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[BOLOGNA] Sciopero al magazzino Philip Morris: in risposta all’opportunismo peloso della Cgil – Filt di Bologna…

In relazione alla vicenda dei lavoratori Logista abbiamo già pubblicamente relazionato quali siano state le motivazioni all’origine della vertenza. E lo abbiamo fatto come d’abitudine in primo luogo nelle assemblee sindacali all’interno dell’azienda. Assemblee partecipate dalla stragrande maggioranza dei lavoratori operanti nell’appalto Logista aperte a tutti, non solo ai nostri iscritti.

Con i lavoratori partecipiamo alle trattative, con loro decidiamo cosa fare. Leggiamo con profonda amarezza il comunicato pubblicato dalla Filt-Cgil di Bologna su questa vicenda, che irresponsabilmente conferma la propria lontananza dalle esigenze reali dei lavoratori per difendere gli interesse di una burocrazia sindacale arroccata a difesa dell’ esigenza primaria della propria esistenza.

Un comunicato che non aggiunge nulla sul piano della vertenza, che si sbugiarda da solo, facendo riferimento a trattative ancora in corso e affatto concluse.

Un comunicato scritto mentre 24 lavoratori sono ad oggi in mezzo ad una strada con dei contratti scaduti, e ai loro colleghi a tempo indeterminato non è affatto stato garantito lo stesso trattamento contrattuale in essere, solo proclami che registrano una “prospettiva di occupazione” per i determinati e una soluzione “su base facoltativa” per gli altri !!

E’ possibile che un sindacato sia così oramai lontano dagli interessi dei lavoratori da non riuscire mai ad orientare il proprio agire partendo dalle ragioni e dagli nteressi degli operai ? E’ possibile che si dia per assodato il fatto che multinazionali come Philip Morris e Logista debbano delocalizzare dove il lavoro costa meno (dalla Corea a Tortona?) e che questo sia il dato che deve giustificare gli esuberi di Bologna, condannando contemporaneamente gli operai di Logista presenti sul resto del territorio nazionale a condizioni schiavistiche?

Si perchè a Bologna gli operi di Logista da quasi quattro anni hanno conquistato i loro diritti, con uno sciopero che anche allora vide contrapporsi la Cgil alla scelta di difendere gli interessi operai. Anche allora Logista attraverso un cambio appalto cercò di abbassare il costo del lavoro, producendo esuberi, introducendo nuovamente una cooperativa, riducendo le ore di lavoro. Scioperammo per una settimana e riuscimmo a salvaguardare l’occupazione e a difendere i nostri diritti. Solo in seguito al nostro sciopero la Filt riuscì a firmare lo stesso cambio appalto siglato da noi.
 
E’ possibile infine che un sindacato come Cgil possa prendere parola solo per difendere l’operato dei reparti antisommossa che hanno caricato violentemente gli operai, uomini e donne inermi e seduti a terra? Se n’è accorta la Cgil che tra quegli operai c’erano anche dei loro iscritti? Se n’è accorta la Cgil che le F.d.O erano presenti in massa all’Interporto per bastonare gli operai e non per difenderli?

Purtroppo crediamo di si e amaramente constatiamo che questioni sociali cosi’ importanti per un sindacato come Cgil debbano essere trattate e represse come questioni di ordine pubblico. Cero non ci aspettavamo la vostra solidarietà, ma almeno il silenzio questa volta sarebbe stato più opportuno.