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[ITALIA] La guerra dei Mimmo

La guerra dei Mimmo Mimmo Lucano e Mimmo Mignano non hanno in comune soltanto il nome.

Entrambi combattono ogni giorno la loro guerra, hanno in comune una visione di società migliore, in cui i protagonisti debbano essere quelli che oggi vengono identificati come gli “ultimi”.

I due Mimmo hanno in comune la stessa determinazione a combattere questa società che si fonda sull’individualismo, sul razzismo, sul rapporto sfruttatore-sfruttato.

Entrambi hanno messo in conto che per lottare bisogna essere disposti a tutto, anche ad infrangere leggi create dai poteri forti per sottomettere sempre e solo gli “ultimi”.

In tanti abusano di parole per farsi belli e, casomai, di sinistra: una di queste è sicuramente la parola disobbedienza.

I due Mimmo la disobbedienza la praticano, non la minacciano a vuoto, e ne pagano il prezzo.

Mimmo Lucano, fino a pochi giorni fa, era il sindaco di Riace, un uomo capace di realizzare una comunità in cui il sostegno e la solidarietà tra persone di colore, paesi e religioni diverse sono alla base del vivere quotidiano, un modello di civiltà ammirato in tutto il mondo.

Mimmo Lucano (se fossero vere le accuse che gli vengono mosse ), in quanto sindaco, avrebbe utilizzato in modo illegittimo gli strumenti in proprio possesso, con l’unico fine di realizzare un contesto di vita migliore per l’intera comunità.

Per questo è stato arrestato, è stato denunciato dal padrone , gli è stato dato il foglio di via o daspo da Sanremo prima e da Roma poi.

I colleghi che lo hanno sostenuto, ed hanno condiviso le sue battaglie, hanno subito la sua stessa sorte.

Eppure ad un Mimmo è arrivata la solidarietà di un intero paese mentre all’altro di pochissime persone.

Non è nostra intenzione misurare né paragonare le due storie, quello che però non capiamo è come mai siamo stati tutti così bravi a leggere il progetto messo in atto dai poteri forti contro il sindaco Lucano, contro un modello che è chiaro quanto intralci l’operato di chi specula sulla disperazione dei migranti, e vorrebbe continuare a farlo sulla pelle della povera gente, e non riusciamo a dare la stessa lettura nei confronti dell’attacco subito da Mimmo Mignano.

Eppure la mente è la stessa, il controllo che si vorrebbe esercitare sugli ultimi, che siano migranti o operai, è lo stesso, la mano che esercita la repressione sui due Mimmo è la stessa.

Ma allora perché la risposta della parte sociale più rappresentativa e riconoscibile, quantomeno quella di sinistra, non è la stessa?

Noi un’idea ce la siamo fatta ed è legata all’onestà intellettuale di alcuni.

Escludendo tutte le persone che spontaneamente si sono mosse in difesa del sindaco e del modello Riace, siamo convinti che tanti politici, sindaci e sindacati si sono attivati al fianco di Mimmo Lucano perché così facendo si possono, per l’ennesima volta, illuminare di luce riflessa, affinché si possa, cioè, apparire al fianco del protagonista di turno.

Ancor meglio se la causa è di quelle che piace ai nostri finti rappresentanti di sinistra, che per inciso di sinistro hanno tanto ma di sinistra proprio nulla!

Noi, invece, ammiriamo entrambi i Mimmo perché combattono lo stesso nemico senza alcuna paura e dovremmo stare affianco a persone così per imparare ad avere un po’ più di coraggio ed onestà ma, soprattutto, a stare con loro perché non combattano da soli una battaglia che é di tutti noi.

Per aderire alla lettera/appello inviare la sottoscrizione a: iostoconi5licenziatifca@gmail.com

Firme:

Fabio Cocco, Sevel Atessa Silvano Fanelli, Fca Melfi Pina Imbrenda, Fca Melfi Andrea Furlan, Visconti Palace hotel Roma Teresa Elefante, Fca Mirafiori Lorenzo Mortara, YKK Vercelli Elisa Nardoni, The Base Roma Alessio Spataro, fumettista Roma Emanuela Pulcini, Coopculture Roma Patrizio Agostini, Atac Roma Giacomo Giubilini, scrittore saggista Roma Mario Paolo Sami, vigile del fuoco Genova Igor Papaleo, Edizioni Rapporti Sociali Napoli Edoardo Todaro, Poste Firenze Aldo Milani, Coordinatore Nazionale Si Cobas Massimiliano Murgo, Milano Irene Calcatelli, Coopculture, Roma Checco Malva, Coopculture Roma Vittorio Sabatiello, Coopculture Roma Gianna Lunesu, Coopculture Roma Claudio Caira, Genova Daniele Di Vetta, Coopculture Roma Mimmo De Stradis, Fca Melfi Donato Carlucci, Fca Melfi Antonio Cardillicchio, Fca Melfi Arianna Lodeserto, ricercatrice Roma Asia Romanowska, Coopculture Roma Neal Peruffo, Coopculture Roma Daniela Rosa, Coopculture Roma Ameriga Petrucci, avvocato Rionero Francesco Ferrentino, Fca Melfi Rocco Cardinale, Bawer Matera Principio Di Nanni, Fca Melfi Stratoti Domenico, Htl Majestic Roma Piero Azzoli, Fca Cassino Agata Castello, Coopculture Roma Domenico Travaglini, ICS Maugeri Varese Giuseppe Cacosso, Fca Melfi Daniele Troia, Tiberina Melfi Michele Ricciuti, Tiberina Melfi Marco Ferracci, Verona 83 Roma Stefano Pilloni, Coopculture Roma Cristina Del Ferraro, TLC Roma Giuseppe Lacava, indotto Fca Melfi Sacha Nadia Tolomeo, libera professionista – Roma Greco Angelo, Tiberina -Melfi