Logistica

Comunicato su accordo sottoscritto con Tnt e Bartolini

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I LAVORATORI ORGANIZZATI DAL SI COBAS E ADL COBAS NEL SETTORE DELLA LOGISTICA FANNO UN ALTRO PASSO IN AVANTI NELLA CONQUISTA DI MIGLIORI CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO.  UN ACCORDO CHE VA NELLA DIREZIONE DEL SUPERAMENTO DELLA FIGURA DEL SOCIO LAVORATORE, OLTRE IL CCNL SU APPALTI, INQUADRAMENTO PROFESSIONALE, MALATTIA, INFORTUNIO,  SICUREZZA, PREVENZIONE DELLE MALATTIE PROFESSIONALI, E AUMENTI SALARIALI.

 

Considerazioni in merito al testo  concordato con alcuni dei maggiori corrieri nazionali, dopo tre incontri fatti con Si Cobas e Adl Cobas.

 

Il documento che viene riportato in calce è già condiviso e pronto ad essere applicato con le cooperative presenti in TNT e  BRT, mentre per la GLS e’ già stato sottoscritto un testo migliorativo rispetto alle prime due aziende e che riportiamo qui sotto. Per quanto riguarda SDA e DHL non è ancora stata sciolta la loro riserva, ma a giorni con i dovuti interventi sul campo vedremo come convincerli a tale passo.  

E’ evidente che  tale documento assume, alla luce di quanto concordato,   un valore di importanza politica enorme, soprattutto in una fase politica dove padronato e governo sono complessivamente all’attacco nei confronti dei lavoratori a scala nazionale.

 

In primo luogo, si tratta di un evento politico del tutto nuovo nello scenario del “sindacalismo di base”,   in quanto non era mai successo che le grandi aziende, alcune delle quali anche multinazionali, fossero costrette dalla pressione delle lotte a sedersi attorno ad un tavolo  con  organizzazioni sindacali di base, per condividere un accordo che definisce le linee guida attorno alle quali i vari fornitori che sono in  appalto a livello nazionale devono adeguarsi.  

 

Fino ad ora esistevano accordi di natura nazionale sottoscritti solo con CGIL CISL e UIL e, come nel caso degli accordi firmati lo scorso anno con Fedit e TNT  da parte di CGIL CISL e UIL, l’accordo da noi sottoscritto mette “fuori corso”  il maldestro tentativo di  porre rimedio alle nostre iniziative cercando un recupero in estremis a favore dei sindacati concertativi, in cambio di un presunto superamento della figura del socio lavoratore che peggiorava, pero’, le condizioni retributive dei lavoratori.

 

I punti salienti del documento, analizzati nello specifico, assumono una rilevanza politica di primo piano, in quanto vanno a modificare in modo sostanziale il CCNL Trasporto Merci Logistica firmato da CGIL CISL e UIL, riconoscendo il ruolo essenziale e prioritario sul piano contrattuale del Si Cobas e Adl Cobas. In particolare ci preme sottolineare il fatto che il documento, che sarà nostra cura depositare al Ministero del Lavoro e nelle varie Prefetture, detta le condizioni contrattuali e retributive per le  quali gli appaltatori dovranno sottostare nei magazzini della logistica.

 

CAMBI DI APPALTO: sulla base di quanto concordato, chi gestirà i magazzini per conto dei suddetti corrieri, dovrà, in caso di cambio di appalto, garantire il passaggio di tutti i lavoratori presenti in quel magazzino, alle stesse condizioni contrattuali, mantenendo l’anzianità di magazzino.

Il CCNL attualmente in vigore sosteneva che vi era solo la “preferenza” nell’assunzione del personale presente e non l’obbligo di farlo.

 

SUPERAMENTO DELLA FIGURA DEL SOCIO LAVORATORE: viene istituito un tavolo congiunto tra le parti entro il mese di giugno dell’anno corrente, dove  si dovranno individuare modalità e tempi per il superamento della figura del socio lavoratore.  Per  noi è sempre stato un punto fondamentale arrivare, dopo avere ottenuto condizioni contrattuali simili a quelle del lavoratore subordinato non socio,  alla cancellazione della figura del socio lavoratore in modo di avere un rapporto di  lavoro corrispondente alla realtà: di lavoro dipendente.

 

INQUADRAMENTO E LIVELLI: la novità principale riguarda l’inquadramento professionale, in quanto non viene concepito in base alla sola attivita’ professionale come prevista dal CCNL. In particolare viene stabilito un principio di automatismo in base all’anzianita’ nel passaggio dal 6° J al 6° S, al 5° e da quest’ultimo  al 4° J , rompendo, cosi, le gabbie salariali imposte solo ed esclusivamente per lasciare al padrone l’arbitrio nella concessione del passaggio ai livelli superiori. (tenendo conto che nella logistica le articolazioni professionali del facchino sono in generale di tipo standard).

Nel rinnovo del CCNL del 2010/2011 CGIL CISL e UIL avevano sottoscritto un contratto che aveva ampliato la classificazione dei livelli, introducendo il 6° J ( che prima non c’era) come base di partenza,  con una permanenza in esso di 30 mesi prima di passare al 6°S, senza più alcun automatismo per il passaggio dal 6° S al 5°, e, tanto meno dal 5° al 4° J ( altro nuovo livello introdotto). Quello che è stato da noi  concordato, stabilisce che il lavoratore assunto al 6° J rimarrà nel livello per 9 mesi, passando cosi’ al 6° S e dopo altri 9 mesi gli verra’ riconosciuto il 5°Livello. Tale norma andrà in vigore a partire dal 1° giugno con valenza  anche per chi già si trova  inquadrato al 6° J o  al 6° S.

 

Solo la questione sopra riportata fa capire quale sia nell’attuale accordo lo stravolgimento del modo di concepire fino ad oggi da parte padronale e sindacale la classificazione dei livelli professionali in tutti i settori merceologici dei sistema capitalistico.  Basti pensare che tra il 6° J ed il 5° ci sono 200 € di differenza e tra il 6° J ed il 6° S ci sono più di 100 € di differenza.  Tradotto in cifre, significa che, prima un lavoratore, assunto al 6° J con 1217 €  aveva 1323 € lordi dopo  30 mesi, e si fermava al livello con questo importo, con le modifiche apportate nell’accordo, comincerà a prendere 1323 dopo 9 mesi e dopo 18 mesi ne prendera’ 1416. Non solo,  si è stabilito che il passaggio automatico al 4° J verrà riconosciuto anche ai  lavoratori che hanno maturato una anzianità di magazzino di 6 anni.  

Si tratta, dunque, di un dato politico significativo che rompe lo strumento di ricatto e di divisione  in mano arbitrariamente ai padroni e impone un aumento di salario di una certa rilevanza, visti i tempi odierni della crisi capitalistica

 

MALATTIA ED INFORTUNIO: Altri punti importanti trattati in questo documento riguardano la malattia e l’infortunio. Per l’infortunio viene stabilito che, a differenza di quello che succede attualmente nella stragrande maggioranza dei magazzini dove il lavoratore in infortunio non riceve alcuna integrazione da parte della cooperativa, questi avrà l’integrazione al 100 % a partire dal primo giorno. Per quanto riguarda la malattia, per la quale non è prevista alcuna integrazione da parte dell’azienda, si procederà con un ulteriore passaggio, salvo i casi di miglior favore, con una integrazione al 100 % per 4 eventi all’anno, per 7 giorni ad ogni evento. Per quanto riguarda la nostra politica noi ci battiamoci per l’integrazione al 100 %  della malattia per tutti i periodi dell’anno, ma in questa trattativa, vista la portata dell’innovazione, abbiamo accettato di mediare in prospettiva di ulteriori verifiche tra le parti  per arrivare,  cosi’,all’integrazione per tutti gli eventi di malattia nell’anno solare.

 

MALATTIE PROFESSIONALI E SICUREZZA SUL LAVORO: Un altro aspetto molto importante di questo documento  riguarda la necessità di prevenire le molteplici malattie connesse al lavoro che svolge il facchino, per arrivare anche a  forme assicurative di tutela per quei lavoratori che dovessero essere dichiarati non più idonei a svolgere questa attività .  

Per tale motivo si e’ istituito un tavolo apposito, entro giugno, per affrontare la questione andando a monitorare , a campione, alcuni  magazzini in modo da  individuare  le modalità operative più rischiose per la salute. Inoltre, questo tavolo dovrà individuare le forme assicurative, a carico di committenti e fornitori in grado di tutelare i lavoratori che si dovessero trovare  in una condizione di inidoneità a svolgere la mansione di facchino.

 

Questo risultato e’ stato ottenuto grazie alla determinazione di migliaia di facchini che hanno costruito momenti di mobilitazione nazionale con lotte radicali, diffuse e con picchetti durissimi, resistendo agli attacchi della controparte che non ha lesinato in molti casi nel l’utilizzare le forze di polizia.

Questo ha portato ad una crescita impetuosa della presenza di SI COBAS e ADL COBAS all’interno della filiera della logistica, un settore che sta diventando anche un punto di riferimento-“imitazione” per i  lavoratori di altri settori, i quali cominciano a capire che esistono concrete possibilità  di  vincere le battaglie con la lotta e migliorare cosi le proprie condizioni di vita.

 

Si tratta oggi di trarre da queste lotte una importante lezione e far tesoro di quanto fin qui ottenuto, estendendo l’iniziativa in tutto il settore della logistica (che conta quasi 200.000 addetti), creando nuove reti di relazioni perche’creando nuove reti di relazioni perche’ si estendano le lotte in una ottica ricompositiva  tese a conquistare migliori condizioni di vita e di coscienza di classe per tutti.

 

Riportiamo di seguito il testo sottoscritto da TNT e da BRT che ricalca quanto già sottoscritto da GLS.

 

TESTO COMPLETO SOTTOSCRITTO DA BRT – TNT – GLS

 

S.I. COBAS

A.D.L. COBAS