LA SALUTE NON E’ UNA MERCE
SE C’E’ TUTTO C’E’ LA SALUTE
Con la partecipazione di molte organizzazioni del sindacalismo di base e di altre associazioni e collettivi che hanno dato forma alla Rete Intersindacale da allargare e potenziare, Domenica 22 Settembre si è tenuta la seconda assemblea nazionale del coordinamento di lotta delle cooperative sociali.
Si è proseguito il dibattito iniziato alla assemblea di Milano del 29 giugno, che aveva individuato quelle tematiche che a nostro avviso possono essere immediatamente recepite dalle lavoratrici e dai lavoratori del terzo settore, della sanità e delle coop sociali come terreno immediato e concreto di conflitto vertenziale individuando dei macro obiettivi comuni :
– Azioni anche legali di contrasto e comunque tese alla abolizione della legge 15 aprile 202 n. 55 che introduce l’albo dei pedagogisti.
– Contrastare la foresta di contratti poveri, rivendicando un contratto unico per tutta l’area sanitaria e sociosanitaria con l’inquadramento di tutto il settore nel contratto della Funzione Pubblica.
– INTERNALIZZAZIONE o RIPUBBLCIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI FONDAMENTALI e di tutto il personale in essi impiegati, per fornire prestazioni di qualità, per la tutela di chi lavora e per risparmiare i soldi pubblici.
– Salute e sicurezza del lavoro.
– Aprire il dialogo ai diretti utilizzatori dei servizi e a chi fa le loro veci, per creare un fronte comune di conflitto contro questo sistema che specula sul diritto alla salute e all’inclusività.
Si è posta l’importanza di mettere in luce che durante il percorso di lotta si dovrà agire in una realtà “composita e variegata” in cui spesso gli enti coinvolti sono di matrice affaristico religiosa, che vede impiegata in tutto un forza lavoro di 1000000 di unità e mettendo in chiaro che difronte ai profitti i padroni sono sempre padroni anche quando si presentano con vesti di benefattori le cui regole e percorsi di profitto vanno a incidere direttamente sulle vite di lavoratori e lavoratrici.
Si è ribadito che sia necessario partire anche dalle singole criticità subite da lavoratori e lavoratrici, ad esempio dalla verifica della correttezza della busta paga ( straordinari, indennizzi, indennità, permessi retribuiti ecc ecc ) per rilanciare la rivendicazione del CCNL unico e pubblico di tutto il terzo settore e che sia necessario anche il contrasto della aziendalizzazione delle attività con aumento dei carichi di lavoro a scapito della sicurezza e della salute di chi lavora, partendo dalla necessità storica della capacità di mutuo-soccorso presente nella ricomposizione di classe e di tutti i fronti di lotta che riesce la stessa ad esprimere.
Rinforzare i percorsi di comunicazione e cooperazione con gli altri soggetti interessati e colpiti dal profitto per rafforzare il fronte unico interessato (operatori/trici-utenza) è necessario per ribadire la centralità dell’azione di chi opera nella stessa in quanto il parallelo naturale salute pubblica-contesto di interesse e cura pubblica e universale è l’obiettivo.
Per fare tutto questo il percorso si doterà di una piattaforma digitale dove indirizzare e convertire i documenti in materiale umano e politico e fisico da declinare in maniera comunicativa verso l’esterno e quindi lavoratori/trici e utenza, lanciando così il manifesto programmatico e un questionario all’interno di iniziative inizialmente di carattere territoriale (fine Ottobre 2024) che dovranno poi confluire in una mobilitazione nazionale e a un appuntamento del coordinamento per continuare la costruzione del percorso in una sede presente sul territorio nazionale che sarà concordata, comunicata e definita.
Coordinamento di lotta delle coop sociali
RILANCIAMO CON FORZA L’APPUNTAMENTO
DI DOMENICA 22 SETTEMBRE A ROMA!!!
!!! seconda assemblea coordinamento di lotta coop sociali !!!!
In continuità con la prima Assemblea nazionale composta da delegazioni di compagni/e della variegata area del mondo delle cooperative sociali provenienti da Roma, Milano, Torino, Genova, Calabria, avvenuta il 29 giugno a Milano, si prosegue il percorso nato a partire dalla mobilitazione dei lavoratori delle cooperative ed in particolare degli educatori che hanno dato vita allo sciopero e alla manifestazione del 10 aprile a Roma. Con la partecipazione di molte organizzazioni del sindacalismo di base e di altre associazioni e collettivi che hanno dato forma alla Rete Intersindacale da allargare e potenziare.
La discussione si incentrerà su quelle tematiche che a nostro avviso possono essere immediatamente recepite dalle lavoratrici e dai lavoratori del terzo settore, della sanità e delle coop sociali come terreno immediato e concreto di conflitto vertenziale e, visto la specificità del settore anche politico, dividendo le proposte di lotta in:
Azioni anche legali di contrasto e comunque tese alla ABOLIZIONE DEL DECRETO LEGGE 15 APRILE 2024 n.55 che introduce l’albo dei pedagogisti, e più in generale per riaffermare la libera scelta se aderire o meno a qualsiasi Albo, senza che ciò comporti nessuna sanzione o addirittura il licenziamento di lavoratori e lavoratrici della sanità.
Contrastare la foresta di contratti poveri, rivendicando un contratto unico per tutta l’area sanitaria e sociosanitaria con l’inquadramento di tutto il settore nel contratto della Funzione Pubblica.
INTERNALIZZAZIONE o RIPUBBLCIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI FONDAMENTALI e di tutto il personale in essi impiegati, per fornire prestazioni di qualità, per la tutela di chi lavora e per risparmiare i soldi pubblici, uscendo definitamente dal racconto padronale per cui per ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI DELLE COOP SOCIALI E DELLA SANITA’ si vuol far credere che il loro non è un lavoro, ma una missione umanitaria per la quale vanno accettati bassi salari, mancanza di diritti e burnout!
Mentre per i Direttivi e Presidenti, di Cooperative Sociali, Associazioni e Fondazioni è pura speculazione di soldi pubblici a partire dai lauti stipendi che si auto assegnano.
Salute e sicurezza del lavoro.
Nessuno si domanda come stanno i lavoratori e le lavoratrici che assistono. È una domanda che dobbiamo rivolgere a noi stessi. Per una azione di contrasto e prevenzione del degrado della qualità di vita, di cui gli abbandoni sono solo l’epifenomeno costellato dalle mille forme di burnout.
Diritti dei disabili.
Aprire il dialogo ai diretti utilizzatori dei servizi e a chi fa le loro veci, per creare un fronte comune di protesta contro questo sistema che specula sul loro diritto alla salute e all’inclusività.
Affrontare le tematiche di una protesta che possa essere inclusiva attraverso le piattaforme digitali proprio perché andrebbe ad annullare definitivamente il limite fisico a cui la maggior parte dei disabili che accudiamo è costretta, cosicché si possa dare finalmente voce a chi non ha voce.
Su queste ed altre tematiche come la condivisione di documentazione, materiale propagandistico e l’idea del questionario;
!!!! vi aspettiamo domenica 22 settembre 2024 a partire dalle ore 10:00, preso la sede del SI Cobas di Roma, Via Stefano Infessura, 12/A (metrò A – Furio Camillo) !!!
Link evento : https://www.facebook.com/events/8116836841739090/?
18 settembre,
coordinamento di lotta Coop. sociali
S.I COBAS F.P
SI Cobas