TERZO GIORNO DI SCIOPERO ALLA NEW GEL:
INVESTITO UN LAVORATORE DURANTE IL PICCHETTO NELLA NOTTE! DECINE COMUNQUE I CAMION INCOLONNATI! CONTINUA LA LOTTA DEI LAVORATORI CONTRO PRECARIETA’ E ACCORDI AL RIBASSO!
Nella notte tra giovedì 29 e venerdì 30 Agosto, in concomitanza con la terza giornata di sciopero consecutivo degli autisti assunti presso la New Gel é partito il blocco dei mezzi davanti ai cancelli, con un picchetto partecipato da decine di operai solidali di diverse aziende e compagni appartenenti a diverse realtà politiche e sociali.
Proprio nei primi momenti di formazione del picchetto un magazziniere – a cui, per inciso, non si stava assolutamente ostacolando il passaggio – si é fiondato con la macchina sul presidio di lavoratori. Un lavoratore aderente allo sciopero é stato investito, riportando un grave trauma al braccio, ed é stato necessario l’intervento del 118 e il ricovero al Pronto Soccorso di Villa Scassi, per accertamenti.
Questo ennesimo episodio diventa la cartina tornasole di quel clima di paura e tensione scientemente coltivato in azienda e che esplode in questi atteggiamenti deprecabili, volti a dimostrare non si sa bene cosa, se non una totale accondiscendenza al padrone e alle sue politiche anti – sindacali, fino appunto a spingersi ad investire con la macchina un pacifico picchetto di lavoratori.
Nonostante questo brutto episodio – rispetto al quale aspettiamo ancora una condanna formale da parte dell’azienda – il picchetto di lavoratori ha retto, ricompattandosi immediatamente e resistendo per altre 7 ore, facendo riuscire completamente il blocco, con il conseguente incolonnamento lungo le strade adiacenti il magazzino di decine di bilici e furgoni.
Un grosso disagio per l’azienda, risultato della determinazione dei lavoratori in sciopero e grazie alla dedizione e lo sforzo dei tanti solidali accorsi, che nonostante dovessero iniziare a lavorare alle prime ore del mattino, hanno comunque voluto fino all’ultimo dimostrare solidarietà e sostegno agli autisti New Gel in sciopero. Verso le 06,30 di questa mattina l’assemblea dei lavoratori ha poi decretato in maniera autonoma lo scioglimento del blocco, reputando raggiunto l’obiettivo della nottata di lotta ai cancelli.
Innegabile come la vertenza resti in salita, dato che alle problematiche salariali (accordo bidone aziendale) e contrattuali (utilizzo indiscriminato di lavoro precario) si aggiunge oggi il mancato rinnovo contrattuale a due autisti, guarda caso proprio iscritti alla nostra sigla.
Anche su questo punto l’azienda non ha perso occasione per dimostrare la propria tracotanza. Prima affermando per bocca di una sua dirigente – a fronte delle richieste di spiegazione sui motivi dei mancati rinnovi agli iscritti del sindacato – che “non gliel’ho detto io d’iscriversi ai Cobas”.
Poi ammettendo candidamente che il motivo dei mancati rinnovi risiederebbe nell’impossibilità – vista la normativa attuale, cioé il Decreto Dignità – di effettuare un ulteriore contratto a tempo determinato, visto che i lavoratori dovrebbero (dopo un anno di precariato) essere assunti a tempo indeterminato, e che quindi l’azienda preferisce lasciare 2 lavoratori a casa per eventualmente riassumere altri precari, sicuramente più docili e soprattutto non sindacalizzati.
Come limoni da spremere e poi buttare via, dopo aver richiesto ritmi esasperanti di lavoro per un anno a questi lavoratori (magari con il miraggio della stabilizzazione o del rinnovo) oggi si decide di buttarli per strada, per sostituirli con altri autisti, magari disponibili a lavorare per 12/15 ore al giorno, per un quarto d’ora di straordinario a giornata!
Questa é la logica e i risultati della corsa esasperata al profitto, ma questi sono anche i risultati di trent’anni di legislazione anti operaia – dal jobs act renziano al decreto “dignità” targato M5S – che offre ad aziende e padroni tutti i possibili strumenti contrattuali e normativi per sfruttare fino all’osso i lavoratori!
Ma noi non siamo limoni da spremere! Non siamo carne da macello! Questi lavoratori l’hanno capito e lotteranno fino in fondo per ottenere condizioni di lavoro dignitose e stabilità contrattuali. Come S.I. Cobas non potremo che essere accanto a questi lavoratori con nuove iniziative di lotta come quelle di questa notte, come sempre fatto nelle centinaia di scioperi che ormai da dieci anni portiamo avanti con rabbia e determinazione, rivendicando CONTRATTI, SALARIO, DIGNITA’! BUTTIAMO VIA LA PAURA! UNITI SI VINCE!
Genova 30/08/2019
Coordinamento provinciale S.I. Cobas Genova