Oggi scioperi dei lavoratori contro Leroy Merlin che sfrutta e licenzia a Mantova, Genova, Milano e Alessandria:
https://www.facebook.com/100066455001236/videos/847887313556190
In coincidenza del “black Friday”, “vomitevole inno al consumo” dagli Stati Uniti importato anche in Italia, si intensificano anche le azioni di dissenso nei punti vendita: Piacenza, Brescia…
https://www.facebook.com/100066455001236/videos/1720699538419107
Il colosso francese deve accettare che non si possono spremere i lavoratori piacentini per poi sbarazzarsene e rimpiazzarli con altri che costano la metà!
Il futuro di 500 lavoratori e 3.000 piacentini dipende anche da te:
BOICOTTA LEROY MERLIN
https://www.facebook.com/100066455001236/videos/351977464012605
9 novembre,
S.I. Cobas Piacenza
Riceviamo e pubblichiamo questo contributo dai compagni di Contro Tendenza Piacenza, già disponibile sul loro sito (vedi qui):
APPELLO ALLA LOTTA CONTRO LEROY MERLIN
E LO STRAPOTERE DELLE MULTINAZIONALI
Come ControTendenza, ci rivolgiamo a tutte le realtà di movimento del nostro paese per intraprendere con noi un percorso di lotta contro il colosso Leroy Merlin, che nella nostra città ha deciso di chiudere un magazzino dove lavorano 500 persone solo perché queste, con anni di lotta, hanno portato il costo dei loro stipendi ad essere troppo alto per i parametri della multinazionale.
Leroy Merlin ha aperto altri tre magazzini, più piccoli, dove gli operai costano esattamente la metà.
Il messaggio che passa è orribile: le multinazionali possono arrivare nel nostro paese, devastare chilometri quadrati di suolo, impermeabilizzandolo, e poi quando i lavoratori si organizzano e vincono ecco che allora scelgono di andarsene, lasciando un problema sociale enorme e un ambiente compromesso, in un loop infinito che ci porta dritti contro il muro dell’estinzione e che soprattutto ci sbatte in faccia il modello del capitalismo “delle piattaforme”: non si contempla che i lavoratori si difendano.
Se vincono loro una partita, si scappa con il pallone.
Ci appelliamo quindi a tutte le realtà autonome, ai circuiti dell’ecologia politica, ai sodalizi libertari, ai gruppi marxisti-leninisti e alla galassia della disobbedienza civile: sino a che la vertenza sarà conclusa, denunciamo questo scandaloso modello con azioni simboliche presso i negozi Leroy Merlin.
Presidi, megafonate davanti agli ingressi o forme più creative come quelle già messe in campo qui a Piacenza.
Tutto va bene purché questa vergogna non passi sotto silenzio: il messaggio per i lavoratori del nostro paese sarebbe devastante!
Vi invitiamo anche a testimoniare con foto e video le azioni che metterete in campo e a inviarcele qui alla pagina, oltre che a pubblicarle come commenti sui profili social di Leroy Merlin, così da restituire alla sua clientela quella che è la vera faccia della multinazionale.
LA SOLIDARIETÀ È UN’ARMA, USIAMOLA!