Veniamo a conoscenza di un episodio increscioso avvenuto a Bergamo il 4 febbraio, mentre la nostra organizzazione era impegnata nella manifestazione nazionale di Modena. Una squadra di una quindicina di membri di Lotta Comunista, in gran parte venuti da fuori, bloccava l’ingresso di una sala comunale impedendo a un gruppo di giovani e lavoratori che l’avevano affittata di tenervi una riunione pubblica sulla disoccupazione e il precariato giovanile, contro il capitalismo. Nel fare questo la squadraccia insultava gli organizzatori per il loro sostegno al SI Cobas, rilanciando contro di loro la calunnia, diffusa dalla Questura di Modena e dai mass media borghesi, di “prendere i soldi dai Levoni”, un’accusa che perfino la stampa borghese e la RAI hanno dovuto ritrattare, pena la denuncia per calunnia.
Non ritenendo ciò sufficiente, questi individui profferivano minacce contro i presenti e il figlio di una giovane compagna, e contro altri loro compagni, tra cui Roberto Luzzi, membro dell’Esecutivo del SI Cobas, e Alessandro Pellegatta, coordinatore nazionale dei ferrovieri della CUB Trasporti.
Non ci intimidisce la repressione poliziesca, figurarsi le minacce di questa organizzazione che sostiene la CGIL, sindacato che nei settori dove operiamo troviamo sistematicamente colluso con i padroni delle cooperative. Diffidiamo costoro, che non abbiamo mai visto ai picchetti di sciopero e invece usano le loro squadre per queste azioni di stampo mafioso, dal rilanciare le calunnie poliziesche contro Aldo Milani, e ricordiamo loro il nostro motto “se toccano uno, toccano tutti”.
L’Esecutivo Nazionale SI Cobas