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[MAXIDI] Guardia giurata punta pistola in faccia ai lavoratori in sciopero. Continua la lotta operaia dai cancelli di Belfiore (VE)

GUARDIA GIURATA PUNTA LA PISTOLA IN FACCIA

AI LAVORATORI IN SCIOPERO

È accaduto stanotte fuori cancelli della Maxidi di Belfiore (Verona), dove i lavoratori SI Cobas sono da mesi in stato di agitazione chiedendo l’applicazione del contratto nazionale CCNL Logistica, condizioni di lavoro e livelli salariali dignitosi.

Alle 0,30 circa, il cane da guardia dei padroni che potete “ammirare” nel video, è prima uscito dalla sua postazione di vigilanza per dirigersi verso il presidio pacifico per provocare i lavoratori; poi non contento, ha svuotato una bottiglia d’acqua addosso ai lavoratori (da ore all’addiaccio con una temperatura prossima a zero gradi), nel tentativo di ottenere una reazione che “legittimasse” l’uso dell’arma da fuoco (video nei commenti).

Non essendo riuscito nel suo scopo, pochi secondi dopo (si veda il video allegato al post) ha fatto nuovamente irruzione nel presidio puntando la pistola in faccia ad alcuni operai!

Clicca qui per vedere il video

Che il mondo della logistica sia un far-west nel quale vige la regola della “giustizia sommaria” contro i lavoratori che reclamano i loro diritti non lo scopriamo certo oggi: l’assassinio di Adil, gli innumerevoli pestaggi e agguati contro i lavoratori e gli attivisti del SI Cobas, tutti sistematicamente ignorati dalle Procure e dalle “forze dell’ordine” tanto solerti a reprimere gli scioperi, valgono come monito ad imperitura memoria per tutta la classe lavoratrice che non vuole ridursi a schiava e a bestia da soma del padrone.

D’altra parte, è altrettanto evidente che l’arroganza e la sfacciataggine con la quale una guardia giurata punta un’arma in faccia a un lavoratore in sciopero, è il riflesso di un clima politico che alimenta negli apparati repressivi, sia pubblici che privati, una convinzione di onnipotenza e di totale impunità.

Il nuovo decreto-sicurezza varato dal governo Meloni, che inasprisce le pene per chi lotta e amplia i poteri delle forze di polizia, attribuendogli il diritto di portare una seconda arma senza licenza quando non sono in servizio, è esattamente funzionale a creare un clima di terrorismo (di stato e padronale) contro i proletari.

Il SI Cobas, nel denunciare quest’ennesima e vergognosa pagina di violenza antioperaia, invita i lavoratori tutti a respingere queste provocazioni nell’unica maniera efficace: intensificando la lotta, la solidarietà e l’unità dei lavoratori contro padroni e governo.

Le vostre armi non ci fermeranno!

2 febbraio,

SI Cobas