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[COOPERATIVE] Lavoratori e lavoratrici del sociale uniti nella lotta per migliori condizioni. Sul negativo rinnovo del contratto nazionale Ccnl

BASTA SFRUTTAMENTO
LAVORATORI E LAVORATRICI DEL SOCIALE UNITI NELLA LOTTA

Dopo la giornata di sciopero dell’11 Aprile contro l’accordo capestro sul rinnovo del Ccnl delle Coop sociali, complici i sindacati padronali, oggi l’Aula del Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge n. 788, recante disposizioni in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei relativi albi professionalI.

La legge, all’articolo 4, stabilisce i requisiti di studio per l’esercizio dell’attività di educatore professionale socio-pedagogico; istituisce gli albi professionali dei pedagogisti e degli educatori professionali socio-pedagogici; prevede l’istituzione dell’Ordine delle professioni pedagogiche ed educative; definisce le condizioni per l’iscrizione agli albi professionali. All’articolo 10 disciplina la formazione degli albi e l’istituzione degli ordini regionali e delle Province autonome.

Un ulteriore passaggio di un disegno che frammenta ancora di più la realtà dei lavoratori e lavoratrici del comparto socio-sanitario e socio-assistenziale e in particolar modo la figura dell’educatore professionale.

Un disegno di legge che è un ulteriore colpo al bisogno di una figura unica (quella dell’educatore professionale) e con competenze ben definite, rendendo sempre piu precaria e povera la vita di migliaia di lavoratori e lavoratrici subordinati e perlopiu appaltati che dovranno così sobbarcarsi dei costi aggiuntivi per poter svolgere la loro attività lavorativa in un contesto dove il reddito degli stessi e dei lavoratori del settore è gia bassissimo.

Con l’istituzione dell’albo si va ad innescare e ad istituire uno strumento totalmente inutile e funzionale solo a delle logiche di profitto legate come sempre a doppia mandata agli interessi datoriali e alla “fabbrica” di creazione di corsi di formazione (gli Ecm) e chi gestirà il nuovo ordine professionale (al pari degli altri) saranno figure sindacali che faranno carriera sulle spalle di chi lavora.

Il SI Cobas ritiene che dopo il ridicolo rinnovo del contratto Coop sociali, l’ulteriore presa per i fondelli della proposta di Uneba di rinnovo (Contratti di riferimento
Per la maggior parte dei lavoratori/trici del comparto socio-assistenziale e quindi anche degli educatori) e il Ddl appena approvato che la misura sia colma e si debba necessariamente rilanciare il bisogno di avviare, come ribadito ieri in sede di assemblea con le altre sigle Cobas, un coordinamento trasversale che vada a definire politicamente un percorso di lotta unitario di tutte le figure professionali che rimetta al centro il bisogno di un contratto pubblico, migliorativo e che reinternalizzi i lavoratori dei servizi socio sanitari e assistenziali rigettando al mittente il tentativo di frammentare e rendere sempre più precarie le esistenze e che dia il giusto riconoscimento sociale al lavoro svolto dagli operatori del settore in funzione anche dei diritti dell’utenza ad avere un servizio all’altezza dei bisogni della stessa.

Uniti nella lotta
Avanti lavoratori

SI Cobas