FERMIAMO IL GENOCIDIO A GAZA E IL COLONIALISMO SIONISTA
SOSTENIAMO LA RESISTENZA DELLE MASSE PALESTINESI
A 2 anni dall’inizio del conflitto Nato-Russia in Ucraina, riilanciamo la mobilitazione contro le guerre imperialiste e la corsa al militarismo a scala mondiale.
Costruiamo l’opposizione di classe al governo Meloni e alle sue politiche antioperaie e guerrafondaie.
VENERDI 23 FEBBRAIO SCIOPERO NAZIONALE
SABATO 24 FEBBRAIO MANIFESTAZIONE NAZIONALE A MILANO
Da oltre 3 mesi prosegue senza sosta la mattanza nella Striscia di Gaza condotta da Israele col sostegno del “democratico” occidente: oltre 25 mila morti palestinesi, in larga maggioranza bambini, donne e anziani.
Intere città letteralmente rase al suolo; scuole, ospedali e luoghi di culto bombardati senza pietà; centinaia di giornalisti ed operatori sanitari uccisi: questo il “messaggio di civiltà” lanciato dal sionismo e dal macellaio Netanyahu in tutto il mondo.
A dispetto della propaganda dei media asserviti, in queste settimane le immagini strazianti del genocidio a Gaza hanno destato le coscienze di milioni di lavoratori, delle masse povere, che ai quattro angoli della terra si sono mobilitati e sono scesi in piazza per chiedere un immediato cessate il fuoco e la fine della pulizia etnica antipalestinese, degli arresti indiscriminati e delle violenze dei coloni tuttora in corso anche in Cisgiordania.
Questa mobilitazione di massa, unita alla tenace ed eroica resistenza in atto nei territori occupati, sta determinando una crisi politica sempre più evidente del campo israeliano nel quale la crisi economica accentua i contrasti sociali, da un lato lontano da un immediato successo militare, dall’altro screditato sia sul piano interno a seguito della mancata liberazione degli ostaggi, sia sul piano internazionale, al punto di trovarsi imputato per genocidio di fronte alla stessa Corte internazionale di giustizia dell’Aia.
In Italia, oltre alle manifestazioni, lo scorso 17 novembre il SI Cobas ha indetto uno sciopero nazionale in tutto il settore privato, affinché i lavoratori prendessero la parola e ponessero con forza la necessità di un iniziativa di classe e internazionalista a sostegno delle masse oppresse palestinesi e contro il bellicismo imperialista in atto su scala mondiale, a cui è seguita il giorno successivo una partecipatissima manifestazione a Bologna in sostegno della resistenza palestinese: un’iniziativa legata a doppio filo con lo spirito e con i contenuti, anticapitalisti e internazionalisti, che abbiamo messo in piazza lo scorso 21 ottobre fuori alla base militare di Ghedi.
Lo scorso 10 dicembre a Bologna si è svolta un assemblea pubblica nazionale, la quale, grazie anche alla spinta e alla determinazione dei giovani palestinesi, ha ribadito la necessità di dare continuità a questo percorso di lotta e di mobilitazione, e ha assunto l’impegno di lavorare alla costruzione di un nuovo sciopero contro il genocidio sionista, auspicando la convergenza più ampia possibile delle forze sul piano sindacale e politico del movimento.
Nelle scorse settimane i GPI e alcune reti e comitati di palestinesi in Italia hanno lavorato in questa direzione, promuovendo vari incontri sul tema e chiedendo alle realtà del sindacalismo di base di indire una giornata di sciopero per il prossimo 23 febbraio e una manifestazione nazionale per il giorno successivo a Milano: una richiesta che il nostro sindacato ha immediatamente fatto propria, e sulla quale auspichiamo che a breve si registrerà l’adesione di altri settori del sindacalismo di base.
La data del 24 febbraio assume altresì una valenza simbolica particolare, poiché coincide col secondo anniversario della guerra aperta in tra Nato e Russia sul suolo ucraino (in realtà in corso già da un decennio “a bassa intensità” sui territori del Donbass), che ad oggi ha lasciato sul campo centinaia di migliaia di morti da ambo le parti: la necessità di ribadire l’opposizione di classe a tutte le guerre e a tutti gli schieramenti imperialisti sta spingendo anche sul piano internazionale (attraverso un lavoro di collegamento proposto dal SI Cobas e dalla TIR) molte organizzazioni sindacali, sociali e politiche (dall’Argentina alla Germania) a indire per quella giornata mobilitazioni nei rispettivi paesi.
Una risposta di classe organizzata e coordinata a livello internazionale contro la carneficina in corso a Gaza, contro il colonialismo sionista e più in generale contro le guerre delle grandi potenze imperialiste in una fase di crisi generale del capitalismo, diviene ogni giorno più evidente e più stringente.
Per questo, nel recepire l’appello del giovani palestinesi e di gran parte delle comunità arabe in Italia, il SI Cobas assume l’impegno a indire una giornata di sciopero nazionale per venerdì 23 febbraio, e a costruire una manifestazione nazionale nella città di Milano nel quadro di una iniziativa internazionale che vede coinvolte piu forze politiche (in una trentina di paesi) in questa giornata per sabato 24 febbraio.
Al fianco delle masse oppresse Palestinesi, contro il colonialismo sionista d’Israele.
Contro tutte le guerre imperialiste.
SI Cobas nazionale