Cobas

[FCA] Marchionne chiude e licenzia: bisogna rispondere con la lotta!

Il vero obiettivo dell’amministratore delegato Sergio Marchionne prima di lasciare le redini della dirigenza Fca-Fiat è chiudere almeno due fabbriche su cinque in Italia. 

Ieri mattina un presidio di oltre cento operai Fca si è svolto in Piazza Castello a Torino, dov’era in corso un tavolo istituzionale tra Regione Piemonte, Comune di Torino e sindacati sulla questione dell’occupazione negli stabilimenti Fca del Piemonte.

Risultato di questa ennesima riunione ufficiale: la Regione ed il Comune scriveranno una lettera congiunta a Marchionne per “ottenere un incontro chiarificatore”… un altro tavolo!

Primo firmatario di questa annunciatissima lettera dovrebbe essere il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino, già segretario regionale della Cgil a cavallo tra gli anni ’80 e ’90…
 
Intanto, a Mirafiori ci si appresta all’ultima settimana di lavoro e poi sarà solo cassa integrazione a zero ore per tutti fino a luglio.

La Fiat punta alla chiusura di Mirafiori!

Se questa decisione passerà ci sarà un effetto a catena che evidentemente coinvolgerà anche gli altri stabilimenti del gruppo.

Ieri, in piazza Castello, c’erano anche gli operai autorganizzati Fiat-Fca, che da Pomigliano hanno raggiunto Torino per intervenire ed incitare i gruppi più combattivi di Mirafiori a resistere e mettere in campo iniziative di lotta.

Con gli operai autorganizzati di Pomigliano, erano presenti lavoratori della logistica: intervenuti insieme ai compagni di Fca-Fiat per incitare all’unità e alla lotta tutti gli operai di tutte le fabbriche del gruppo, ad iniziare dagli stabilimenti piemontesi di Torino Mirafiori e Grugliasco Bertone.

Di fronte agli ai molti operai Fiat-Fca presenti (nuovamente esclusi dal tavolo, anche questa volta svoltosi letteralmente sopra le loro teste nella solita stanza dei bottoni), gli operai autorganizzati di Pomigliano hanno rilanciato l’assemblea operaia di domani sabato 10 marzo a Torino (alle ore 14.30 nella sede SiCobas di c.so Vigevano 33/U), per discutere della situazione ed organizzare lo sciopero nazionale di tutto il gruppo Fca-Fiat a Pomigliano per il prossimo 23 Marzo.

Uniti si vince, solo la lotta paga!

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Qui sotto, il video dell’intervento in piazza Castello dell’operaio Mimmo Mignano di Fca Pomigliano; più in basso, il testo di convocazione dell’assemblea torinese di sabato 10 marzo.


https://www.facebook.com/874133649415693/videos/971527069676350/


NON ASPETTIAMO LA TEGOLA IN TESTA

È sempre più forte l’incertezza del futuro per migliaia di lavoratori degli stabilimenti Fiat-Fca, i segnali sono sempre più drammatici, in quasi tutti gli stabilimenti ci saranno lunghi periodi di astensione forzata dal lavoro: Melfi sulla Grande Punto si fermerà dal 19 al 31 marzo, Pomigliano chiuderà per diversi giorni su una produzione ridotta al 50%, Cassino si fermerà dal 22 al 31 di marzo, Mirafiori con gravi problematiche strutturali (poiché lavora quasi mai) lavorerà solo 8 giorni a marzo, Grugliasco, Termoli ed altri stabilimenti vivono la condizione di incertezza come tutti.

Il futuro è nerissimo, se consideriamo che Fca non produrrà più modelli diesel e che non intende investire nell’ibrido, coi soli modelli benzina non potrà che prevedersi un ulteriore calo delle vendite

Tutti questi segnali, purtroppo, lasciano prevedere che Fca intende abbandonare la produzione dei suoi modelli in Italia.

L’azienda automobilistica sta abbandonando il paese, nell’indifferenza generale, dopo aver sfruttato gli operai italiani, incassato miliardi di soldi pubblici dalle casse dello stato, per poi andare a costruire stabilimenti in altri paesi.

Non si può continuare ad elemosinare tavoli di trattativa verso chi non vuole ascoltare ed ha deciso di abbandonare l’Italia.

Non c’è più tempo da perdere e neanche piangersi addosso.

Servono proposte e azioni concrete ed incisive, che sappiano raccogliere le energie ed il protagonismo dei lavoratori.

È indispensabile che ci si attivi per costruire un coordinamento operaio nazionale che colleghi i lavoratori dei vari stabilimenti per un agire e una strategia di lotta comune, superando le fallimentari divisioni delle appartenenze alle varie sigle sindacali o politiche.

È ora di mettere in primo piano l’unità dei lavoratori, condizione necessaria per poter condurre una lotta incisiva! 

SABATO 10 MARZO – ORE 14,30

ASSEMBLEA di LAVORATORI FIAT – FCA

Corso VIGEVANO 33/ u – TORINO