LA LOTTA DI CLASSE NON SI ARRESTA
LUNEDÌ 28 OTTOBRE: TUTTI Al MAXI-PROCESSO
Il 28 ottobre inizierà il maxiprocesso che vede 43 imputati per le lotte per il lavoro a Napoli: disoccupati organizzati del Movimento di Lotta 7 Novembre, del Cantiere 167 Scampia, del SiCobas Napoli e Caserta e del Laboratorio Politico Iskra.
Per motivi di ordine pubblico e di numero di imputati il processo si svolgerà (a porte chiuse) nell’aula bunker del Carcere di Poggioreale e non al Tribunale di Napoli.
Un mega processo che mette in accusa la lotta per il lavoro ed il salario in città con riferimento particolare alle iniziative di lotta dei mesi dicembre 2022 e marzo 23, quando le istituzioni nazionali e locali facevano saltare i tavoli di trattativa di questa vertenza storica sottraendosi al rispetto degli impegni assunti su formazione ed inserimento al lavoro.
Dalla fine di luglio siamo impegnati nella costruzione di una rete nazionale “Liberi/e di Lottare – Fermiamo il DDL 1660” vista la discussione/votazione in Parlamento del nuovo disegno di legge sicurezza 1660 Nordio – Crosetto – Piantedosi ovvero il proseguimento dei precedenti pacchetti sicurezza firmati prima dal PD e poi da Salvini.
Il DDL 1660 continua nel progetto di perseguitare quelle forze sociali e del sindacalismo combattivo e di classe estendendo sul piano giuridico nuovi limiti e intimidazioni alle lotte. Oltre 20 anni di carcere per chi si oppone ai lavori delle grandi opere inutili e dannose, come la TAV o il Ponte sullo Stretto di Messina; inasprimento delle pene per reati connessi alle iniziative di lotta (ad esempio blocchi stradali); l’introduzione di reati tutti nuovi come quello di rivolta nelle carceri che è un attacco diretto a quei proletari che protestano nelle carceri, ad esempio, per sovraffollamento e negazione dei diritti a fronte di un aumento continui di suicidi negli istituti penitenziari; il DDL 1660 prosegue l’attacco ai lavoratori che scioperano ed organizzano i picchetti, limita ulteriormente la concessione dei permessi di soggiorno agli immigrati, aumenti le pene per le occupazioni abitative anche di stabili abbandonati da anni.
Un provvedimento che serve ulteriormente e prioritariamente a reprimere chi costruisce iniziative di classe per contrastare l’escalation bellica mondiale, ed il conseguente inasprimento della guerra interna – fatta di salari da fame, inflazione, tagli alla spesa sociale – che governi e padroni stanno conducendo contro i settori proletari in questo paese.
Facciamo appello alla nostra classe, a tutte le forze sane della città – sindacali, sociali, politiche e di movimento – personalità pubbliche e della società civile ad esporsi in prima persona per rompere l’isolamento di questa lotta, scendendo in piazza insieme ai disoccupati e alle disoccupate.
Chiediamo a tutte le realtà che hanno aderito alla Rete “Liberi/e di lottare – Fermiamo il DDL 1660” di immaginare iniziative di solidarietà in occasione dell’inizio del maxiprocesso.
Diamo appuntamento per lunedì 28 ottobre, h 8:30, a Piazza Nazionale per andare tutti e tutte insieme al Tribunale di Napoli e accompagnare i/le 43 imputati ed imputate.
16 settembre,
SI Cobas