Nel maxi-processo in cui sono imputati i padroni della Eternit responsabili della morte di migliaia di lavoratori e cittadini, il Pm ha chiesto la condanna a 20 anni. Con questa richiesta di condanna è terminata la requisitoria del Pubblico Ministero di Torino, Raffele Guarinello, nella cinquantesima udienza del processo contro i miliardari Stephan Schmidheiny, di nazionalità svizzera e il barone belga Jean Marie de Cartier de Marchienne.
Le accuse contestate ai due responsabili sono: omissione volontaria di cautele nei luoghi di lavoro, disastro ambientale doloso per inquinamento ambientale per non aver impedito la dispersione delle fibre-killer di amianto.
L’accusa ha chiesto inoltre tre pene accessorie: l’interdizione dai pubblici uffici, l’incapacità di trattare con la pubblica amministrazione per tre anni e l’interdizione temporanea dalla direzione di imprese per dieci anni.
La storia dell’amianto è lastricata di enormi profitti per i padroni che lo impiegavano e gravi lutti per chi è stato esposto.
In Italia ci sono ancora circa 32 milioni di tonnellate di amianto sparse sul territorio, una bomba ad orologeria da disinnescare al più presto
L’amianto è tuttora una grave emergenza ambientale, sanitaria, sociale. Bisogna bonificare i luoghi di lavoro e il territorio, solo così sarà possibile fermare la mattanza che continua a mietere vittime, 4.000 morti all’anno. Sono ancora molti i lavoratori e i cittadini costretti a respirare le fibre cancerogene e che continuano a morire, e seguiranno ancora a morire per oltre un decennio se non si interviene tempestivamente!
Per molti anni padroni, governi, istituzioni, sindacati e partiti sono stati complici degli assassini costruendo intorno a loro un muro di omertà e di complicità che perdura tuttora, come hanno dimostrato i vergognosi applausi ai dirigenti della ThyssenKrupp al recente convegno di Confindustria.
In questo momento in cui sembra che un po’ di giustizia sia possibile, il nostro pensiero va alle vittime e ai loro famigliari ma senza illusioni, perché i lavoratori e i cittadini non hanno di fronte solo due padroni assassini, ma un intero sistema che privilegia la ricerca del massimo profitto a scapito della vita umana e della natura.
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Sesto San Giovanni, 5 luglio 2011
Sito Internet del Comitato: http://comitatodifesasalutessg.jimdo.com