OMICIDIO DI ADIL
SPAZIANO CONDANNATO A 7 ANNI E 6 MESI
Si è concluso da poco il processo al tribunale di Novara per l’assassino di Adil.
Alessio Spaziano, autista del tir che il 18 giugno 2021 travolse il nostro compagno durante uno sciopero alla Lidl di Biandrate, è stato condannato a 7 anni, 6 mesi e 20 giorni; le parti civili (familiari di Adil e SI Cobas) hanno diritto al risarcimento dei danni da quantificare in sede civile e, in attesa del giudizio civile, a una provvisionale di 50 mila euro a testa per ciascun familiare.
Di seguito le dichiarazioni dei nostri legali, Eugenio Losco e Marina Prosperi i quali, di fronte alle centinaia di lavoratori che hanno preso parte al corteo fuori al Tribunale di Novara, hanno evidenziato come, visti i presupposti di partenza (che vedevano la stessa accusa accettare la tesi dell’omicidio “stradale” e non di quello “volontario”), la sentenza di primo grado abbia sancito il massimo della pena prevista per questa fattispecie di reato.
Di fronte alla perdita di un compagno, non ci sono condanne e risarcimenti che possano restituirci Adil.
Da questo punto di vista non nutrivamo alcuna illusione sul fatto che la giustizia borghese (sempre accondiscendente coi padroni e implacabile coi proletari) non sarebbe andata molto oltre il “minimo sindacale”.
Come SI Cobas abbiamo sempre sostenuto che il nostro concetto di giustizia non dipende dalla sentenza di un tribunale dello stato nei confronti dell’esecutore materiale dell’omicidio di un proletario, bensì dalla lotta ad oltranza contro quel sistema che produce ogni giorno sfruttamento, repressione, guerre e morti in nome del profitto: la nostra sete di giustizia è diretta non solo agli esecutori, ma anche e soprattutto ai reali mandanti e responsabili di questa morte e delle tante altre morti e violenze perpetrate a danni dei proletari e delle avanguardie di lotta.
D’altro canto, la nostra organizzazione si impegna fin d’ora per tenere alta la guardia in vista del probabile ricorso di appello, affinché il giudizio di secondo grado non ribalti questa sentenza, affinché la morte di Adil non resti impunita e, di conseguenza, per impedire che l’attacco politico/poliziesco portato avanti da anni contro i lavoratori e gli scioperi della logistica venga legittimato nei fatti anche dalla giustizia borghese.
SIAMO TUTTI ADIL
CHI TOCCA UNO TOCCA TUTTI
SI Cobas nazionale
https://www.facebook.com/sicobas.lavoratoriautorganizzati.9/videos/6684690618231046
PRESIDIO OPERAIO TRIBUNALE NOVARA
GIUSTIZIA PER ADIL E ABD ELSALAM
UCCISI DURANTE UNO SCIOPERO
PER LA LIBERTÀ SINDACALE E IL DIRITTO DI SCIOPERO
Continua il presidio dei lavoratori dal tribunale di Novara, dov’è in corso l’ultima udienza per l’omicidio del nostro compagno Adil, sindacalista ucciso brutalmente da un crumiro alla guida di un camion, durante lo sciopero nazionale della logistica il 18 giugno 2021 dai cancelli del magazzino Lidl del polo di Biandrate.
Questo assassinio non può e non deve passare come un “semplice” omicidio stradale.
Adil, come Abd Elsalam l’operaio ucciso durante uno sciopero dai cancelli del magazzino Gls di Piacenza, è stato assassinato dai padroni in nome del profitto: perció siamo qui come movimento dei lavoratori, in protesta davanti a questa istituzione dello Stato, per dimostrare a padroni e governo che continua la lotta operaia per la giustizia per i nostri compagni e per tutti i lavoratori che ogni giorno perdono la vita nei luoghi di lavoro.
ADIL È VIVO E LOTTA INSIEME A NOI
Seguiranno aggiornamenti…
https://www.facebook.com/sicobasmilano/videos/2166801913503750
NOVARA PARTE IL CORTEO OPERAIO
GIUSTIZIA PER ADIL
UCCISO DURANTE UNO SCIOPERO
E TUTTI I MORTI SUL LAVORO
Manifestazione dalla stazione ferroviaria di Novara per raggiungere il tribunale iniziando il presidio all’ultima udienza per l’omicidio di Adil Belakhdim, lavoratore Tnt / Fedex e sindacalista coordinatore del Si Cobas Novara, travolto volontariamente da un crumiro con il camion il 18 giugno 2021 durante lo sciopero nazionale della logistica davanti ai cancelli del magazzino Lidl nel polo di Biandrate.
Centinaia di lavoratori per le strade di Novara protestano rivendicando giustizia, per non far passare l’idea che l’omicidio – aizzato dai padroni alla ricerca del massimo profitto – di un proletario in sciopero possa essere considerato un “semplice” incidente.
CONTRO LA REPRESSIONE E LO SFRUTTAMENTO
PER LA LIBERTA’ SINDACALE E DI SCIOPERO
C’è urgente necessità di rafforzare l’unità e l’organizzazione dei lavoratori, dentro e fuori i luoghi di lavoro, a livello sindacale e politico, determinati a portare avanti la lotta di classe contro le politiche di padroni e stati con la loro economia di guerra, per difendere il nostro interesse e migliorare le nostre condizioni dei vita e lavoro.
LA NOSTRA LOTTA E’ LA LOTTA DI TUTTI
INDIETRO NON SI TORNA
S.I. Cobas
https://www.facebook.com/sicobas.torino/videos/903941824011515