RIPRENDE LA LOTTA ALLA SUPERLATIVA
Torna la protesta davanti ai cancelli della tintoria Superlativa con un sit-in che si è tenuto oggi pomeriggio. I lavoratori da ormai un anno non ricevono stipendio.
Molto si è parlato della situazione “drammatica” causata dal covid-19 per le imprese.
Troppo poco si è parlato delle condizioni di povertà assoluta che il lockdown ha prodotto per migliaia di lavoratori del distretto che lavorano “a grigio”. sono purtroppo migliaia infatti ad essere impiegati nel distretto tessile con 2 o 4 ore di contratto, lavorandone a nero molte di più. È il caso, esemplare, dei lavoratori della Superlativa che dopo essere stati per anni sfruttati per 12 ore giorno per 7 giorni la settimana, si trovano a ricevere indennità di cassa ridicole avendo finti contratti partime.
Il caso della Superlativa, dopo la vicenda delle multe ai lavoratori, aveva raggiunto anche le cronache nazionali. Ma nonostante sia proseguito il lavoro legale ed ispettivo per il recupero dei crediti, i lavoratori non hanno ancora ricevuto ciò che gli spetta. Il sindacato ha richiesto anche la riconvocazione urgente di un tavolo in sede di Regione Toscana per richiamare l’azienda ai propri doveri.
I lavoratori chiedono anche alle istituzione di fare la loro parte con sostegni concreti. Ad oggi troppi lavoratori infatti sono stati esclusi dai “buoni spesa” per esaurimento dei fondi (sono più di 2000 le famiglie rimaste senza aiuti) o per assenza di residenza anagrafica, requisiti richiesto dal Comune di Prato per l’accesso ai buoni spesa e già dichiarato discriminatorio ed illegittima da numerosi tribunali Civili e Tar, oltre che dalla stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sabato mattina i lavoratori della Superlativa si recheranno davanti al Comune di Prato per richiedere nuovi finanziamenti e criteri non discriminatori.
S.I. Cobas Prato e Firenze