COMUNICATO STAMPA
il S.I. Cobas in sciopero su tutto il territorio nazionale
per difendere gli operai Geodis
Oggi è partito lo sciopero nazionale del S.I. Cobas in tutti gli stabilimenti Geodis.
Anche nel piacentino sono coinvolte centinaia di persone distribuite fra i blocchi “BCD”, “M”, “I” ed “H” del sito di Castel San Giovanni e i siti “Amazon” e “Conad” sempre gestiti da Geodis a Piacenza città.
Tutti i lavoratori sono in queste ore in forte apprensione per il loro futuro e per i loro salari, dopo che Geodis è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria in seguito al clamoroso scandalo che la ha vista coinvolta nel dicembre scorso.
Dal momento del subentro dell’amministrazione giudiziaria, i lavoratori stanno percependo in ritardo le loro paghe, mentre quelli che dovrebbero percepire i premi di risultato migliorativi concordati dal S.I. Cobas aspettano da ormai tre mesi senza averne ricevuta corresponsione.
Il S.I. Cobas ha intrapreso una serie di incontri con l’amministratore giudiziario e con i dirigenti nazionali di Geodis, durante i quali ha richiesto le opportune garanzie per quanto concerne continuità occupazionale, salariale ed eventuali mancanze retributive e contributive.
Ciò che si vuole scongiurare è che si ripetano fatti già visti in altre situazioni simili, come Gxo, in cui misteriosamente i lavoratori hanno visto scomparire dalla sera alla mattina i propri versamenti contributivi per colpa di storture permesse dal sistema degli appalti e unicamente imputabili alla parte datoriale.
Il S.I. Cobas ha quindi chiesto l’assunzione diretta da parte della committenza Geodis di tutti i lavoratori, al fine di prevenire il ripetersi di situazioni come quella in atto.
Geodis ha mostrato un’apertura alla proposta del S.I. Cobas, individuando in diciotto mesi la tempistica per poterla eventualmente soddisfare.
Il S.I. Cobas ha perfezionato la sua proposta con la stesura di un accordo-quadro sottoposto a Geodis due settimane fa, lasciando tutto il tempo per valutare e rispondere.
L’accordo prevederebbe un impegno alla regolarità dei pagamenti entro il 20 di ogni mese, la corresponsione dei premi di risultato maturati dai lavoratori e garanzie di copertura per eventuali mancanze di elementi contributivi e retributivi maturate dalle società appaltanti.
Quale mediazione, si sono individuati alcuni siti per partire con il processo di internalizzazione.
Il S.I. Cobas è ad oggi l’unico sindacato presente (in percentuale maggioritaria) all’interno di tutti i siti Geodis in Italia, e non avendo trovato riscontro alla propria proposta e quindi ancora nessuna garanzia per la serenità dei lavoratori che ogni giorno sudano per permettere i profitti di Geodis, si è trovato costretto ad accogliere la richiesta dei lavoratori di entrare in sciopero per tutelare i propri diritti.
Lo sciopero si sta svolgendo nel piacentino e nel pavese ma è destinato ad allargarsi se non saranno accolte le richieste del S.I. Cobas: i lavoratori on intendono riprendere l’attività senza la firma nero su bianco in calce all’accordo sottoposto a Geodis e quindi alle garanzie per il loro futuro.
Ancora una volta, il S.I. Cobas risulta essere l’unico sindacato ad intraprendere azioni di lotta per tutelare i propri iscritti, non limitandosi ad incontri e continui rimandi che fanno unicamente il gioco della parte datoriale, come costume dei sindacati confederali che non a caso sono evaporati nel momento della lotta.
Nel bolognese, grazie alla lotta condotta dal S.I. Cobas le internalizzazioni in Geodis sono già una realtà, e tale sorte gli operai sapranno costruire anche per il nostro territorio.
Coordinamento Provinciale S.I. Cobas Piacenza