1. I lavoratori della filiera #Montblanc sono di nuovo in agitazione. Alla fine del 2022 lo erano per rivendicare diritti, contratti e orari di lavoro 8×5. A marzo di questo anno per difendere i posti di lavoro contro le minacce di chiusura dello stabilimento. Oggi è di nuovo sciopero perché quella minaccia che sembrava essere stata scongiurata dopo le mobilitazioni è di nuovo imminente. I volumi scompaiono di giorno in giorno. Il 31 Dicembre saranno azzerati causa cessazione appalto. Dalla società committente (la holding Richemont, proprietaria del brand Montblanc) nessuna garanzia sul futuro dei lavoratori.
2. Nella filiera Montblanc non c’è nessuna crisi aziendale o di mercato. C’è solo la scelta del brand di chiudere l’appalto con la Z Production. Per produrre altrove, sempre qui sul territorio. Una delocalizzazione in loco. Senza preoccuparsi del futuro dei lavoratori. Nessun piano di ricollocamento, niente di niente.
3. Ci sono strane coincidenze in questa vicenda. Sono importanti i tempi. Tra gennaio e febbraio in entrambe le aziende vengono raggiunti accordi sindacali che portano alla regolarizzazione contrattuale dei lavoratori, la fine dei turni massacranti di 12 ore al giorno, al sabato libero, alla libera fruizione di ferie, malattie e permessi, la stabilizzazione di tutti i lavoratori inquadrati come apprendisti, il riconoscimento di un indennità di mensa. A febbraio in poche parole arrivano in fabbrica i diritti (e si alza il costo del lavoro, raggiungendo quello “minimo” previsto dai contratti). A Marzo Montblanc comunica l’intenzione di recedere il contratto di appalto e riduce subito i volumi portando al fermo di un intero reparto. Coincidenza: il reparto più sindacalizzato.
4. A marzo era stata la mobilitazione a fermare la cassa integrazione e quindi i licenziamenti. I volumi tornarono dopo gli scioperi. Ma il brand ha bloccato la trattativa proprio sul punto più importante che rivendichiamo: istituire una “clausola sociale” a salvaguardia dei lavoratori della filiera in caso di cambi di appalto. Si tratta di un affermare un principio semplice: i lavoratori non sono usa e getta.
5. Z Production ed Eurotaglio sono due pelletterie a conduzione cinese che lavorano, da sempre, in appalto per il brand Montblanc in regime di mono-committenza. Tradotto: sono nate e hanno vissuto fino ad ora con l’unico scopo di produrre per Montblanc. Montblanc appalta a Z Production e Z Production sub appalta ad Eurotaglio una parte delle lavorazioni. Tutto il ciclo si svolge a via Gattinella a Campi Bisenzio, a pochi metri dal deposito Mondo Convenienza. Quello di via Gattinella è a tutti gli effetti uno stabilimento Montblanc.
6. Montblanc non produce nulla. Montblanc, formalmente, non ha veri e propri stabilimenti produttivi e non ha operai. Praticamente tutto il processo produttivo è esternalizzato.
7. Come i tutti grandi brand della moda anche Montblanc si fa vanto di codici etici e sostenibilità e controllo della filiera. La coerenza tra le parole e i fatti si misurano in queste scelte. Nelle politiche aziendali il futuro degli operai che da anni lavorano nella filiera quanto conta?
12 ottobre,
S.I. Cobas Prato e Firenze