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[ITALIA] 30 aprile e 1 maggio, giornate di lotta dei lavoratori: grande successo dello sciopero, la mobilitazione si allarga

30 aprile e 1 maggio: da stamattina sono incominciate due grandi giornate di mobilitazione e di lotta dei lavoratori (per la dichiarazione dello stato di agitazione clicca qui) nei luoghi di lavoro e nelle città, insieme ai disoccupati e precari della campagna Vogliamo Tutto con i Movimenti di Lotta per il Diritto all’Abitare.

Altissima la partecipazione dei lavoratori, che hanno incrociato le braccia e usando l’arma dello sciopero hanno fermato le merci in centinaia e centinaia di aziende in tutte le regioni d’Italia; oltre agli scioperi attivi, organizzati anche numerosissime azioni come presidi esterni ed interni al luogo di lavoro, astensioni dal posto di lavoro, iniziative nelle città.

Bloccate le filiere della logistica, in particolare dei colossi Tnt-Fedex, Dhl, Gls, Sda, Brt, Fercam e Ups.

In tantissime altre aziende, anche ben oltre il settore della logistica, la mobilitazione sta coinvolgendo migliaia di lavoratori che si sono organizzati per scendere in lotta uniti, con queste chiare forti rivendicazioni a padroni e governo come parole d’ordine per tutta la classe lavoratrice:

NO AL RICATTO TRA VITA E LAVORO.
LA CRISI LA PAGHINO I PADRONI.
SUL CAPITALE 10% DI PATRIMONIALE!
SE DOBBIAMO SOLO LAVORARE…
POSSIAMO ANCHE SCIOPERARE!
30 APRILE E 1 MAGGIO SCIOPERO GENERALE

S.I. Cobas

Ecco un aggiornamento parziale delle iniziative in corso (per gli aggiornamenti dalla pagina facebook nazionale: clicca qui)…

  • Pavia: grande adesione allo sciopero e alle giornate di mobilitazione; Brt drivers in astensione dal mattino, Brt magazzino facchini in sciopero al 100% , Sda filiale in adesione tutti gli iscritti S.I. Cobas, Galvani (nota azienda dell’alimentare), Geodis Landriano, Tiesse logistica dell’alimentare, Xpo, Dhl e Eurodifarm (in sciopero da due giorni).
  • Bologna: magazzino Palletways Calderara di Reno chiuso (adesione allo sciopero 100 per 100 di iscritti Si Cobas).
  • Napoli: azioni dei lavoratori disoccupati al centro della città a Montesanto, fuori la sede dell’Inps ed ora una delegazione di disoccupati e lavoratori nella sede dell’ex-Provincia, Città Metropolitana. Responsabili si. Obbedienti Mai.
  • Firenze: sciopero alla Tnt (hub e filiale), in solidarietà ai lavoratori degli altri magazzini della filiera ancora senza anticipazione della cassa integrazione né protocolli di sicurezza. Sciopero alla Sda (hub e filiale), dove l’azienda si rifiuta di anticipare la cassa integrazione. Sciopero anche alla Brt di Pisa, dove l’azienda ha sospeso uno dei delegati per le agitazioni sindacali dove si richiedevano i dpi.
  • Bologna: in sciopero i drivers della Gls già in astensione nel mese di marzo, Sda Pit e hub, Fercam hub (adesione al 100%), Brt Roveri e Interporto, Tnt drivers e hub , Dhl (astensione al 100%), Sda Bancario e Pallex.
  • Modena: entrano in sciopero anche i lavoratori della Nuova Moscato nella logistica dell’alimentare, a cui si aggiungono i facchini di Fercam.
  • Cesena: sciopero dei lavoratori Brt (drivers).
  • Piacenza: continua la giornata di lotta ad Xpo, a Ikea e alla Steriton.
  • Da Milano provincia : Fercam di Arese e di Rho, facchini in sciopero sin dal mattino. Xpo di Trezzano sul Naviglio: continua lo sciopero anche nel turno pomeridiano con adesione al 100 %. Sifte Berti Logistica a Lainate: tutti in sciopero.
  • Ancona: a Osimo si uniscono in sciopero i facchini dei magazzini di Tnt e Brt, già in astensione nel mese di marzo
  • Bologna: stamattina verso le ore 12 una trentina di compagni e compagne hanno dato vita ad un presidio sotto la Prefettura come S.I. Cobas, Adl Cobas e Crash. La delegazione presente in piazza, tutti distanziati e con mascherine, con striscione e volantini ha rappresentato un primo tentativo di rompere i divieti imposti per rivendicare il diritto alla vita, il blocco degli sfratti, lo sciopero degli affitti, un salario garantito e un reddito universale, l’agibilità sindacale: “Se si può lavorare si può anche manifestare e scioperare!”. Nel corso del presidio è stata consegnata alla prefettura una piattaforma, che affronta nel dettaglio queste tematiche. Particolare attenzione è stata data alla grave situazione dei magazzini della logistica, in cui cresce il contagio mettendo a rischio la salute dei lavoratori e della collettività. Centrale inoltre la richiesta di anticipazione della cassa integrazione, di fronte alla situazione di precarietà vissuta da migliaia di lavoratori (per il video clicca qui, qui e qui).
  • Campagna “Vogliamo Tutto”: i Movimenti di Lotta per il Diritto all’Abitare ed altri attivisti sotto Montecitorio a Roma in conferenza stampa e presidio in sicurezza, per rivendicare lo stop immediato di affitti, bollette, utenze. Servono misure urgenti (per il video clicca qui).
  • Da Milano, dove fin dal mese di marzo si sono succedute settimane di adesione alla campagna di astensione dal lavoro indetta dal S.I. Cobas, nuovamente oggi si registra il successo della mobilitazione con la partecipazione alle due giornate di lotta del 30 aprile e 1 maggio. Ferme le filiere principali.
  • Milano: sciopero dei drivers Brt impegnati da ieri nello sciopero a livello nazionale, (Bovisa, Cinisello , Mecenate, Landriano, Liscate – dove a marzo scorso si era registrato un decesso causato da Covid-19 )
  • Milano: fermi i lavoratori Sda drivers e facchini (Milano 4) .
  •  Genova: abbiamo voluto aprire la giornata sfidando simbolicamente gli assurdi divieti di quarantena che – mentre permettono l’accalcarsi nelle fabbriche e nei magazzini di centinaia di lavoratori – impediscono in quelle stesse fabbriche e territori i più basilari diritti sindacali, di sciopero e di assemblea. Questa mattina abbiamo voluto ribadirlo in Piazza Deferrari, sotto il palazzo regionale. Una presenza ordinata di pochi operatori sindacali e lavoratori, ben distanziati e tutti forniti di dpi, ha scatenato la presenza di decine di vigili e digos, che hanno subito provato a intimidire identificando tutti i presenti e poi rilasciando verbale di sanzione amministrativa. Con la stessa determinazione dimostrata in piazza, la mobilitazione è proseguita sui posti di lavoro e tra i lavoratori di diversi settori, che nel corso della giornata stanno dando vita ad azioni di lotta, fermate e scioperi improvvisi, striscionate ed esposizione di cartelli. Dai facchini della ‘Ins di Tortona.
  • Tnt: sciopero dei lavoratori drivers e facchini della filiale Milano nazionale e i facchini della filiale Milano internazionale, già in sciopero da una settimana contro il licenziamento degli interinali.
  • Roma: gli occupanti del palazzo Salam solidarizzano con tutti i lavoratori in sciopero.
  • Tnt Monza: fermi facchini e drivers, tutto bloccato dalle luci dell’alba, grande partecipazione allo sciopero dopo che il mese scorso è morto Osvaldo, un compagno driver.
  • Messina: passeggiata a mare di fronte al palazzo del governo dei lavoratori S.I. Cobas e della campagna “Vogliamo Tutto”, conferenza stampa sul diritto alla sanità pubblica e gratuita. Distribuzione gratuita di mascherine e guanti sanitari. Emergenza Covid-19, convivere in sicurezza. Il sistema economico capitalista è il principale responsabile della crisi mondiale che può essere sconfitta solamente se si torna ad avere la consapevolezza che le ricchezze devono essere distribuite in maniera equa. Non si può concepire più che nel mondo esistano Paesi poveri sfruttati e Paesi ricchi che sfruttano. Il diritto alla vita e alla dignità umana per realizzarsi ha bisogno di un modello economico completamente diverso da quello attuale. Tutelare il diritto alla vita vuol dire eliminare dal pianeta le povertà. Il S.I. Cobas lancia un appello alle Istituzioni e agli Enti preposti per l’immediata formulazione di un piano straordinario di assunzioni. Un piano da distribuire in alcuni settori occupazionali da noi individuati come carenti di personale, quali: 1) Autisti del servizio urbano, come da fabbisogno della nuova Atm. 2) Operai e manutentori, per Messina Servizi SPA. 3) Manutentori ed operai, per i servizi di pubblico interesse, da integrare con varie qualifiche al Comune di Messina (per il video clicca qui, qui e qui).
  • Milano: Gls drivers e facchini di Paderno e Rho in astensione.
  • Dhl Liscate (MI): i facchini sono in astensione sin dal mese di marzo dopo la morte di Madeleine, stroncata dal Covid-19 dopo che poche settimane fa insieme a tutto il S.I. Cobas aveva scioperato per reclamare maggiore sicurezza sul luogo di lavoro.
  • Bologna: dall’alba in sciopero i lavoratori Logista, distributore unico del tabacco per il Nord Italia.
  • Napoli: al Porto, lavoratori in sciopero ai cantieri Megaride.
  • Torino: lavoratori SDA Settimo Torinese in sciopero, dopo già aver praticato per 3 settimane l’astensione da lavoro per la mancanza di sicurezza nel magazzino la cui attività è appaltata a ManHandWork
  • Napoli: oggi come Brigata di Solidarietà Vincenzo Leone – Mensa Occupata abbiamo aderito alla due giorni di lotta del 30 aprile e 1 maggio indetta dal Patto d’azione. Abbiamo fatto megafonaggio, attacchinaggio, volantinaggio e distribuzione di pacchi alimentari per i vicoli del centro storico. Cosa che ripeteremo domani in altre zone della città.
  • Modena: sciopero dei lavoratori Suincom, nota azienda leader nel settore della carne, come tutti gli alimentari è considerata settore essenziale: poche settimane fa il numero dei contagiati da Covid-19 è arrivato a 20 in un magazzino dove lavorano più di 300 persone e si è purtroppo registrato il primo decesso.
  • Como: da stamattina sciopero dei lavoratori Gls.
  • Brt Cesena: sciopero dei lavoratori.
  • Modena: Brt astensione al 100% dei lavoratori drivers.
  • A Brescia sono in sciopero Gls, Brt Rovato e Brescia, Tnt-Fedex, Fercam di Montirone, Zust Ambrosetti, Sda e Ups, grande partecipazione dei lavoratori nonostante la decurtazione subita salariale con gli ultimi stipendi ridotti a 60, 200 euro.
  • Nella Brt di Rovato vi sono stati il mese scorso ben 4 contagiati da Covid-19, oggi c’è stata un’adesione al 100 % dopo la mobilitazione di ieri che ha coinvolto tutta la filiera nazionale e che si è conclusa con la vittoria dei lavoratori S.I. Cobas.
  • Torino: Tnt Orbassano, sciopero dei lavoratori Elpe che già per quattro settimane hanno fatto astensione dal lavoro per mancanza di sicurezza nel magazzino.
  • Reggio Emilia: sciopero a Gls Enterprise, fermi facchini e drivers anche perché persistono insicurezza (nessuna sanificazione sul luogo di lavoro), irregolarità continue su buste paghe e tentativi di sostituzione dei lavoratori sindacalizzati in sciopero. I lavoratori compatti respingono in blocco la reazione padronale.
  • Parma: in sciopero i drivers Tnt e i facchini Fercam.
  • Mantova: sono in sciopero Gls e Brt, in quest’ultima filiale nei giorni scorsi abbiamo avuto l’iscrizione al S.I. Cobas dei facchini e di altri drivers.
  • Camac (Modena), prosciuttifficio dove il padrone ha forzato la cassa integrazione solo per gli iscritti al S.I. Cobas, oggi nello sciopero nazionale ha subito uno sciopero al 100%.
  • Zeroquattro / Granarolo (Bologna): leader a carattere internazionale nella distribuzione di latte e mozzarelle, storico marchio Legacoop oggi segnala al 100 % astensione di tutto il personale appaltato alla movimentazione delle merci.
  • Napoli: al Porto, astensioni alla Turi Transport.
  • Ancona: Brt e Tnt stanotte hanno scioperato.
  • Ceva Lazzate (Milano) più di 80 lavoratori in sciopero.
  • Milano: sciopero dei lavoratori Amadori logistica dell’alimentare.
  • Milano: Caloni Logistica in sciopero da Seregno.
  • Milano: sciopero dei lavoratori Brt Cinisello.
  • Tnt Monza in sciopero.
  • Milano: Number One di Settala, i lavoratori già in cassa integrazione aderiscono allo sciopero.
  • Zust Ambrosetti di Milano, drivers e facchini impiegati (più di di 180 lavoratori) in sciopero uniti nel respingere un cambio appalto imposto a condizioni peggiorative.
  • Milano: sciopero a Xpo Trezzano sui Navigli, che impiega più di 200 lavoratori già precedentemente in astensione nel mese di marzo.
  • Campania: sciopero dei lavoratori della manutenzione strada, già protagonisti di diversi scioperi nelle scorse settimane per migliorare la loro condizione (sicurezza, pagamento Fis…).
  • Bologna: sciopero dei lavoratori Sda hub Interporto (per il video clicca qui).

30 aprile e il 1° maggio
“SE POSSO LAVORARE ALLORA POSSO ORGANIZZARMI E LOTTARE”!

Quella che il Governo ha chiamato fase 1 ha visto la chiusura soltanto di una piccola parte delle aziende, che, col metodo delle autocertificazioni, ha continuato l’attività produttiva (1800 imprese nella bergamasca, 2980 a Brescia, di cui 317 del settore aerospaziale e armamenti).

Questo ha comportato un enorme aumento dei contagi e dei decessi nelle aree più industrializzate del nord.

Milioni di lavoratori trattati come carne da macello da Confindustria, Confetra e dalle altre associazioni padronali, con la complicità del Governo, che ha fornito loro la scappatoia per sottrarsi alla chiusura, e l’avallo di un accordo-farsa firmato con i sindacati confederali.

Come S.I. Cobas ci siamo opposti a questa politica criminale, a difesa della vita e della salute di tutti i lavoratori e le lavoratrici, attraverso l’ASTENSIONE DAL LAVORO in tutte le filiere non essenziali e la rivendicazione sistematica di dispositivi e provvedimenti di protezione in quelle essenziali (sanità e alimentari).

Oggi il Governo si appresta a varare la fase 2, riaprendo progressivamente i settori rimasti chiusi.

Ma nel frattempo per migliaia di lavoratrici e lavoratori

L’EMERGENZA CONTINUA E LE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO PEGGIORANO GIORNO PER GIORNO!

Pur essendo riusciti a strappare con le nostre lotte risultati parziali ma essenziali come l’anticipo della Cassa Integrazione da parte delle aziende, queste ultime, forti del decreto del Governo sull’accordo con le banche, cercano di rimangiarsi gli impegni sottoscritti laddove possono, come ad es. all’Hotel Bristol, dove le lavoratrici sono da più di un mese senza salario e senza Cassa Integrazione.

Per i lavoratori, la fase che si prospetta è tutt’altro che il “ritorno alla normalità”.

Sarà l’avvio di un inasprimento dell’attacco padronale, che facendo leva sulla crisi economica innescata dalla pandemia, si muoverà con ancora maggiore determinazione per imporre più sfruttamento sui posti di lavoro e una limitazione di tutti i residui “diritti”, a partire dal diritto di sciopero che sempre più spesso è messo in discussione come un attentato alla “sicurezza nazionale”.

Il governo Conte (o quello che lo sostituirà, se i padroni cercheranno nuovi equilibri) fornirà il coordinamento e l’appoggio per l’offensiva del fronte padronale, scaricando sui lavoratori il peso dell’enorme aumento del debito pubblico, i cui benefici andranno in misura preponderante alle aziende, e accentuando la repressione contro le lotte e il malcontento sociale che comincia a serpeggiare, soprattutto fra la massa crescente dei disoccupati, dei lavoratori in
nero senza alcuna protezione, dei precari.

Lavorare a rischio della nostra salute e della nostra vita e chiuderci in casa finito il lavoro è la prospettiva che ci vogliono imporre e che dobbiamo respingere da subito con la lotta e l’organizzazione, contrastando padroni e governo a partire dalle rivendicazioni immediate.

Battiamoci per imporre:

PAGAMENTO IMMEDIATO DELLA CASSA INTEGRAZIONE PER TUTTI I LAVORATORI IN LOCK-DOWN!

NO ALL’APERTURA INDISCRIMINATA DELLE AZIENDE! DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DI QUALITA’ E IN QUANTITA’ SUFFICIENTE! MISURE DI PROTEZIONE REALI E VERIFICABILI!

TAMPONI SISTEMATICI PER TENERE SOTTO CONTROLLO REALMENTE L’EVOLUZIONE DEL CONTAGIO!

LIBERTA’ DI ORGANIZZAZIONE E DI SCIOPERO SUI POSTI DI LAVORO SECONDO IL PRINCIPIO “SE POSSO LAVORARE ALLORA POSSO ORGANIZZARMI E LOTTARE”!

S.I. Cobas