Da mezzanotte di questa giornata il cantiere della raccolta rifiuti Arzano è in sciopero.
Da due anni ci rendiamo disponibili al confronto con tavoli e trattative puntualmente tradite, sia dall’ Azienda che dalla Committenza (il comune di Arzano).
I lavoratori e le lavoratrici sono stati i soli a battersi per far decollare la raccolta differenziata in un territorio dove la percentuale si attesta da anni ad un massimo del 36%, quando nove anni fa si riusciva a raggiungere il 68%.
Abbiamo assistito ad un vergognoso teatro di giustificazioni e reciproche accuse e litigi, montato secondo utilità dai membri del comune e i dirigenti dell’azienda; un metodo efficace per rimandare sempre le soluzioni prima richieste e poi addirittura proposte dalle maestranze a dalla O.S., ma rimaste sempre e inevitabilmente inascoltate.
I lavoratori rivendicano un sistema di vera raccolta differenziata, con il rispetto del calendario di raccolta, previa la più capillare informazione ed educazione degli abitanti del territorio.
Rivendicano diritti economici e contrattuali maturati ma mai concessi.
Non ci intimidiscono tutti i tentativi di diffamazione della lotta in atto, nè le minacce di rescissione del contratto, agitate ad ogni tavolo e ad ogni agitazione sindacale, e men che meno il tentativo di far entrare in cantiere gli interinali che avrebbero dovuto prendere servizio domani.
A questo punto non è più possibile mediazione; le richieste che facciamo sono legittime e sacrosante, pensate per l’interesse dell’intera comunità che però confligge sia con gli interessi aziendali di profitto che con quelli istituzionali di immagine.
Basta abusi sulla pelle di lavoratori e abitanti di Arzano: avanti fino alla vittoria!
SI Cobas Napoli