In duecento siamo tornati a protestare davanti al negozio Mondo Convenienza di Prato.
Iniziative analoghe si svolgeranno nei prossimi giorni in quindici città italiane.
Abbiamo incontrato un negozio militarizzato, con reparti antisommossa a sbarrare le porte di ingresso e addirittura dentro il punto vendita.
Una carica delle forze dell’ordine è partita dopo che un megafono et stato rivolto verso l’ingresso del negozio:
https://www.facebook.com/SiCobasFirenze/videos/323254646846603
Prima le spinte dei poliziotti, poi le manganellate contro manifestati con alle spalle una scalinata.
È inaccettabile questa violenza gratuita contro i lavoratori.
Fa male vedere agenti della Guardia di finanza alzare i manganelli contro chi chiede il rispetto del contratto.
In un paese normale abbasserebbero i manganelli e prenderebbero in mano la calcolatrice per conteggiare i milione di euro di evasione fiscale e contributiva che produce da anni il “sistema appalti” di Mondo Convenienza.
Basta lavoro povero.
Basta appalti che azzerano i diritti.
Stringiamoci attorno allo sciopero degli autisti, facchini e montatori che ha superato i suoi cento giorni.
Pretendiamo subito l’applicazione del Contratto Nazionale della Logistica ed il ritiro dei licenziamenti contro chi si è ribellato allo sfruttamento.
Abbiamo resistito ad agosto per rilanciare la lotta a settembre.
Ci siamo.
Volevano arrivare ai tavoli con uno sciopero morto, con un presidio smobilitato o demolito dalle forze dell’ordine.
Invece no.
Ci hanno provato prima con i manganelli, poi con il logoramento, poi di nuovo con i manganelli. La partecipazione alla protesta di oggi è un segnale all’azienda.
Ma anche a chi si siederà ai tavoli a cui le rappresentanze dei lavoratori in sciopero non sono invitate.
La lotta c’è.
E senza risposte alle rivendicazioni decise dall’assemblea dei lavoratori, la lotta continuerà.
10 settembre,
S.I. Cobas Prato e Firenze
https://www.facebook.com/SiCobasFirenze/videos/694391078713110