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[INTERNAZIONALISMO] West Virginia: oltre allo sciopero, anche la solidarietà é un’arma… usiamo entrambe contro i padroni!

A marzo, nello stato USA della West Virginia si è svolta tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo una lotta sindacale degli insegnanti, dei conducenti di autobus scolastici, 
dei custodi e dei lavoratori delle mense con uno sciopero di 13 giorni durante il quale le scuole sono rimaste chiuse.

Alla fine dello sciopero (la cui pratica rimane illegale nella West Virginia, come in molti altri Stati della federazione USA), gli sciperanti hanno ottenuto un aumento retributivo del 5% e sventato un aumento dei contributi per la sanità, vedi l’articolo precedentemente pubblicao “L’opzione West Virginia: non esiste lo sciopero illegale, solo quello vincente”:

Recentemente, é stata realizzata una grande installazione artistica a Charleston – capitale dello Stato – sul passato e sul presente della West Virginia, che include un gigantesco omaggio a Emily Comer e alla sua campagna nazionale di solidarietà per la pizza (vedi foto d’inizio articolo).

Emily stessa spiega il contesto in cui quest’opera – tanto artistica quanto politica – é nata:

“L’artista voleva dipingere una insegnante in sciopero, allora gli ho parlato della mia parte preferita dello sciopero in corso…

Quando il sindacato degli insegnanti a San Francisco (l’UESF) ha organizzato un “GoFundMe” (ndr: “Vai&Finanziami”) e raccolto oltre $ 20.000 per la pizza solidale.

Avevamo 350 casse di pizza in capitale durante i nostri ultimi 2 giorni di sciopero, quando il morale era davvero basso: la pizza o meglio l’afflusso di solidarietà con il sostegno da tutto il paese ha sostanzialmente vinto lo sciopero!”.

La storia di Emily dimostra nuovamente ed efficacemente uno dei tanti, importanti insegnamenti dalle lotte del movimento operaio mondiale, non solo statunitense: come lo sciopero, anche la solidarietà é un’arma… usiamola!

Solo la lotta paga, uniti si vince!