Dopo la ripresa della commessa Unicoop che ha riportato a pieno regime l’attività produttiva dei due stabilimenti di Prato e Collesalvetti, l’azienda ha deciso la sospensione “disciplinare” di 10 lavoratori iscritti al Si Cobas e l’avvio di un procedimento che potrebbe portare al loro licenziamento.
I lavoratori sono accusati di aver participato alla prtotesta alla Coop al Parco Prato e quindi di aver “grave danno all’immagine dell’azienda”.
Una misura gravissima che va a colpire il diritto dei lavoratori di denunciare le proprie condizioni di lavoro e di sfruttamento, nonché il diritto costituzionale di sciopero e di libera espressione.
Solo l’ultimo capitolo di una lunga storia di condotta antisindacale che va in scena a Panificio Toscano da un anno a questa parte (sono già due i delegati sindacali licenziati ad oggi).
Il tavolo in Prefettura per la vertenza Panificio Toscano del 12 dicembre si è concluso con un nulla di fatto a causa dell’indisponibilità dell’azienda ad ogni tipo di contrattazione e dialogo.
Grave invece l’assenza di Unicoop al tavolo, a cui invece hanno partecipato anche CGIL, UIL e Ispettorato Territoriale del Lavoro.
Molte delle parti coinvolte nel tavolo hanno sostenuto quanto i 25 lavoratori iscritti al Si Cobas vanno affermando da mesi: Panificio Toscano è una realtà industriale e il CCNL applicato ai lavoratori non può essere quello relativo ai panifici artigianali.
Un fatto evidente, che oggi viene negato dall’azienda per risparmiare fino agli 800euro lordi mensili per un singolo lavoratore.
Ma non siamo più i soli a sostenerlo.
Ci siamo seduti al tavolo con la volontà di porre fine a una vicenda già diventata molto più grande di quello che avrebbe potuto essere, se da parte datoriale ci fosse stata la volontà di confrontarsi con le richieste dei lavoratori.
Abbiamo trovato ancora una volta davanti a noi un muro su cui si sono scontrate tutte le proposte di mediazione e di avvio di una trattativa.
Unicoop, sospendendo le forniture, richiedeva e pretendeva una “soluzione” della vertenza.
Il licenziamento dei lavoratori che hanno lottato per affermare quanto oggi viene riconosciuto praticamente da tutti meno che dall’azienda può essere considerata per Unicoop una soluzione?
Il 21 dicembre si svolgerà il tavolo in Prefettura si riunirà di nuovo.
Ci aspettiamo che Unicoop sia presente e che intervenga affinchè nessun lavoratore subisca conseguenze disciplinari per aver rivendicato i propri diritti e si avvii finalmente una trattativa sindacale seria e serena.
Fino al 21 dicembre abbiamo deciso di sospendere ugualmente lo stato di agitazione e sciopero dei lavoratori.
Ancora una volta la palla sta a Panificio Toscano e Unicoop: riconoscere i diritti dei lavoratori o continuare una guerra assurda e ingiusta contro chi li rivendica?
Siamo al bivio.
Dopo 12 mesi, ognuno si deve assumere le proprie responsabilità.
S.I. Cobas Firenze