Cobas

[MALPENSA] I lavoratori per il diritto di sciopero e contro i licenziamenti

Pubblichiamo piú sotto tre documenti dalla lotta dei lavoratori e delle lavoratrici dell’aeroporto di Milano-Malpensa, il secondo più grande aereoporto italiano, con un traffico di circa 20 milioni di passaggeri l’anno.

Sfruttamento, licenziamento e attacco ai diritti dei lavoratori (in primis, quello di sciopero) sono all’ordine del giorno nell’aereporto di Malpensa: contro questo stato di cose hanno iniziato a lottare i lavoratori e le lavoratrici auto-organizzati del SiCobas, insieme a molti altri colleghi e compagni.

La società di gestione degli aereoporti di Malpensa e Linate é la Sea Spa, di proprietà del Comune di Milano e di F2i (tra i maggiori fondi italiano, co-partecipato da Cassa Depositi Prestiti, Unicredit, Intesa San Paolo e soci minori; possiede anche la quota di maggioranza della società di gestione dell’aereoporto di Napoli-Capodichino).
Sea Spa ha chiuso il bilancio 2016 registrando un utile netto di 93 milioni di euro (+11% rispetto all’anno precedente, il 2015 dell’Expo milanese), su un totale di ricavi record pari a 635 milioni di euro (+1,7%).
Cosicché sempre nel 2016, il dividendo distribuito agli azionisti é salito da 62 a 70 milioni di euro!

Tanto sfruttamento, tanto profitto!
Il SiCobas conosce bene e denuncia a voce aperta la realtà che si cela dietro le “tecniche” e “formali” pagine del bilancio, perchè i suoi lavoratori e le sue lavoratrici vivono sulla propria pelle lo sfruttamento e l’oppressione che arricchiscono il profitto intascato da manager e proprietari finali.
Come ovunque, anche a Malpensa i lavoratori e le lavoratroci sono considerati dai padroni solo dei “numeri”, buoni a fare dividendi e nulla più, senza alcuna considerazione e rispetto per la persona umana.
Evidentemente, la tanto propagandata “etica aziendale” non é mai stata applicata alle condizioni di lavoro e di vita di chi concretamente fa muovere i passaggeri e le merci che transitano giorno e notte a Malpensa, tantomeno alla parte più debole dei lavoratori.

I documenti che pubblichiamo sono i seguenti:

– il comunicato di solidarietà dell’organizzazione del SiCobas a Sara, la lavoratricie recentemente licenziata nel reparto check-in di Malpensa;
– la lettera del SiCobas Malpensa ad Airport Handling Spa, diffidandola a continuare la sua campagna intimidatoria e antisindacale contro i lavoratori auto-organizzati e combattivi;
– la lettera alla Commissione di Garanzia Sciopero sui fatti successivi all’ultimo sciopero del 19 gennaio 2018, in particolare la lettera di diffida che Handling Spa ha recapitato ai lavoratori che hanno aderito allo sciopero 

Solo lotta paga, chi tocca uno tocca tutti!

1) Comunicato di solidarietà dell’organizzazione del SiCobas a Sara, la lavoratricie licenziata nel reparto check-in di Malpensa

La nostra organizzazione sindacale esprime solidarietà nei confronti della lavoratrice recentemente licenziata nel reparto  ck-in a causa del superamento del periodo di comporto.
Essendo a conoscenza  della situazione personale della lavoratrice, vorremmo sottolineare come questo modo di agire da parte dei vertici aziendali si sia tradotto in un modo di trattare la questione eticamente deplorevole che mina il rapporto di reciproco rispetto tra azienda e lavoratori. 
Non stiamo parlando di assenze ingiustificate da parte di una dipendente “lavativa”, ma di una persona che in questi anni ha avuto delle difficoltà oggettive tali per cui non dovrebbe scattare l’automatismo del licenziamento. 
Il  subdolo comportamento dei vertici aziendali, in contrasto con quello dell’operativo, rivelatosi comunque attento e disponibile nei confronti delle problematiche della lavoratrice, ha invece dimostrato cinismo e cattiveria non appena avuto in mano un buon motivo per licenziarla. Airport Handling ha dato prova con questo ennesimo atto beffardo di avere un atteggiamento che ci induce a pensare di essere stata creata dal gruppo Sea Spa con lo scopo di rendere i lavoratori e le lavoratrici aeroportuali solo dei numeri buoni a fare dividendi per manager e nulla più.
L’etica aziendale di cui si fregiano è solo carta straccia utile a fare propaganda senza mai applicarla alla parte più debole dei lavoratori.
Invieremo questa nostra lettera anche ai consiglieri del Comune di Milano con la speranza che vogliano far chiarezza sui comportamenti dei vertici aziendali al fine di ristabilire un clima di fiducia e serenità, ormai da tempo smarrito nel gruppo Sea Spa.

2) Lettera di diffida del SiCobas Malpensa a Airport Handling Spa a continuare la sua campagna intimidatoria e antisindacale contro i lavoratori

Oggetto: diffida.

 
La nostra organizzazione sindacale apprende dai lavoratori che in questi giorni sono state notificate ai dipendenti delle lettere/diffida nel reparto ck-in di Airport H. Spa, avente come obiettivo la limitazione del diritto allo sciopero.
Riteniamo la Vostra diffida infondata perché priva di ogni ragionevole motivazione.
I riferimenti normativi e i pareri addotti non sono pertinenti e/o viziati da una cattiva interpretazione della legge e dei regolamenti in vigore. Nello specifico, il contenuto delle lettere non dettaglia quanto contravvenuto dai lavoratori comandati in servizio, avendo questi agito mettendosi a disposizione dei responsabili in turno a garanzia dei voli stilati da Enac come previsto dall’art. 24 della commissione di garanzia in merito all’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Vista la copiosa giurisprudenza in materia di diritti allo sciopero contrapposta a simili iniziative aziendali che tendono, in modo plateale, a minacciare provvedimenti disciplinari solo allo scopo di impaurire e sottomettere i lavoratori con motivazioni normative o contrattuali non vere:
diffidiamo Airport Handling Spa a proseguire in questa campagna  intimidatoria e antisindacale ai danni dei lavoratori e comunichiamo che di quanto avvenuto abbiamo informato la Commissione di Garanzia sullo Sciopero.
Chiediamo un urgente incontro per chiarire tale situazione, riservandoci azioni legali al fine di tutelare i diritti dei lavoratori.
Sicobas Malpensa
Mapensa, 31 gennaio 2018                                                                
 
 

3) Lettera del SiCobas Malpensa alla Commissione di Garanzia Sciopero

Ogetto: delibere datate 30 settembre e 2 dicembre 2013 e comma 2 art. 24.
 
La nostra O.S. vorrebbe avere chiarimenti in merito ai contenuti delle delibere datate 30 settembre e 2 dicembre 2013 (cfr. note prot. n. 14221 del 2 ottobre 2013 e n.20210 del 4 dicembre 2013) assunte dalla Commissione di Garanzia in merito al trasporto aereo e la giusta interpretazione data all’art. 24 che regolamenta le prestazioni indispensabili nei servizi aeroportuali.
Al punto due del medesimo si dice che:
Nelle ore al di fuori delle fasce orarie 7-10/18-21, le direzioni aeroportuali sono tenute ad autorizzare il 20% dei voli schedulati negli orari pubblicati, individuati con le modalità determinate dalla direzione centrale dell’Enac.
Tali delibere e tale punto sono stati individuati da Ah per affermare che bisogna servire anche i voli non garantiti,vanificando di fatto  il diritto allo sciopero. La nostra interpretazione è ovviamente quella consuetudinaria per cui il 20 per cento in più è riferibile ai voli che Enac stila come garantiti   e nella fattispecie Vi scriviamo anche per il seguente motivo:
In questi giorni la società  Airport Handling operante sugli scali di Linate e Malpensa sta consegnando una lettera di diffida ai dipendenti comandati in servizio nella giornata di sciopero del 19 gennaio 2018  adducendo, senza entrare nel dettaglio di quanto contravvenuto dagli stessi in maniera specifica, di essersi rifiutati di espletare i doveri contrattuali che regolano i rapporti tra azienda e lavoratori.
Gli stessi dipendenti si sono limitati ad attenersi a quanto stabilito dall’art. 24 sui comportamenti da tenere in caso di sciopero a garanzia dei voli stilati da Enac nella giornata suddetta. 
I dipendenti si sono tenuti costantemente a disposizione dei responsabili in turno per esigenze di copertura di tali voli e a loro non è  stato chiesto di fare null’altro che potesse confliggere coi doveri contrattuali.
A nostro parere la richiesta dell’azienda di utilizzare i lavoratori su tutti i voli, senza tener conto che sarebbero dovuti essere stati comandati in numero adeguato solo per garantire il servizio minimo, andrebbe ad inficiare profondamente lo scopo dello sciopero stesso oltre ad evidenziare che la quantificazione degli stessi fosse in numero maggiore al necessario.
 
Vi sollecitiamo una risposta chiara e nel più breve tempo possibile anche per evitare di adire alle vie legali con Ah e di chiarire in termini inequivocabili gli ultimi due paragrafi della lettera inviata a Sea dove si recita quanto segue:
Tuttavia, attesa La variabilità e l’imprevedibilità dell’impegno connesso all’ esecuzione delle prestazioni indispensabili, appare chiaro che il personale contingentato abbia tempo a disposizione per dedicarsi anche alle altre attività rientranti nelle quotidiane mansioni svolte. Ciò premesso, deve rilevarsi come la questione relativa alle esigibilità di tali ulteriori prestazioni non è sindacabile da parte di questa Autorità, rientrando, tale aspetto, nella dinamica dei rapporti contrattuali tra le parti, i quali, In tali fattispecie, sono regolati dal nesso di corrispettività delle prestazioni.
Distinti saluti.
  
In allegato:
copia lettera diffida;
copia risposta da parte di codesto istituto a Sea sull’utilizzo del contingente comandato in servizio.
 
Malpensa, 02 febbraio 2018