Ancora un morto nel recapito… Dobbiamo fermarli: 25 maggio sciopero nazionale!
19 maggio a Milano assemblea organizzativa!
Postino in scooter si scontra con un furgone e muore.
Nell’incidente in via Marina a Comacchio perde la vita il 26 enne portalettere Nicola Benetti di Formignana.
Vani i tentativi di rianimarlo.
La tragica morte del giovane portalettere, assunto con un contratto a tempo determinato a Comacchio, ha lasciato sgomenti i segretari provinciali dei sindacati di categoria Slc-Cgil e Slp-Cisl, rispettivamente Ida Mantovani e Pierangelo Tolla, che hanno voluto porre all’attenzione di tutti il tema della tutela e sicurezza sul lavoro “quale priorità fondamentale sui luoghi di lavoro in generale e ancor più per chi lavora sulla strada come il portalettere, che svolge un servizio ad alto rischio”.
”Ci preme sottolineare – spiegano i due sindacalisti – come ogni giorno, con qualsiasi condizione meteorologica, con un carico di lavoro sempre più eccessivo, tanti portalettere svolgano con dedizione un’attività per garantire a tutti i cittadini italiani un servizio di consegna universale.
Il portalettere, svolge questo servizio di consegna con carichi di lavoro sempre maggiori, dovuti ad una costante riduzione del personale data dalla consegna della posta a giorni alterni per risparmiare sui costi di gestione, fattori che hanno posto un serissimo problema come la tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Come organizzazioni sindacali riteniamo sia necessario approfondire e analizzare tutte le condizioni di lavoro ad alto rischio a partire dal portalettere.
Slc-Cgil e Slp-Cisl Poste di Ferrara in questo momento di dolore e di sconforto si stringono intorno alla famiglia e a tutti i lavoratori di Poste italiane”.
Fino a quando dovrà continuare questa strage?
Dobbiamo fermarli!
Ma soprattutto perché questi morti nel recapito?
Paradossalmente ci sentiamo di condividere le affermazioni dei due sindacalisti citate nell’articolo; hanno ragione: “Il portalettere, svolge questo servizio di consegna con carichi di lavoro sempre maggiori, dovuti ad una costante riduzione del personale data dalla consegna della posta a giorni alterni per risparmiare sui costi di gestione, fattori che hanno posto un serissimo problema come la tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro”.
C’è però una discordanza assoluta sul resto.
Ai due andrebbe ricordato che i sindacati che rappresentano sono i coautori delle varie, reiterate, riorganizzazioni del recapito che hanno avuto sempre come costante il taglio degli addetti e l’aumento della produttività.
Abbiamo già detto che questa ultima riorganizzazione por ta all’eccesso queste costanti determinando una complessiva riduzione di 25.000 addetti entro il 2022 e l’aumento dei carichi di lavoro che conosciamo.
Alcuni mugugnano, i più allargano le braccia in nome del posto di lavoro garantito (?), i precari sono stretti dalla morsa del ricatto della riconferma col miraggio dell’assunzione.
Queste pratiche sono possibili, attuabili e necessarie sin da ora, saranno vitali al momento dell’avvio della riorganizzazione.
Occorre che questo lungo lavoro che ci aspetta abbia una sorta di start, un momento anche simbolico di partenza, noi pensiamo che questo possa essere lo sciopero che abbiamo dichiarato per il 25 maggio prossimo con CUB poste, Cobas poste, ALP Cub, SLG-Cub poste.
Invitiamo dunque tutti i lavoratori a partecipare, ma soprattutto ad attrezzarsi per una guerra di posizione che non può essere persa, pena un futuro penoso per chi resterà in azienda.
Per discutere di questi temi, per decidere iniziative su Milano per la giornata di sciopero, per organizzare i prossimi interventi nei posti di lavoro, invitiamo i lavoratori a partecipare: all’assemblea che si terrà presso la sede del S. I. Cobas il 19 maggio alle ore 15 in via B. Celentano, 5 a Milano.
S.I. COBAS POSTE