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[PIACENZA] Lotta operaia contro i licenziamenti. Un primo passo per gli operai Bosh, un buon segnale per tutti i lavoratori

LOTTA OPERAIA CONTRO I LICENZIAMENTI

UN PRIMO PASSO

La lotta operaia risolve un altro importante problema occupazionale nel piacentino.

Infatti, si è chiusa la vertenza Bosch che inizialmente vedeva 138 lavoratori “scaricati” dalla multinazionale e dal suo operatore logistico di riferimento Geodis: centinaia di persone considerate “esubero” ovvero trattate come numeri, perchè licenziate dal loro posto di lavoro dopo anni di attività e senza nessuna garanzia di salario per la sopravvivenza loro con le loro famiglie.L’accordo ottenuto con la forza operaia dalla nostra organizzazione sindacale prevede la ricollocazione di 70 lavoratori – 60 nei siti Geodis di Piacenza e Castel San Giovanni (PC) e 10 nel sito Dhl di Lacarella nel milanese dove Bosch ha spostato la merce), piú un’adeguata iincentivazione economica per le restanti 68 che ne han fatto volontaria richiesta.

Un primo buon risultato che ha trovato il consenso di tutti i lavoratori coinvolti, come dimostra l’assemblea sindacale svolta nel magazzino dai coordinatori del SI Cobas piacentina per favorire la discussione e validare l’accordo direttamente con gli operai:

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Rimane comunque il dato politico: che i padroni possono devastare le nostre comunità e i nostri territori per alla ricerca del massimo profitto poi scappando quando e come la proprietà lo ritiene conveniente con l’obiettivo di pagare un minor costo di forza-lavoro, praticamente lasciando solo il sindacato conflittuale ad occuparsi del futuro delle persone colpite indiscriminatamente nel silenzio complice di istituzioni di stato, partiti (da destra a sinistra) e sindacati padronali.Si tratta quindi di un’ennesima dimostrazione dell’urgente necessità di unirsi e organizzarsi per difendere il nostro interesse di classe, attivandosi per migliorare le condizioni di vita a partire dall’iniziativa sui luoghi di lavoro.

Questo primo passo degli operai Bosh è perció un segnale importante di solidarietà e concretezza, in una fase di carovita e precarietà in aumento mentre crescono le chiusure aziendali – in tutti i settori dell’economia, particolarmente quello logistico, e in tutte le regioni specialmente l’area piacentina – non a causa di fantomatiche “crisi” (le aziende coinvolte fatturano utili milionari) quanto di “ristrutturazioni” a favore di padroni sempre piú ricchi sulla pelle dei lavoratori.

Una buona notizia per gli operai del sindacato e le tante famiglie coinvolte, preparando i prossimi passi per garantirsi un salario per vivere.

CHI TOCCA UNO TOCCA TUTTI

SOLO LA LOTTA PAGA

19 luglio,

SI Cobas Piacenza