Apprendiamo dalla stampa locale che finalmente la Squadra anticrimine del commissariato di Crema è entrata in azione. Pensavamo che fossero intervenuti contro dei criminali che, dopo aver sfruttato lavoratori in nero li avessero gettati sulla strada; oppure che avesse costretto i proprietari di case (magari pubbliche) che le lasciano sfitte con il preciso scopo di far lievitare i canoni di affitto e i prezzi di vendita, ad affittarle mentre tanta povera gente non riesce a trovare un’abitazione ad un canone sopportabile.
Niente di tutto questo! Gli uomini del dottor Segre sono intervenuti per cacciare dalla casa dove avevano trovato rifugio, Claudio Mihai e la sua famiglia, una delle tantissime case sfitte di proprietà del Comune di Crema (e sono oltre mille le case sfitte di proprietà pubblica) e che vengono assegnate ogni anno solo nell’ordine di poche decine.
Questa famiglia di “criminali”, l’estate scorsa, dopo che il capofamiglia era stato licenziato ed aveva ricevuto lo sfratto perché non più in grado di pagare il canone, è rimasta per oltre un mese sotto il municipio per chiedere un intervento in grado di darle un tetto stabile. Claudio Mihai aspetta da due anni che il tribunale affronti la sua causa intentata nei confronti di chi l’ha licenziato, ma nel giro di dieci giorni la magistratura, così lenta quando si tratta di decidere sul diritto al lavoro, è stata rapidissima nell’ ordinare lo sgombero, senza neppure attendere che cessasse il freddo.
La famiglia Mihai ad agosto, durante l’ultimo tentativo di effettuare lo sfratto con la forza pubblica, aveva ottenuto che il comune si facesse carico del canone di un’abitazione provvisoria offerta da un privato fino al 31 ottobre, ma giunti a questa data lui, i suoi fratelli, la moglie e Corinne, la figlia di sei anni, si sono ritrovati in mezzo ad una strada.
Il crimine della famiglia Mihai sarebbe quello di aver occupato abusivamente un appartamento sfitto di proprietà pubblica. Ma tenere un appartamento sfitto, mentre c’è gente che passa un inverno senza un tetto, non è un crimine?
Viene da domandarsi che fine avrebbe fatto la piccola Corinne se con i dieci gradi sotto zero del mese scorso, suo padre non le avesse procurato un’abitazione?
Il dottor Segre, in base a quanto riporta la stampa dichiara che “grazie all’interessamento del Comune di Crema è stata comunque garantita una sistemazione provvisoria alla moglie di Claudio Mihai ed alla figlia minore”
Ma dove erano il dottor Segre e il Comune di Crema fra il 31 ottobre 2011 e il 5 marzo 2012.? Anziché essere impegnati a garantire una sistemazione provvisoria a Corinne, sua mamma, e magari anche al padre e agli zii, erano impegnati a perseguire penalmente i cittadini che il 25 ottobre erano andati in Consiglio Comunale a chiedere che le case pubbliche sfitte fossero date ai lavoratori, con i cui contributi sono state costruite e che fosse trovata una sistemazione alla famiglia Mihai, senza casa di fronte all’inverno.
Anche a Crema si è verificato quello che appare sempre più preoccupante, la crisi, i drammi e la disperazione che ne derivano vengono affrontati come crimini e come problemi di ordine pubblico, non come problemi sociali prodotti da una banda, questa si di criminali, che per anni ha pensato ai suoi interessi, personali oltre che di classe, anziché a quelli della grande massa dei lavoratori e dei cittadini. Il governo del Banchiere non è diverso da quello del Puttaniere, il popolo va tenuto buono con … Manganelli.
Crema, 08 Marzo 2012
Spazio Popolare LA FORGIA – Comitato per il diritto alla casa