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[VIBO VALENTIA] Ucciso il bracciante Sacko: solidarietà di classe e risposta di lotta!

Bracciante immigrato ucciso all’alba del governo Lega-5Stelle:


solidarietà di classe e risposta di lotta!

Sacko Soumala, un bracciante di 29 anni nato nel Mali, è stato ucciso con un colpo di fucile alla testa mentre con due compagni stava prendendo delle lamiere da un vecchio capannone abbandonato nei pressi di Vibo Valentia, forse per utilizzarle nell’accampamento di fortuna dove vivono i braccianti.

Anche i suoi due compagni sono stati feriti.

Denunciamo con forza questo nuovo assassinio di un lavoratore immigrato.

Non è forse un caso che sia avvenuto a due giorni dall’insediamento del nuovo governo Lega-5Stelle, il cui ministro dell’Interno Salvini ha condotto una campagna elettorale all’insegna della caccia all’immigrato (clandestino), creando un senso di impunità per chi compie atti contro gli immigrati.

Ora si vuole far passare l’assassinio come la reazione a un furto.

Ma è evidente che per chi fa parte del sistema che sfrutta nei campi a tre euro l’ora (quando va bene) questi braccianti, la vita di un uomo dalla pelle nera vale meno di una lamiera.

Non è forse un caso che sia stato ucciso proprio Sacko, attivo (con USB) nelle lotte dei braccianti che coltivano e raccolgono la frutta e le verdure che arrivano sulle nostre tavole, ma non ricevono neanche il 5% del loro prezzo finale.

Se essi non hanno i documenti, e quindi sono “clandestini” secondo la legge e il gergo caro a Salvini, meglio ancora, perché saranno costretti ad accettare qualsiasi condizione.

A questo serve tenerli in clandestinità e minacciare di rimandarli a casa loro come promette il nuovo ministro dell’Interno – a ricattarli perché accettino di essere trattati come schiavi!

Il nostro cordoglio e la nostra piena solidarietà ai familiari e ai compagni di Sacko.

Oltre a pretendere che l’assassino venga rintracciato e punito, la nostra risposta a questa nuova uccisione di un lavoratore e immigrato è l’organizzazione e la lotta comune dei lavoratori italiani e stranieri, per la difesa della loro dignità e delle condizioni di lavoro, contro i soprusi dei padroni e dei loro sgherri, che vedono spesso l’appoggio o la connivenza dello Stato.

SI Cobas nazionale