IREN NON RINNOVA L’ACCORDO CON L’AZIENDA ISRAELIANA MEKOROT
LA LOTTA PAGA
(ita – eng)
È di poche ore fa la notizia, pubblicata sulla pagina web del giornale Il Fatto Quotidiano, che Iren non ha rinnovato il contratto con la società idrica israeliana Mekorot complice del genocidio in Palestina e ladra d’acqua dei palestinesi.
Proprio due giorni fa, a Genova i compagni di varie realtà politiche e sociali avevano per l’ennesima volta presidiato gli uffici di Iren del capoluogo Iigure: città dove più forte ed efficace è stato il boicottaggio contro questa ricca azienda energetica italiana – di proprietà anche del Comune di Genova, Torino e Reggio Emilia – in affari con lo stato di Israele (e non solo…) sulla pelle del popolo palestinese.
Questa riuscita campagna di boicottaggio contro Iren ha messo in campo numerose, concrete e partecipate azioni di protesta che infine hanno costretto la stessa a ritirare gli accordi con Mekorot.
Si tratta di primo importante risultato a dimostrazione che con la lotta è possibile inceppare il meccanismo della macchina bellica, colpendo l’nteresse economico che fa profitti con la guerra e l’economia di guerra: in Palestina come in negli altri paesi del mondo.
Certo, è solo un piccolo esempio di ciò che in altre città e contro altre aziende di maggiore stazza (Leonardo, McDonald’s, Carrefour…) si sta facendo, ma incoraggia tutti i lavoratori e i compagni ad insistere in questa direzione di solidarietà non solo a parole bensí attiva e combattiva.
Perció, con ancora più forza denunciamo che la guerra comincia da qui – IL NEMICO È IN CASA NOSTRA – e che compito dei lavoratori è difendere il loro interesse di classe internazionale costruendo internamente un’opposizione unitaria ed efficace alle politiche di padroni e governo, per forti aumenti di salario e contro la guerra: organizzando proteste contro le aziende complici del genocidio in Palestina ma anche della responsibilitá del governo italiano nei teatri bellici dall’Ucraina al Mar Rosso, dal Sudan al Congo, dall’Irak all’Afghanistan.
La vittoria contro Iren e Mekorot dimostra come un’opposizione reale e conseguente a genocidio sionista e guerre imperialiste è possibile, allargando la partecipazone non con atti simbolici ma azioni di lotta, nelle piazze e nei luoghi di lavoro: ricordando che la forma di boicottaggio per eccellenza è lo sciopero quale storica arma del movimento operaio e della classe lavoratrice.
In questa prospettiva internazionalista, con maggiore determinazione rilanciamo lo SCIOPERO GENERALE del 23 febbraio e la MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE a Milano del 24 febbraio, per solidarietà alla resistenza del popolo palestinese e contro tutte le guerre!
UNITI SI VINCE
18 febbraio,
SI Cobas
[ Per ulteriori info mediatiche:
https://www.google.com/…/palestina-presidio-a-genova…
https://www.ilfattoquotidiano.it/…/dopo-le…/7450361/ ]
—-
THE CONTRACT BETWEEN IREN AND MEKOROT DISSOLVED:
THE FIGHT PAYS OFF
The news came just a few minutes ago, published on the web page of Il Fatto Quotidiano, that Iren had not renewed the contract with the Israeli water company Mekorot, complicit in the genocide in the Gaza strip and responsible for the theft of water in the Palestinian territories.
Just yesterday, in Genoa, SI Cobas together with various solidarity organizations, had for the umpteenth time manned the Iren offices of the Iigurian capital.
The boycott campaign against Iren and the numerous demonstrations forced it to withdraw the agreements with Mekorot!
The gears of the war machine may be jammed!
Now with even more determination towards the general strike on February 23rd and the international demonstration in Milan on February 24th!
FREE PALESTINE