Questa mattina, insieme ai lavoratori Alcar Uno siamo nuovamente davanti i cancelli dello stabilimento di macellazione carni, per rilanciare la battaglia e rivendicare l’immediato reintegro di tutti i 55 lavoratori lasciati a casa, con l’operazione di cambio appalto.
Ieri il picchetto dei lavoratori é stato duramente attaccato dalla polizia, con manganellate sui lavoratori, lancio di lacrimogeni e sblocco violento del picchetto davanti ai cancelli dello stabilimento. Quando gli operai alzano la testa e si organizzano, manganelli, lacrimogeni e denunce sono la risposta che danno Stato, governo e democrazia borghese nel suo complesso.
Ma nonostante i tentativi repressivi, le minacce e la stanchezza la lotta di questi lavoratori che rivendicano salario e dignità andrà avanti con forza, determinazione e con il sostegno di tanti altri compagni e operai solidali! La nostra risposta sarà – oggi, come domani – sciopero, lotta e organizzazione!
Ma nonostante i tentativi repressivi, le minacce e la stanchezza la lotta di questi lavoratori che rivendicano salario e dignità andrà avanti con forza, determinazione e con il sostegno di tanti altri compagni e operai solidali! La nostra risposta sarà – oggi, come domani – sciopero, lotta e organizzazione!