COMUNICATO STAMPA
Milano, 03 aprile 2020
La nostra Organizzazione Sindacale ha richiesto in data 02 aprile 2020 all’Arpa il monitoraggio intensivo sulla qualità dell’aria e del rumore nei territori Lombardi e Piemontesi interessati dal traffico aereo dell’aeroporto di Malpensa.
Ciò in considerazione della rilevante riduzione dell’attività aeroportuale di Malpensa dovuta alla pandemia Co-VID19 e a tutela di tutti i lavoratori impiegati presso il citato aeroporto.
Riteniamo necessaria la richiesta al fine di valutare la qualità dell’aria e gli indici di rumore, in assenza del contributo della sorgente emissiva costituita dagli aeromobili e dall’indotto aeroportuale, onde permettere un approfondito confronto tra i dati relativi al periodo di attività operativa standard ed il periodo attuale.
La verifica del contingente impatto acustico generato dalle flotte aeree in decollo consentirà, inoltre, di rapportare la loro incidenza nella Classificazione Acustica (ZAC) dei singoli Comuni lombardi e piemontesi sorvolati.
Nello specifico abbiamo richiesto il monitoraggio dell’aria per la misura dei principali inquinanti quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, NOx, SO2, PM10, PM2,5, benzene, CO2 ed O3, che riteniamo, senza dubbio, un dato essenziale per valutare il contributo degli aeroporti all’inquinamento atmosferico osservato su scala locale.
S.I. Cobas Malpensa
OGGETTO: Richiesta Campagna di Monitoraggio intensivo sulla qualità dell’aria e del rumore – Aeroporto Malpensa
Milano, 02 aprile 2020
Spettabile
A.R.P.A. Lombardia – sede centrale di Milano.
A.R.P.A. Lombardia – Compartimenti di Como e di Varese
Arpa Piemonte
Ufficio Relazioni con il Pubblico – Dip.Nord Est
In considerazione della rilevante riduzione dell’attività aeroportuale di Malpensa, dovuta alla pandemia Co-VID19, lo scrivente Sindacato, a tutela di tutti i lavoratori impiegati presso il citato aeroporto, chiede a codeste Agenzie regionali di effettuare con la massima urgenza una campagna di monitoraggio intensivo dell’aria e del rumore all’interno del sedime aeroportuale e sui territori lombardi e piemontesi circostanti i medesimi aeroporti.
Quanto sopra al fine di valutare la qualità dell’aria e gli indici di rumore, in assenza del contributo della sorgente emissiva costituita dagli aeromobili e dall’indotto aeroportuale, onde permettere un approfondito confronto tra i dati relativi al periodo di attività operativa standard ed il periodo attuale.
La verifica del contingente impatto acustico generato dalle flotte aeree in decollo consentirà, inoltre, di rapportare la loro incidenza nella Classificazione Acustica (ZAC) dei singoli Comuni lombardi e piemontesi sorvolati.
Il monitoraggio dell’aria per la misura dei principali inquinanti quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, NOx, SO2, PM10, PM2,5, benzene, CO2 ed O3, rappresenta senza dubbio un dato essenziale per valutare il contributo
degli aeroporti all’inquinamento atmosferico osservato su scala locale.
Restiamo in attesa di sapere le date in cui darete corso ai monitoraggi dell’aria e del rumore richiestivi e porgiamo distinti saluti.
per SI Cobas – Salvatore Ferla