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Operai in lotta alla Coop Adriatica ad Anzola (BO)

cooperativa ad Anzola

cooperativa ad AnzolaDa questa alle 5:30 circa 100 operai in appalto al deposito della Coop Adriatica ad Anzola, Emilia, sono in sciopero con il blocco totale della movimentazione della merce.
La protesta trova fondamento nelle condizioni capestro relative al cambio appalto che si vorrebbe attuare passando i lavoratori dal Contratto del Commercio a quello, peggiorativo, del trasporto merci e logistica. Lavoratori con una elevata professionalità acquisita nel corso di molti anni di servizio che si vorrebbe passare al livello più basso del CCNL della logistica, il 6J, che corrisponde al livello d’ingresso del facchino senza alcuna esperienza e per giunta con un periodo di prova di tre mesi, cosa che, all’occorrenza, permette di effettuare dei veri e propri licenziamenti “mascherati”.
“Lasciati” al loro destino – di disoccupazione – i lavoratori a tempo determinato, scaricati  dall’accordo di cambio appalto come sacchi di spazzatura, mentre ai più “fortunati”, oltre al periodo di prova, li attende una bella quota sociale di partecipazione alla nuova cooperativa di 2.500 euro. Quota che generalmente va a farsi benedire quando, magicamente, la cooperativa sparisce dal giorno alla notte.
I lavoratori da stamane stanno bloccando senza aiuti esterni. La loro unica forza è la rabbia e la dignità che manifestano apertamente senza paura. Il  presidente di Coop Adriatica, Adriano Turrini, lavora di fantasia quando afferma che “sono arrivati in bus da Milano degli attivisti Cobas che hanno bloccato gli ingressi convincendo alcuni lavoratori a protestare” e che “il magazzino è stato preso in ostaggio da persone esterne che non c’entrano nulla con il posto di lavoro” con l’obbiettivo di farsi un po’ di pubblicità su TV e giornali. Il solo interesse del nostro sindacato è  quello di difendere gli interessi degli operai attraverso gli operai stessi, visto che il SI-Cobas è un sindacato di lavoratori e non di professionisti della svendita della forza-lavoro.

Se Turrini lavora di fantasia, qualcun altro lavora sporchissimo, non curandosi minimamente di far sfoggio della sua indole fascistoide come il sig. Stefano Rivola, della segreteria regionale della Fit-Cisl che, parlando del nostro sindacato, lo stesso che chi i lavoratori in lotta hanno costituito presso il deposito, dichiara apertamente che “sarebbe meglio che qualcuno insegnasse loro come si sta al mondo, anche intervenendo democraticamente sulle loro schiene”.

In attesa che la democrazia venga a farci visita con i suoi manganelli, insegniamo all’illustre Rivola come si sta al mondo e come si difendono i nostri interessi di operai, gli stessi che lui affossa quotidianamente.

Anzola, 12/11/2012
Sindacato Intercategoriale Cobas – Deposito Coop Adriatica ad Anzola