Si è svolta oggi nel centro di Prato la grande, rumorosa manifestazione operaia organizzata dagli operai e dai lavoratori del S.I. Cobas contro sfruttamento e caporalato:
– https://www.facebook.com/firenzedalbasso/videos/302616517258646/
– https://www.facebook.com/monzoor.alam.3/videos/2111519818900055/
Quella di oggi é stata la risposta degli operai del S.I. Cobas all’aggressione dei due delegati della DS di Montemurlo, con la quale i padroni della provincia di Prato provano – con la intimidazione – a riportare violentemente indietro le lancette del salario, dei diritti, e della dignità per cancellare le conquiste dei lavoratori ottenute grazie alle dure lotte operaie degli ultimi mesi.
Qui, alcune foto della giornata di lotta dei lavoratori e delle lavoratrici di Prato e provincia, cui si sono uniti gli operai e i solidali di altre città anche da fuori la Toscana:
– https://www.facebook.com/photo.php?fbid=2111515432233827&set=pcb.2111516038900433&type=3&theater
Qesto l’appello della manifestazione:
“Due lavoratori iscritti al SI COBAS sono stati vittime il 6 novembre di una gravissima aggressione con bastoni, bottiglie di vetro e armi da taglio mentre rientravano a casa dopo la fine del proprio turno di lavoro.
Si è trattato di un agguato pianificato in piena regola: si è trattato fuori da ogni dubbio di un gravissimo atto intimidatorio.
Lì iniziava un lotta dura, passata da scioperi e denunce pubbliche, che ha portato ad un primo accordo, e quindi al riconoscimento formale dei diritti fondamentali dei lavoratori: retribuzioni in linea con il CCNL Tessile per 40 ore settimanali di lavoro, riconoscimento di riposo settimanale, ferie, malattie e tredicesima.
E infatti già decine e decine di lavoratori impiegati nelle fabbriche tessili a conduzione cinese si sono rivolti dopo i primi scioperi di luglio alla DS agli sportelli del nostro sindacato.
In tutti i casi le condizioni di sfruttamento denunciate sono pressochè identiche a quelle descritte già per la DS.
Si tratta di un “segreto di pulcinella”: tutti sanno – istituzioni in primis – della realtà di schiavitù che si nasconde dietro le mura di moltissime fabbriche tessili del territorio.
I lavoratori aggrediti stanotte sono tra quelli che hanno avuto il coraggio di denunciare e combattere un sistema intollerabile di sfruttamento che schiaccia migliaia di lavoratori, in primis cinesi e richiedenti asilo asiatici ed africani.
Per questo risponderemo con una grande manifestazione il 17 novembre a Prato, alle ore 14.30 dalla Stazione Centrale di Prato.
Sono tante le armi con cui si vuole fermare questo movimento autorganizzato di lavoratori che rivendica il rispetto dei propri diritti.
Sono tanti i padroni che nel pratesi si sentono minacciati dalle lotte operaie che il Si Cobas sta portando avanti.
Abbiamo iniziato per andare fino in fondo: fino a quando lo sfruttamento, in tutti i settori, sarà eliminato dal nostro territorio.
S.I. Cobas Firenze“