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[GRECIA] Solidarietà con i lavoratori dei call center – Nar / SI Cobas

Solidarietà alle lotte dei lavoratori dei Call Center in Grecia

Il SI Cobas, sindacato di base in Italia, esprime piena solidarietà ai lavoratori dei Call Center in Grecia, che stanno scioperando in questi giorni.

La vostra lotta è la nostra lotta!

Sappiamo che la maggior parte di voi è immigrata, come la maggioranza dei lavoratori iscritti al SI Cobas, e che i datori di lavoro e il loro governo approfittano del vostro status di immigrati per ricattarvi con visti speciali che vi legano all’azienda che vi sfrutta. Qui in Italia il permesso di soggiorno legato al lavoro significa che se il tuo datore di lavoro ti licenzia, rischi di diventare un clandestino, che può essere sbattuto in “centri di rimpatrio” che sono molto peggio delle carceri. Lottiamo in tutta Europa contro le leggi razziste, per la parità di diritti degli immigrati!

Sappiamo che chiedete aumenti salariali per difendere il potere d’acquisto, migliori condizioni di lavoro e occupazione stabile, contro la flessibilità che i padroni e i governi ci stanno imponendo in tutti i Paesi. Questa è anche la nostra lotta nei luoghi di lavoro, contro gli aumenti dei prezzi e la pressione dei padroni per sottomettere le nostre vite ai loro profitti!

Non solo i capitalisti, ma anche il governo greco sta attaccando i vostri sindacati e vuole sottoporli al controllo del governo. La vostra lotta per la libertà di organizzazione e la rappresentanza dei lavoratori è anche la nostra lotta contro le leggi che limitano il diritto di sciopero e danno ai sindacati integrati nell’apparato statale il monopolio della rappresentanza e della negoziazione!

Uniamo le forze non solo per difendere le nostre condizioni e i nostri diritti di lavoratori, ma anche nella lotta per cambiare la società! Opponiamoci ai preparativi di guerra dei governi europei, che intendono usarci come carne da cannone, dopo i nostri fratelli ucraini, per gli interessi dei padroni! Abbasso il nazionalismo, il nemico è in casa!

Il Primo Maggio manifestiamo come un’unica classe,

per l’unione internazionale dei lavoratori di tutti i Paesi!

SI Cobas – Italia


Solidarity with the struggles of Call Center workers in Greece

SI Cobas, a rank-and-file labour union in Italy, conveys its full solidarity to the Call Center workers in Greece, who are striking in these days.

Your struggle is our struggle!

We understand that most of you are immigrants, as are a majority of SI Cobas member workers; and that the employers and their government are taking advantage of your immigrant status in order to blackmail you with special-purpose visas that tie you to the company that exploits you. Here in Italy residence permits linked to employment mean that if your employer dismisses you, you risk becoming an illegal person, who can be thrown into “repatriation centers” that are much worse than jails. Let’s struggle Europe-wide against racist laws, for equal rights for immigrants!

We understand that you demand wage increases to defend purchasing power, better working conditions and steady employment, against flexibilisation that bosses and governments are pushing on us in all countries. This is also our struggle in workplaces, against price rises and the bosses’ pressure to submit our lives to their profits!

We understand that not only the capitalists, but also the Greek Government is attacking your unions, and want to submit them to the control of government. Your fight for freedom of organisation and worker representation is also our fight against laws that curtail the right to strike, and give unions integrated in the state apparatus a monopoly of representation and negotiation!

Let’s join forces not only to defend our conditions and rights as workers, but also in the struggle to change society! Let’s oppose war preparations of Europe’s governments, who are planning to use us as cannon fodder, after our Ukrainian brothers, for the interests of the bosses! Down with nationalism, the enemy is at home!

On May Day let’s rally as one class,

for the international union of workers in all countries!

SI Cobas – Italy

(www.sicobas.org)


Lo scorso 13 marzo si è tenuto in Grecia il terzo sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center, una vertenza che sta acquistando un significato rilevante, anche politico, perché una delle rivendicazioni di questi scioperi è la fine delle discriminazioni ai danni di lavoratori/lavoratori immigrati attraverso le politiche restrittive e repressivi dei permessi di soggiorno che dovrebbero essere, invece, a tempo indeterminato e validi per tutto il territorio dell’Unione europeo.

Su questo sciopero abbiamo ricevuto un comunicato dei compagni greci della NAR (Nuova corrente di sinistra per la liberazione comunista) e la presa di posizione solidale del SI Cobas, che riprendiamo qui molto volentieri. 

Redazione Il Pungolo Rosso

Solidarietà con le lotte dei lavoratori dei call center

– Nar

I lavoratori dei call center delle multinazionali (Teleperformance, Webhelp, TTEC, Foundever) hanno intrapreso una lotta eclatante, chiedendo aumenti salariali, migliori condizioni di lavoro, l’abolizione delle forme di lavoro flessibili, la firma di contratti collettivi di lavoro e, in particolare, l’abolizione del regime dei “visti per scopi speciali” per coloro che provengono da Paesi extracomunitari, che li rende dei moderni servi della gleba nelle aziende per cui lavorano.

Soprattutto quest’ultima è l’ennesima arma utilizzata – non solo nel settore delle telecomunicazioni – nel tentativo di coprire il fabbisogno di manodopera permanente con lavoratori privati di pari diritti rispetto agli autoctoni, con lavoratori che vivono sotto la minaccia di espulsione dal Paese in caso di licenziamento o di fine contratto. In questo modo, il governo greco e l’UE cercano di soddisfare le esigenze del mercato a basso costo, vendendo la speranza di buoni posti di lavoro ai lavoratori stranieri, mentre in realtà promuovono la loro politica anti-immigrati, attuata esclusivamente per servire le esigenze dei conglomerati commerciali, presentando il Paese come aperto alle iniziative imprenditoriali, ma in realtà costruito sulle spalle dei lavoratori immigrati e locali.

Dopo i ripetuti scioperi nei call center e la creazione di sindacati in Teleperformance e Webhelp, il SETIP (Sindacato del Settore delle Telecomunicazioni) sta affrontando un’azione giudiziaria, poiché, in base alla legge 5053/23, non ha presentato il registro dei suoi membri alla Segreteria Generale del Commercio. No alla persecuzione di sindacati e attivisti per le loro azioni sindacali! Il terrorismo dei datori di lavoro non passerà!

La richiesta di abolizione del visto speciale non è solo una richiesta di alcuni lavoratori ai loro datori di lavoro. È un obiettivo politico del movimento sindacale contro le moderne forme di sfruttamento e di divisione dei lavoratori. Il movimento sindacale, i sindacati e le associazioni studentesche devono essere al fianco degli scioperanti dei call center e sostenere le loro giuste richieste nella società. Le lotte dei lavoratori, sia locali che immigrati, per uguali diritti sociali e lavorativi, per salari migliori, per un’occupazione permanente, per meno lavoro e migliori condizioni di lavoro, ci uniscono tutti!

Le lotte dei lavoratori e degli immigrati vinceranno!


Solidarity with the struggles of workers in Call Centers

– Nar

Workers in call centers of multinational companies (Teleperformance, Webhelp, TTEC, Foundever) have been engaged in a striking struggle, demanding wage increases, better working conditions, the abolition of flexible forms of employment, the signing of collective labor agreements, and specifically the abolition of the “special purpose visa” regime for those coming from non-EU countries, which renders them modern-day serfs in the companies they work for.

Especially the last one is yet another weapon used by – not only in the Telecommunications sector – in their effort toS cover permanent labor needs with workers deprived of equal rights compared to locals. With workers living under the threat of deportation from the country in case of dismissal or the end of their contracts. Thus, the Greek government and the EU seek to cheaply meet the market’s needs by selling hope for good jobs to foreign workers, while in reality promoting their anti-immigrant policy, which is implemented solely to serve the needs of business conglomerates, presenting the country as open to entrepreneurial initiatives, but is actually built on the backs of immigrant and local workers.

Following the repeated successful strikes in call centers and the establishment of trade unions in Teleperformance and Webhelp, SETIP (branch Union of Telecommunications Sector) is facing court action, as, according to the Law 5053/23, it has not submitted its member register to the General Secretariat of Commerce. No persecution of unions and activists for their trade union actions! Employer terrorism will not pass!

The demand for the abolition of the special purpose visa is not just a demand of some workers from their employers. It is a political goal for the labor movement against modern forms of exploitation and the division of workers. The labor movement, trade unions, and student associations must stand by the strikers in call centers and support their just demands in society. The struggles of workers, both local and immigrant, for equal social and labor rights, for better wages, permanent employment, for less work with better working conditions, unite us all!

The struggles of workers and immigrants will prevail!