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Protesta alla Af Logistics (LO)

Massalengo (LO). I Cobas bloccano i cancelli della maxi logistica di Massalengo. Circa 40 lavoratori hanno incrociato le braccia all’interno dei capannoni sulla provinciale 23. Il traffico dei mezzi pesanti ha subito disagi. L’improvvisa mobilitazione è scattata ieri sera, attorno alle 20,30. «Qui abbiamo fermato tutto – dice il delegato del sindacato intercategoriale Cobas, Fulvio Di Giorgio – andremo avanti ad oltranza se le cooperative impegnate non affronteranno la situazione in modo corretto». Secondo quanto riferito dai rappresentanti dei lavoratori, già verso le 22 erano diversi i Tir parcheggiati ai margini dei capannoni e costretti a rimanere fermi.L’iniziativa è scattata dopo un episodio contestato dai sindacati. «Una delle cooperative ha chiamato un lavoratore e gli ha comunicato che a suo carico è stato deciso un addebito disciplinare di tre giorni – prosegue Di Giorgio – ciò significa una sospensione di tre giorni e senza la minima retribuzione. Per noi questa è una pura provocazione, che non ha motivo di esistere e al di fuori di ogni regola. Abbiamo quindi deciso di organizzare questo presidio e tutto è stato fermato, fino a che le condizioni di quel lavoratore non torneranno alla normalità». I Cobas hanno dichiarato che già a dicembre era stato proclamato uno sciopero per denunciare i problemi all’interno della logistica di Massalengo. «Più volte abbiamo sottolineato gli episodi di buste paga sbagliate e contenenti errori – argomenta il delegato Di Giorgio – c’è poi mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro e impiego del personale fuori dall’orario prestabilito. In sostanza una condizione che richiede delle modifiche, per questo avevamo chiesto un incontro con i vertici. Ma ora hanno avviato questa iniziativa contro un lavoratore ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Siamo pronti a coinvolgere in questa mobilitazione gli addetti di tutte le cooperative impegnate in azienda. Il nostro è uno sciopero pacifico, ma vogliamo fare sentire la nostra voce». Matteo Brunello da Il Cittadino di Lodi. 1 febbraio 2012