L’UNICA NOSTRA FORZA
LA LOTTA
Siamo nati con un unica promessa verso i disoccupati e le disoccupate che si sono aggregati/e al movimento.
Nessun rapporto clientelare, nessun dare ed avere, nessuna delega, nessuna promessa politica tramite qualche politicante ma la promessa di organizzarci insieme, lottare, non mollare.
Una scelta molto difficile ma che ci permette di metterci la faccia sempre, di dire le cose come stanno, senza paura, senza interessi se non quelli dei proletari che hanno deciso di lottare per un salario.
Abbiamo fatto passi in avanti nella nostra vertenza, abbiamo prodotto concreti risultati per andare nella direzione di una formazione finalizzata all’inserimento lavorativo in un contesto dove tutti erano e sono contro di noi.
E’ arrivato il momento, ancora una volta, di far valere tutta la nostra forza, tutta la nostra mobilitazione, tutta la nostra rabbia, tutte le nostre ragioni.
Invitiamo per questo tutti i disoccupati e le disoccupate alla massima partecipazione, alla massima mobilitazione come unica arma per fare in modo che gli impegni assunti vadano mantenuti, che il governo produca le procedure necessarie per andare avanti con il nostro percorso, che nessuno possa per corridoi, palazzi e clientele mettere in discussione chi ha messo in piedi questo percorso.
Tutto quello che sta succedendo ha come responsabile i ritardi, i continui rinvii e la non volontà delle istituzioni di portare a termine un percorso chiaro e definito.
E’ una scelta finalizzata a confondere i disoccupati/e e mischiare le carte in tavola.
Non possiamo permetterlo
ALLA LOTTA
Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”
Ieri siamo stati all’aeroporto militare di Ghedi (BS) contro la guerra e le spese militari che sottraggono risorse per il salario.
È possibile che la guerra non arrivi subito qui, ma le conseguenze delle guerre capitalista sono già arrivate qui.
Per noi può essere banale, come può esserlo la necessità di risalire alle cause, ma per la massa dei proletari non lo è.
Questa guerra non è la nostra.
Vogliamo che i soldi vengano spesi per un lavoro stabile e sicuro e per un salario garantito a tutti i disoccupati.
Vogliamo che i soldi siano spesi per aumenti del salario a pari al costo della vita e dell’inflazione.
Ridurre l’orario di lavoro a parità di salario
LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI
Tornati a Napoli già pronti per le prossime iniziative di lotta legate alla nostra vertenza.
22 ottobre,