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[ITALIA] Chiudere le attività non essenziali, anche nella logistica! Tutti a casa a salario pieno

All’indomani della firma di un DPCM che lascia aperte numerose falle su cui i padroni manovrano abilmente per tenere aperto tutto il possibile, la posizione chiara e trasparente che il SI Cobas ha assunto fin dai primi giorni dell’emergenza si dimostra l’unica risposta efficace e praticabile a chi antepone i propri profitti alla salute dei lavoratori e all’incolumità dell’intera popolazione.

In queste ore si stanno producendo grosse crepe nell’asse d’acciaio tra governo, padroni e Cgil-Cisl-Uil, e questa è per tutti i lavoratori un’opportunità per far valere con forza le proprie ragioni.

Per questo bisogna rilanciare la lotta a partire dai luoghi di luoghi di lavoro.

Il SI Cobas fa appello a tutte le RSU e le RSA, senza distinzione di sigla, ad aprire lo stato di agitazione in tutte le aziende che non lavorano beni di prima necessità e ad invitare i lavoratori a restare a casa.

NON SIAMO CARNE DA MACELLO!

TUTTI A CASA A SALARIO PIENO!

SI Cobas nazionale


CHIUDERE LE ATTIVITA’ NON NECESSARIE!

ANCHE NELLA LOGISTICA GARANTIRE SOLO I
SERVIZI ESSENZIALI PER FARMACIE E OSPEDALI,
ATTIVARE SUBITO LA CASSA INTEGRAZIONE AL
100% DEL SALARIO!

L’espandersi della pandemia e la crescente mobilitazione dei lavoratori, soprattutto nei magazzini della logistica, nella notte tra sabato e domenica aveva costretto il Governo Conte a prendere atto della gravità della situazione, predispondendosi a chiudere tutte quelle attività non necessarie.

Ancora non era stato firmato il nuovo DPCM che i padroni – da Confindustria a Fedit, passando per tutte le altre associazioni – sono andate all’assalto, chiedendo la modifica della lista delle attività essenziali, posticipo dell’entrata in vigore del decreto, che settori non essenziali venissero considerati strategici, rivendicando il diritto di poter mandare al macello milioni di lavoratori, come nulla fosse.

I padroni da oggi proveranno a farci lavorare normalmente, non chiuderanno niente, non sospenderanno alcuna attività, non ridurranno il personale sui posti di lavoro, proveranno a far funzionare fabbriche e magazzini al 100%, esponendo lavoratori e lavoratrici ulteriormente al contagio.

Cgil, Cisl e Uil per settimane hanno contribuito a tenere fabbriche e magazzini aperti, firmare protocolli che non obbligano le aziende a prendere alcun provvedimento serio a tutela della salute dei lavortori, rifiutandosi di fornire copertura sindacale ai lavoratori che non volevano esporsi al rischio di contagio.

Ora invocano lo sciopero generale.

Bene.

Meglio tardi che mai!

Ma gli scioperi e le astensioni collettive da lavoro vanno fatte ora, non quando saremo tutti infetti o peggio ancora!

Basta giocare sulla pelle operaia!

Nel settore della logistica da più di una settimana molti lavoratori si stanno astendeno dalla prestazione lavorativa per mancanza delle condizioni di sicurezza, seguendo la nostra indicazione di lotta, sulla base della quale é stato aperto uno stato d’agitazione a tempo indeterminato!

A fronte del dietro front di Governo e padroni, bisogna rivendicare il diritto dei lavoratori di stare a casa a salario pieno!

• astenersi da lavoro nei settori considerati non essenziali;
• nei magazzini in cui viene lavorata merce destinata a ospedali e farmacie, garantire solo questi servizi essenziali;
• prevedere la firma di protocolli che individuino i servizi essenziali, programmare turnazione e rotazione del personale coinvolgendo le RSA, vietare le lavorazioni non indispensabili;
• rivendicare l’apertura della cassa integrazione per garantire il salario per
tutte le giornate non lavorate, pretendendo l’integrazione aziendale per arrivare al 100%;
• rifiutarsi di lavorare se protocolli e minime condizioni di sicurezza anche neimagazzini con servizi essenziali non vengono garantiti

NON SIAMO CARNE DA MACELLO!

GARANZIA DI SALUTE E DI SALARIO!

S.I. COBAS NAZIONALE



ANCORA UNA VOLTA NON CAMBIA NIENTE!

ANCORA UNA VOLTA I PADRONI COMANDANO E IL GOVERNO ESEGUE!

Invitamo tutti a leggere l’allegato della bozza del decreto con l’elenco di TUTTE LE ATTIVITÀ CHE NON CHIUDERANNO!
Praticamente sono il 90% delle attività attualmente ancora operative.

E intanto Confindustria ha già ottenuto il rinvio del decreto a mercoledì per allungare ancor più l’elenco.

La lotta non si ferma!

Tutti a casa a salario pieno!

22 marzo,

SI Cobas