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Siria, Egitto, Italia: lavoratori contro capitalismo e guerra!

Piacenza, 14 settembre, ore 15 partenza dai Giardini Margherita manifestazione contro la guerra. Il S.I. Cobas parteciperà esprimendo le seguenti posizioni politiche.
Nelle insurrezioni delle “primavere” arabe milioni di proletari, di giovani e lavoratori sono scesi in piazza per scuotersi di dosso l’oppressione di regimi dispotici e corrotti, protettori dei capitalisti sfruttatori nazionali ed internazionalisti
In Tunisia e in Egitto i vecchi tiranni sono caduti, i lavoratori hanno portato avanti importanti lotte contro i padroni per migliorare le loro condizioni – in Egitto ci sono stati più scioperi che in qualsiasi altro paese del mondo – ma non hanno avuto la forza di prendere il potere nelle proprie mani. I nuovi governi, tanto quello di Morsi, che quello appoggiato dai generali, hanno mandato esercito e polizia per spezzare gli scioperi e sostenere i padroni.
NESSUN APPOGGIO DEVE ESSERE DATO AI NUOVI PADRONI CHE GOVERNANO L’EGITTO CON LE MANI LORDE DI SANGUE DEI PROLETARI E DELLE MASSE POVERE DEL PAESE. Nessun appoggio dai lavoratori neanche ai “Fratelli Musulmani”, espressione di un’altra ala reazionaria della borghesia, che quando sono stati al potere li hanno repressi.
Il proletariato non ha nessun interesse da difendere con la propria borghesia e deve lottare contro di essa per liberarsi dal giogo dello sfruttamento.

In Siria la ribellione popolare contro il regime di Assad è stata inquinata dai soldi  delle potenze imperialiste (in primis gli USA, ma anche europei) e degli sceicchi del petrolio e del gas, che strumentalizzano l’islam per estendere la loro influenza. Ci opponiamo a ogni intervento militare imperialista senza o con l’appoggio dell’ONU (un covo di briganti) come anche a ogni accordo tra le potenze per spartirsi l’influenza nella regione, sulla pelle dei proletari. Occorre combattere chi massacra i proletari e le masse povere con le bombe tanto quanto chi usa i gas!
La nostra solidarietà va a tutti i lavoratori dell’Egitto e del mondo arabo in lotta per il salario, contro lo sfruttamento e contro i governi che li opprimono. Invitiamo i compagni operai  di lingua araba immigrati in Italia a stringere contatti con i lavoratori in lotta dei propri paesi per unirsi in una causa comune contro il capitalismo, per la rivoluzione per il potere ai lavoratori! Per questo occorre far crescere, in Italia come in Egitto e in tutto il mondo, un movimento operaio indipendente dall’influenza dei padroni, dei loro governi,dei loro partiti.

Milano 13-09-2013 – Sindacato Intercategoriale Cobas