Ieri è stata una nuova giornata di sciopero alla GDN di San Cipriano Po, in provincia di Pavia, cui é seguita una riuscita, numerosa e rumorosa manifestazione operaia nella vicina Stradella.
Da ormai due settimane, i lavoratori autorganizzati con il SiCobas stanno lottando per il reintegro dei lavoratori licenziati politici perché iscritti al sindacato e dei lavoratori sospesi dopo avela prtecipato agli scioperi.
Di fronte all’aggressiva reazione dei padroni e delle forze dell’ordine, gli operai GDN in sciopero non solo non si sono mai fermati anzi continuando con piú forza la loro giusta protesta, ma con determinazione son riusciti ad estenderla oltre i cancelli del loro magazzino ed i confini della piana di San Cipriano.
In particolare, a seguito della violenta carica della polizia di martedí scorso quando gli agenti in assetto anti-sommossa hanno attaccato gli scioperanti seduti a terra abbracciati tra loro, in tanti – lavoratori e compagni solidali – già avevano deciso di rilanciare la protesta con un’altra azione incisiva, manifestando per le vie della vicina Stradella: in un centinaio hanno allora sfilato per le vie del centro.
Ieri, dopo l’ennesimo sciopero, si é quindi svolta la seconda manifestazione a Stradella, ancora più partecipata della precedente: un fatto nuovo per Stradella, cittdina di 11.000 abitanti che come tante altre sparse per la provincia padana solo in apparenza si presentano benestanti e sonnolente, quando in realtà oggi più che mai la crisi stia provocando povertà e degrado, per via dell’aumento bestiale dello sfruttamento dei lavoratori e dell’oppressione dell’intera comunità proletaria che vive sul territorio.
Con la loro lotta necessaria e coraggiosa, gli operai della GDN e tutti gli altri che da anni lottano nella logistica stanno scoperchiando il vaso di Pandora della connivenza tra padroni e Stato, uniti nello sfruttare notte e giorno i lavoratori e nel reprimerli non appena si organizzano, come gli operai del SiCobas che usando l’arma dello sciopero e con azioni incisive quali manifestazioni e picchetti, stanno migliorando le proprie condizioni di lavoro e di vita.
La crescente solidarietà finora ai lavoratori della GDN si é solo in parte materializzata ieri pomeriggio, quando in centinaia hanno manifestato per le vie di Stradella con il SiCobas e i lavoratori in lotta.
Al corteo hanno partecipato pure tanti lavoratori da altre città, del SiCobas e non: moltissimi i compagni, solidali e simpatizzanti esterni al sindacato.
Tra i lavoratori SiCobas unitesi ai compagni della GDN, c’erano anche gli operai del magazzino In’s del vicino polo logistico tra Tortona e Alessandria, che da dieci giorni scioperano per ottenere il pagamento degli arretrati e per protesta contro la repressione sindacale attuata con licenziamenti e minacce.
La lotta dei magazzini di GDN e In’s, tutte quelle della logistica che da anni scuotono il Paese, non sono semplici episodi di “categoria” o “minori”: anzi, costituiscono la parte più avanzata del movimeto di classe, della classe proletaria che dalla val Padana a qualunque zona d’Italia non tollera più di subire subalterna lo sfruttamento e l’oppressione della classe dei padroni e dei loro lacché, distribuiti nelle forze dell’ordine, nelle istituzioni, nei partiti e nei media…
Dal magazzino della GDN di San Cipriano Po e dalle vie del centro di Stradella, gli operai della GDN insieme alle centinaia di persone mobilitesi per e con loro, hanno lanciato a tutti i proletari un messaggio forte e chiaro: a partire dai luoghi di lavoro fin dentro le città, uniti si vince, solo la lotta paga!
Iniziata dai cancelli della GDN e continuata fin nella piazza cittadina di Stradella, la giornata di mobilitazione di ieri si rivela un altro importante passo verso la manifestazione nazionale del 24 febbraio a Roma, contro sfruttamento razzismo e repressione, per un fronte di lotta anti-capitalista.