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[PIACENZA] Sciopero lavoratori Sole (settore carni) contro i licenziamenti, per la libertà sindacale. Note su situazione Fercam e Gls

Il 10 aprile si è tenuto un ennesimo incontro per la delicata situazione del sito “il Sole” di Piacenza, durante il quale azienda e appaltatore hanno comunicato di voler licenziare 19 persone che lavorano nello stabilimento da più di dieci anni (in alcuni casi venti).

Si tratta di lavoratori sono in maggioranza iscritti al SI Cobas, ma ve ne sono anche di iscritti alla Uil e alla trattativa ha partecipato anche la sigla Cgil.

Nel corso dell’incontro, azienda e appaltatore hanno confermato la volontà di escludere diciannove dipendenti in assenza di qualsivoglia motivo di tipo organizzativo.

Il sindacato ha ribadito più volte la natura illecita del cambio appalto occorso, una ennesima fregatura ai danni dei lavoratori nella quale cambia il nome dell’azienda ma non le persone che la compongono.

Al centro della richiesta di licenziamento ci sono lavoratori con la maggiore anzianità in termini di sindacalizzazione, e ciò rivela la natura strumentale ed anti sindacale di tutta l’operazione, contro la quale il sindacato si muoverà sul piano legale oltre che sindacale.

Non è d’altra parte un caso singolo: nelle stesse ore, anche alla Fercam di Piacenza i nove lavoratori con maggiore anzianità di servizio e di sindacalizzazione stanno venendo esclusi, mentre il lavoro in magazzino non manca ed anzi la manodopera è insufficiente a svolgerlo.

Questi ed altri casi simili sono ormai cronaca quotidiana per la nostra provincia, con buona pace dei proclami vuoti e lontani dalla realtà di amministrazione e colossi datoriali, che si sono riuniti nei giorni scorsi per tessere le lodi del “saldo positivo” per Piacenza in termini di impatto della logistica.

10 aprile,

SI Cobas Piacenza


La scorsa settimana, in provincia di Milano, il SI Cobas ha vinto una sentenza al tribunale del lavoro ottenendo il riconoscimento all’interno della filiera Gls di un principio che parrebbe scontato, ma tale non era fino all’intervento del sindacato: il riconoscimento di un aumento degli istituti contrattuali quali tredicesima, quattordicesima e Tfr tenendo conto delle maggiorazioni relative al lavoro notturno e non sul semplice calcolo dei minimi contrattuali.

Dopo la sentenza ottenuta dallo studio legale del SI Cobas sono partiti scioperi in tutte le città sui siti di Gls per rivendicare il riconoscimento dei sostanziosi arretrati in tal senso, oltre che l’incremento da oggi per il futuro degli aumenti su ciascun istituto contrattuale.

Giovedì scorso anche Piacenza la Gls è stata interessata dalla vertenza, e l’astensione del lavoro è stata pari al cento per cento.

Il S.I.Cobas intende protrarre questa lotta fino al pieno raggiungimento di questo importante obiettivo, ennesima prova che i fatturati miliardari delle multinazionali sono spesso frutto anche di veri e propri maltolti ai lavoratori, come riconosciuto dalla stessa magistratura dopo anni di nostre denunce.

«Il Si Cobas si conferma quindi la prima forza di lotta all’interno dell’opaco settore della logistica, e questo nonostante il fatto che, mentre la Procura di Milano pare seguire le nostre segnalazioni e confermarne la bontà, a Piacenza i lavoratori e gli attivisti sindacali sono invece perseguitati e continuamente inquisiti.

Uno sforzo repressivo immane che non impedisce al sindacato di conquistare considerevoli vittorie come in questo caso, vittorie a cui tutto il settore, e non solo la filiera Gls, dovrà come sempre accettare di conformarsi.

Ma a Piacenza la lotta lambisce anche il magazzino de “Il Sole” (lavorazione carne a Montale), dove i lavoratori sono entrati in sciopero contro il sistema dei continui cambi di appalto (oltre dieci in pochi anni).

Al Sole è in corso un attacco diretto contro i lavoratori sindacalizzati, che verrebbero esclusi dalla riassunzione proprio in occasione dell’ultimo cambio appalto, cambio di cui non si spiegano tra l’altro le ragioni organizzative.

L’operazione che sta avvenendo è completamente illegale, e nella giornata di giovedì in Prefettura il SI Cobas ha rappresentato, unitamente a Cgil e Uil, una serie di violazioni del contratto da parte delle aziende succedutesi all’interno del sito.

La lotta continuerà sul livello politico e sindacale fino alla piena garanzia di continuità occupazionale per tutti i lavoratori licenziati.

6 aprile,

SI Cobas Piacenza