È senza precedenti l’attacco che stanno perpretando ai danni dei lavoratori con la manovra “anticrisi”, che il governo potrebbe far passare tra un paio di settimane, falcidiando con una pesante mannaia i salari dei lavoratori, oltre che pensioni e importanti diritti conquistati con grandi lotte portate avanti dai nostri predecessori alcuni decenni fa.
È una manovra che ha un’elemento di scaltrezza nel non far percepire per ora, quali potranno essere alcune delle nefaste conseguenze anche nelle buste paga: dolorosi salassi con pesanti aumenti di Irpef, tasse locali e balzelli vari.
Mai come oggi è di fondamentale importanza una notevole risposta di massa dei lavoratori sia in termini di adesione agli scioperi e sia di partecipazione alle manifestazione di lotta, nelle piazze o davanti alle fabbriche:
Il debole fiato sul collo di lorsignori soffiato da pochi lavoratori, è necessario che si trasformi in una bufera alimentata da tutti!
Con questa manovra, tutta la classe operaia è sulla graticola, col le aziende che potrebbero brindare vittoria grazie alla possibilità di licenziare in qualunque momento e senza motivo alcuno, grazie all’abolizione di alcune festività, ecc.
Aumenti di tiket, iva, benzina, riduzioni di agevolazioni per le famiglie, contratti nazionali che, grazie agli accordi di cgil-cisl-uil e sindacati autonomi vari, sono definitivamente defunti, tutto ciò andrà ad aumentare le “pezze” al c…o. Se si farà passare tutto questo scempio, per il governo sarà un vero e proprio via libera per affondare ancora di più la lama con altre successive batoste.
Per il settore dei trasporti, tutto sta per essere liberalizzato: in altre parole tutto potrebbe andare in mano agli speculatori che si preparano alla grande abbuffata di profitti, facendo terra bruciata di quanto rimane delle conquiste dei decenni passati. O ci si prepara e ci si organizza per dare risposte forti o sarà la fine!
Fa scalpore l’assenza di Cisl, Uil, Ugl, Faisa, ecc. nelle lotte contro quanto sta per passare. La stessa Cgil, dopo i grossi passi falsi con i pesanti accordi sottoscritti, ha pensato su non poco prima di arrivare allo sciopero.
PER NOI IL 6 SETTEMBRE È L’INIZIO!
NON SI PUÒ PIÙ STARE A GUARDARE RASSEGNATI IN ATTESA DELLA PROSSIMA MAZZATA.
CON COLORO CHE VORRANNO UNIRSI, BISOGNA ORGANIZZARE UN INASPRIMENTO DEL CONFLITTO. ESEMPI DA SEGUIRE SONO LE LOTTE CHE STIAMO PORTANDO AVANTI DA ALCUNI ANNI IN DIVERSE AZIENDE
6 SETTEMBRE 2011: SCIOPERO GENERALE DI 8 ORE
Nelle aziende di trasporto dove siamo presenti come S.I. Cobas, lo sciopero è di 8 ore secondo le modalità previste localmente. sciopero generale 6 settembre 2011