VENDITORI DI FUMO
C’è un sistema infallibile per aggirare le code e bypassare le procedure e i tempi di accesso al SSN: si passa dallo studio del medico privato, meglio se il medico è anche dipendente di una struttura sanitaria.
Miracolosamente, come per Mosè, le acque si aprono e scatta il bonus per un percorso alternativo a quello ufficiale.
Ma quando le cure sanitarie perdono il carattere di universalità che prescinde dalle disponibilità
economiche degli utenti, la salute diventa una merce.
C’è un gran parlare di sanità , ma più se ne parla più si ha la sensazione di un bene perduto.
Aleggiano le note di Edoardo Bennato:
“Il dibattito sia aperto, parleranno tutti quanti, dotti medici e sapienti, tutti intorno al capezzale di un malato molto grave”.
Due esempi emblematici.
Calabria.
Roberto Occhiuto, Commissario ad Acta e Presidente della Regione, ha un’illuminazione e annuncia un nuovo risorgimento per la sanità calabrese.
La missione, nome in codice Sanibook, prevede l’arruolamento di 80 controllori.
Con i soldi dei pubblico si va a costituire una sorta di gruppo di studio per indagare quello che è evidente: la sanità calabrese non è in grado di garantire le cure minime ed essenziali (Lea)!
La cura è peggiore del male.
Il male è la carenza di personale sanitario.
Mancano circa 5000 unità.
Nonostante questa voragine negli organici, che potrebbe essere colmata solo da un necessario programma di assunzioni straordinario, pur in presenza di concorsi vinti e di graduatorie da far scorrere, le assunzioni avvengono con il contagocce e servono ad alimentare un consenso elettorale a forti tinte clientelari se non
peggio.
Liguria.
Altro dialetto, stessa Italia: il ridicolo di certe uscite non conosce latitudini.
Ben dodici pagine del Secolo XIX di giovedì 4 maggio propagandano “La sfida digitale della Liguria” e il governatore Toti proclama “Noi pionieri per essere un modello di modernizzazione”.
Belin!
Il piatto forte di questa rivoluzione digitale riguarda proprio la sanità: telemedicina, reti informatiche, una vera full immersion nell’intelligenza artificiale e, dulcis in fundo, si annuncia che le code per accedere ai servizi saranno risolte digitalizzando Il Cup (centro unificato prenotazioni).
Va ricordato che il Cup è carinamente a disposizione della medicina convenzionata e privata e le prenotazioni sono già da tempo fruibili sia da remoto che dagli sportelli.
Certo, c’è sempre il modo di migliorare e ben venga l’impiego della tecnologia.
Ma se la Sanità Pubblica non offre medici e personale sanitario per rispondere ai bisogni della popolazione, se tutto pesa su operatori stanchi e gravati da una età media sempre più elevata, se gli orari si allungano per il ricorso allo straordinario e ai gettoni di presenza, allora è evidente che al supermercato dei servizi sanitari non si troverà nulla, nulla da vendere e nulla da comprare.
Nelle 12 pagine summenzionate manca ogni riferimento al personale, manca in Calabria come in Lombardia.
Manca nell’ intera penisola il riferimento a quell’intelligenza umana che, sola, muove braccia, mani, cuori, solidarietà e calore umano.
Manca il personale.
Il Pnrr aveva promesso una pioggia di soldi per una sanità uscita umiliata dall’epidemia, si prometteva la rivoluzione delle Case e degli Ospedali di Comunità, ma non un euro è stato stanziato per l’assunzione del personale, solo vuote promesse, spese militari e tagli ai salari, sconti fiscali ai padroni, inflazione e aumento dei prezzi per i proletari.
La preparazione dello sciopero generale è una necessità di salute pubblica.
S.I. Cobas
RIPRENDIAMOCI IL DIRITTO ALLA SALUTE
E A UNA SANITÀ PUBBLICA E DI QUALITÀ:
IL 17 GIUGNO IL SI COBAS SCENDE IN PIAZZA A CATANZARO!
BASTA CON LA PRECARIETÀ NEL SETTORE OSPEDALIERO:
ASSUNZIONI IN PIANTA STABILE PER TUTTI I VINCITORI DI CONCORSO!
Dopo mesi e mesi di battaglie portate avanti dal SI Cobas contro il sistema affaristico-clientelare che ha messo in ginocchio la sanità pubblica calabrese e per la copertura dei vuoti d’organico nelle aziende sanitarie, è giunto il momento di portare la protesta fuori alla sede della regione Calabria.
SABATO 17 GIUGNO MANIFESTAZIONE A CATANZARO
Concentramento ore 10,30 in Piazza Martiri Ungheresi
Solo la lotta paga!
S.I. Cobas Calabria
Comunicato stampa S.I. Cobas Calabria
dopo la manifestazione del 18 maggio 2023
Il S.I. Cobas Calabria ha manifestato con i lavoratori per le strade di Cosenza.
Dopo un colloquio con il Direttore Amministrativo Achille Gentile che ha garantito assunzioni di personale nel breve periodo, ci siamo recati in corteo verso Asp Cosenza.
Come da foto e video allegati al comunicato, abbiamo urlato il nostro disappunto per tutto quello che accade nella nostra sanità pubblica.
Il Dipartimento tutela della salute nei giorni scorsi e su nostra esplicita richiesta ha convocato in due giornate tutte le aziende ospedaliere e le asp provinciali per fare il punto dei fabbisogni di personale.
Nei prossimi giorni abbiamo appuntamento con il dipartimento che ci deve dare i dati raccolti in questi incontri e speriamo che siano appuntamenti fissi che possano servire a rendere la comunicazione migliore.
All’interno di Asp Cosenza abbiamo denunciato tutte le irregolarità che si stanno facendo nelle assunzioni di personale OSS, abbiamo chiesto come mai da circa due mesi un bando di stabilizzazione INTERNO non sia stato ancora chiuso, abbiamo chiesto chi dei 92 Oss a tempo determinato possa raggiungere i requisiti di stabilizzazione dei 18 mesi, ma ovviamente nessuna risposta.
Tutto scivola sul muro di gomma e la banda bassotti sa bene come arrampicarsi su questo muro.
Ovviamente sulla vicenda ASP COSENZA e sulle decisioni di Remigio Magnelli noi faremo sempre una dura lotta perché il piano assunzioni 2022 deve essere coperto assunzioni a tempo INDETERMINATO e non con il precariato, perche sappiamo bene a cosa serve ovvero a creare un bacino di voti.
Il S.I. Cobas Calabria lotterà sempre per rivendicare il diritto al lavoro e dare forza alla sanità pubblica violentata e distrutta dalla politica, e dalla mafiosa gestione per il profitto.
Occhiuto devi fare di più sei il commissario ad acta della nostra sanità pubblica, vogliamo delle risposte VERE e non le risposte SOCIAL!
21 maggio,
S.I. Cobas Calabria
Roberto Laudini e Simone Scandale coordinatori regionali