Cobas

[MODENA] Ceramiche Opera: gas lacrimgeni contro gli operai in lotta

Da nove giorni continua lo sciopero del SiCobas presso l’azienda di ceramica Opera di Campogalliano (MO).

I lavoratori e le lavoratrici protestano contro il licenziamento politico del loro compagno che per primo decise di unirsi al SiCobas tra i 230 dipendenti della ceramica.

Ieri, per disperdere il picchetto, la polizia ha usato i gas lacrimogeni contro gli scioperanti, che subito dopo hanno rilanciato la lotta, per rispondere alla repressione con altri scioperi e manifestazioni nella città:

La storia della lotta contro questo licenziamento politico risale ad oltre un anno fa. 

Harbi, un operaio che per 14 anni ha lavorato in questa azienda, sceglie il SiCobas nei primi mesi del 2017.

L’azienda si chiama Opera ed è una fabbrica di ceramica, con direzione a Fiorano e sito produttivo a Camposanto.

Il polo ceramico è di grande rilevanza economica per la città di Modena e la preoccupazione di Confindustria rispetto al possibile ingresso del SiCobas è molto alta.

Harbi riesce a fare iscrivere oltre 20 colleghi al sindacato e questo lo fa diventare “un problema”. 

Improvvisamente iniziano ad arrivare lettere di richiamo, ma è difficilissimo produrre documenti sensati contro un lavoratore così esperto. 

Solo durante il turno notturno è da solo, per controllare il forno e allora si cercano di costruire tutti i richiami su quei momenti.

Quella più significativa è un richiamo fatto per un errore in sua assenza. 

Il lavoratore del turno precedente sbaglia, ma è Harbi a subire il richiamo. 

All’incontro sindacale Harbi porta il foglio presenze con cui dimostra la sua estraneità ai fatti. 

La lettera di richiamo successiva è perché…  all’incontro ha portato il foglio presenze che ha portato dal reparto all’ufficio! 

Dopo questa sequenza ininterrotta, per quanto assurda, arriva il licenziamento. 

Il SiCobas provinciale reagisce e siamo al settimo sciopero davanti alla azienda. 

Opera fa filtrare, ufficiosamente, offerte in denaro. 

La risposta di Harbi è lapidaria: la dignità ha un valore, ma non ha prezzo.

Frattanto prosegue anche l’iter giudiziario contro il licenziamento, ma Harbi é sotto sfratto e non c’è tempo per attendere perché senza busta paga non si affitta nessuna casa…

Fino alla vittoria!

Qui sotto, alcuni video sulla lotta di Harbi e dei suoi compagni SiCobas della Opera:

– http://www.tvqui.it/video/home/151372/tensione-alla-ceramica-opera-arriva-la-polizia.html

– https://www.facebook.com/sicobas.lavoratoriautorganizzati.9/videos/746902612175105/