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[COMUNICATO] I lavoratori in lotta si riprendono l’agibilità di sciopero, azioni in tutta Italia

30 APRILE E 1 MAGGIO: I LAVORATORI IN LOTTA SI RIPRENDONO L’AGIBILITÀ DI SCIOPERO, MOBILITAZIONI E AZIONI DI LOTTA IN TUTTE LE CITTÀ!

La prima giornata di mobilitazione nazionale di oggi, lanciata dal SI Cobas, dall’Adl Cobas e da numerosi reti di solidali, è stata un successo inaspettato.

In tutta Italia si sono moltiplicati scioperi e iniziative sui territori per denunciare il bluff della “fase 2” varata da Conte e voluta da Confindustria, la vergogna delle morti sul lavoro e delle migliaia di contagi provocati nella cosiddetta “Fase uno” grazie al disinteresse di governo e padroni verso la vita e la salute dei lavoratori, la mancata erogazione degli ammortizzatori sociali e soprattutto contro una “riapertura” a senso unico che da una parte tutela i profitti e dall’altra continua a suon di multe, denunce e fermi, a mettere il bavaglio al diritto di sciopero e alla libertà di manifestazione pubblica del dissenso.

Il cuore pulsante delle mobilitazioni sono stati ancora una volta i magazzini della logistica: nelle province di Milano, Brescia, Bergamo, Lodi, Torino, Como, Bologna, Piacenza, Modena, Parma, Reggio Emilia, Padova e gran parte del Veneto, Ancona, Firenze, Roma, Caserta, Napoli gli scioperi nei magazzini si sono moltiplicati con adesioni spesso del 100 in quasi tutte le principali filiere (Tnt-Fedex, BRT, Camst,GLS, SDA, UPS, Ceva, Granarolo, Tigotà, Leroy Merlin, Geodis, Xpo e tante altre). A ciò si sono aggiunti scioperi anche in altri settori come quello ambientale, dei Porti e della Manutenzione Stradale in Campania.

Nel pomeriggio, nel mentre proseguiva lo sciopero sui luoghi di lavoro, una serie di iniziative pubbliche si sono svolte in diverse città: a Napoli e provincia azioni in strada nel mentre una delegazione del Movimento di lotta – Disoccupati 7 Novembre e del SI Cobas veniva ricevuta in delegazione nella sede di Città Metropolitana per esporre i motivi della protesta nazionale e fare un punto sulle vertenze cittadine; a Messina e Bologna presidi sotto alle Prefetture, a Genova analogo presidio con fermi e denunce di alcuni delegati del SI Cobas, in altre città del centro-sud iniziative promosse dalla Rete Vogliamo Tutto, come a Roma con i Movimenti per il Diritto all’Abitare che hanno presidiato in conferenza stampa l’estero di Palazzo Chigi a Montecitorio ed ancora altre iniziative di realtà aderenti al Patto d’Azione.

Stasera e domani la mobilitazione continuerà sia dentro che fuori i luoghi di lavoro, ma ci sentiamo di poter affermare senza ombra di dubbio che a partire da oggi la quarantena obbligatoria a senso unico è finita, e ricomincia la lotta per far sì che la crisi legata all’emergenza CoViD-19 non venga pagata dai lavoratori e dai proletari, ma a pagare siano i padroni.

Tutela piena dei livelli salariali e del diritto di Sciopero!

Patrimoniale del 10% sul 10% più ricco della popolazione!

Solo la lotta paga!

Non siamo carne da macello!

S.I. Cobas nazionale

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