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[PRATO] Panificio Toscano, comunicato su incontro in Prefettura: il presidio dall’azienda continua a oltranza

Oggi ancora in presidio ai cancelli del Panificio Toscano.

Durante questi 10 giorni di sciopero è continuata la solita condotta antisindacale dell’azienda: gli operai a lavoro sono costretti agli straordinari su turni massacranti per sostituire i lavoratori in sciopero.

Molti lavoratori sono COSTRETTI A LAVORARE 7 GIORNI LA SETTIMANA.

La lotta per i diritti continua!

S.I. Cobas Prato e Firenze


PANIFICIO TOSCANO, COMUNICATO SU INCONTRO IN PREFETTURA

È andata come temevamo: un altra occasione persa oggi al tavolo in Prefettura sulla vertenza Panificio Toscano. 

A un anno dall’inizio della vertenza, non è pensabile richiedere la fine dello stato di agitazione in cambio di niente.

Sul tavolo solo l’ennesima proposta di procrastinare all’avvio delle trattativa.

Una proposta che suona come l’ennesima presa in giro ai lavoratori.

Questo già accadeva a Luglio 2018 e poi ancora a Dicembre.

Tante promesse sono già cadute nel vuoto, è il momento dei fatti.

L’azienda si è rifiutata addirittura di procedere con il riconoscimento di un solo scatto di livello ai lavoratori che attualmente, alcuni dopo 15 anni di lavoro, continuano ad essere bloccati all’ultimo livello.

Questo è il segnale che il Panificio Toscano non ha nessuna intenzione ad avviare un percorso serio di adeguamento degli inquadramenti e di confronto con i lavoratori che da 7 giorni dormono davanti all’azienda. 

Imbarazzanti le posizioni assunte da Cgil e Uil.

Dovrebbero essere loro a richiedere che sia applicato il CCNL.

E invece ancora una volta li abbiamo visti fare quadrato a difesa dell’azienda, negando una situazione oggettiva e palese di sotto inquadramento generale del personale. 

200 persone oggi hanno partecipato all’assemblea pubblica al presidio dei lavoratori.

Tra loro il Consigliere Regionale Tommaso Fattori e i rappresentanti di Prato 2040, LeftLab, Potere al Popolo, Rete degli Studenti Medi, Rifondazione Comunista e e molte altre realtà del territorio. 

In tantissimi hanno espresso la solidarietà ai lavoratori in sciopero, e condannato il comportamento della Questura nei confronti degli scioperi.

L’assemblea si è conclusa annunciando una mobilitazione sabato 20 luglio di fronte ai vari supermercati COOP, per stare al fianco dei lavoratori che continueranno la loro battaglia per i diritti.

Il presidio permanente davanti all’azienda continuerà ad oltranza.

16 luglio,

S.I. Cobas Prato e Firenze



COMUNICATO STAMPA SU PANIFICIO TOSCANO

Apprendiamo dalla stampa che secondo CGIL e UIL “Panificio Toscano è in regola con i contratti”. Incredibile, ma nulla di nuovo.

Le dichiarazioni di oggi, ci ricordano molto quelle di 12 mesi fa quando Panificio Toscano, secondo i sindacati, “era in regola” rispetto all’utilizzo di cooperative “spurie” che sparivano una dopo l’altra con in tasca i soldi dei lavoratori.

Cambiarono idea dopo che la Procura di Firenze, pochi giorni dopo i nostri scioperi, indagava Panificio Toscano Srl per irregolarità nel rapporto tra lo stesso e le cooperative fornitrici di manodopera.

Ad ottobre 2018 i lavoratori furono tutti internalizzati e assunti direttamente da Panificio Toscano.

O ancora, “era tutto in regola” quando i lavoratori scioperavano contro l’utilizzo del contratto Multiservizi all’interno del Panificio.

Sempre ad Ottobre, però, CGIL e UIL, dopo i nostri scioperi, firmavano un accordo sindacale per riconoscere a tutto il personale i contratti della Panificazione.

Oggi “è regolare” che solo 37 lavoratori su 138 abbiano diritto ad un giusto livello di inquadramento.

“E’ regolare” che dopo anni di lavoro qualificato si continui a lavorare per circa 5,50 euro netti l’ora.

“E’ regolare” che un azienda produce per la grande distribuzione organizzata dei supermercati Unicoop del centro-nord Italia paghi retribuzioni e contributi come se fosse il fornaio sotto casa nostra.

Mentre siamo in attesa del tavolo in Prefettura del 17, CGIL e UIL hanno firmato un accordo “separato” con l’azienda che non sancisce alcun miglioramento delle condizioni contrattuali dei lavoratori e accetta la realtà già in essere.

Perché?

Forse CGIL e UIL farebbero bene a venire a parlare con i lavoratori che sono in sciopero, a chiedergli cosa fanno in azienda e verificare se i loro livelli di inquadramento sono corretti.

Scoprirebbero che se i lavoratori sono al quinto giorno di sciopero e da due notti dormono davanti all’azienda per protesta dopo essere stati picchiati dalla polizia, forse, qualche motivo c’è.

E’ evidente che Panificio Toscano continua ad essere chiuso al dialogo con i lavatori in sciopero ed il S.I. Cobas.

Il tavolo di mercoledì prossimo rischia di essere, a queste condizioni, l’ennesima occasione persa.

Fino a mercoledì continuerà il presidio di fronte l’azienda e lo stato di agitazione dei lavoratori.

Intanto alla Tintoria Superlativa ricomincia lo sciopero dopo la riapertura dell’azienda.

Nella notte di ieri i lavoratori sono tornati davanti ai cancelli, dalle 23 alle 04 del mattino per richiedere la ragolarizazzione dei contratti.

12 luglio,

S.I. Cobas Prato e Firenze