Approfondimenti politiciCampaniaCobas

[NAPOLI] Porto: apertura stato di agitazione contro padroni pirata, discriminazione antisindacale e collusione Autorità

OGGETTO: APERTURA STATO DI AGITAZIONE SULL’INTERO SITO PRODUTTIVO

Con la presente, facendo seguito alle innumerevoli comunicazioni, richieste e solleciti di incontro inviati a mezzo Pec all’Adsp del Mar Tirreno Centrale, da ultimo in data 16 aprile 2020 (“diffida vessazioni Turi Transport”), 30 aprile 2020 (“diffida Turi Transport per condotta antisindacale”), 18 maggio 2020 (“stato di agitazione Turi Transport”), 24 maggio 2020 (“proclamazione di sciopero con effetto immediato”), 25 maggio 2020 (“prosieguo stato di agitazione e sciopero”), 25 maggio 2020 (“richiesta tavolo di confronto e trattativa all’Adsp”) e 29 maggio 2020 (“rinnovo richiesta tavolo di confronto e trattativa all’Adsp”);

LA SCRIVENTE O.S. SINDACATO INTERCATEGORIALE COBAS

  • nel prendere atto del reiterato ed ostinato silenzio di Codesta Adsp in relazione
    alle sollecitazioni di cui sopra, riguardanti in primo luogo la condizione sempre più insostenibile dei lavoratori Turi Transport S.r.l., costretti da tempo a svolgere prestazioni di lavoro A COTTIMO e in regime di flessibilità estrema sia riguardo al monte ore lavorate, sia riguardo ai turni di lavoro grazie all’applicazione di un Contratto collettivo aziendale “pirata” (cioè privo della firma di qualsivoglia organizzazione sindacale), e ciò in palese violazione di ogni norma legislativa e regolamentare in vigore riguardo la disciplina delle autorizzazioni ex art.16, co.1, L.n. 84/1994, ivi compresa l’ordinanza della stessa AdSP n.1/2019 nonché la delibera n.53 del Comitato di gestione – seduta del 3 luglio 2019, le quali impongono alle imprese concessionarie il rispetto tassativo dei livelli salariali e delle tutele previste del CCNL Porti;
  • nel prendere atto della totale chiusura al confronto da parte di codesta Adsp finanche a fronte di un verbale d’incontro siglato dalla scrivente con la stessa Turi Transport, nel quale la stessa parte datoriale si dichiarava diponibile a partecipare a un incontro alla presenza dell’Adsp (verbale inoltrato in allegato all’Adsp in data 25/05/2020 a seguito dello sciopero in Turi Transport e del tavolo sindacale tenutosi il giorno stesso presso la sede aziendale) e sebbene in questa azienda il S.I. Cobas risulta essere ad oggi la rappresentanza sindacale largamente maggioritaria in azienda;
  • nel ritenere la condotta dell’Adsp gravemente omissiva, in quanto consente
    l’apertura di un enorme falla nella disciplina dei vincoli a carico delle imprese concessionarie ai sensi del summenzionato art.16 e dunque avalla nei fatti le pressioni dei grandi operatori privati in atto negli ultimi mesi verso una deregolamentazione generalizzata e su scala nazionale del mercato del lavoro all’interno dei Porti, e dunque un notevole peggioramento dei livelli salariali sia per i lavoratori delle compagnie portuali, sia per l’insieme dei dipendenti dei Terminal (peraltro in un quadro già segnato dallo stallo totale delle trattative per il rinnovo del CCNL Porti);
  • nel prendere atto che codesta Adsp, lungi dal lavorare per prevenire i motivi di contrasto e conflittualità sui luoghi di lavoro, ha scelto nei fatti di avallare le condotte antisindacali e discriminatorie nei confronti della nostra O.S. e di
    legittimare uno status quo che vede all’interno del Porto di Napoli non solo
    l’esclusione del SI Cobas dagli ambiti di contrattazione aziendale, ma anche la violazione del diritto elementare e inviolabile all’informazione e alla
    consultazione così come previsti dagli articoli 3 e 39 della costituzione, e quindi del contestuale obbligo, in capo agli enti pubblici, di garantire l’accesso agli atti e alle informazioni quale precondizione per “l’esercizio delle funzioni primarie che spettano a qualsiasi sindacato per la tutela dei diritti dei propri iscritti, a prescindere dal concorso alla formazione di contratti nazionali” (Consiglio di Stato, sez. III, n. 4580 del 09/09/2014): un obbligo tanto più cogente se si considera che la scrivente ad oggi conta all’interno del porto di Napoli più di 50 iscritti e a cui, ci preme evidenziare, codesta Adsp si è già palesemente sottratta in occasione della richiesta di accesso agli atti riguardanti le ispezioni effettuate in So.Te.Co. Srl e correlate al licenziamento del lavoratore Ciro Scarano, formulata dalla scrivente in data 24/06/2019;
  • nell’evidenziare che in Co.Na.Te.Co S.p.A (azienda in cui la scrivente conta ad
    oggi 23 iscritti) tali condotte discriminatorie e antisindacali, reiterate da ormai due anni e segnalate in più occasioni sia all’AdSP sia alla stessa Prefettura di Napoli, lungi dall’essere rientrate, si sono ulteriormente inasprite e arricchite nelle ultime ore di un nuovo gravissimo episodio, ovvero il licenziamento del dipendente e iscritto SI Cobas dott. Roberto Stellato, già licenziato da CoNaTeCo e reintegrato nel dicembre 2018 a seguito di ordinanza del Tribunale di Napoli e da allora oggetto di una sequela interminabile di episodi di mobbing e vessazioni sul luogo di lavoro, ivi compreso un demansionamento con chiari intenti persecutori e ritorsivi già oggetto di controversia legale presso le autorità competenti;
  • nello stigmatizzare il perdurante stallo e la totale mancanza di trasparenza in ordine ai tempi e alle procedure di elezione delle RLS aziendali e di sito così come disciplinate dal “Protocollo d’intesa dell’ambito portuale di Napoli”, siglato il 16/09/2019 e sottoscritto dalla scrivente tramite nota inviata a Prefettura e Adsp in data 29/10/2019

TUTTO CIO PREMESSO

la scrivente, Sindacato Intercategoriale Cobas PROCLAMA l’apertura dello stato di agitazione con effetto immediato sull’intero sito produttivo del Porto di Napoli.

Distinti saluti

Giuseppe D’Alesio – Coordinatore provinciale SI Cobas Napoli

Napoli, 17/06/2020

Alla c.se att.ne di:

Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale- sede legale di Napoli

CO.NA.TE.CO – Consorzio Napoletano Terminal Containers S.p.A.

Turi Transport S.R.L.

p.c. alla Prefettura – Ufficio territoriale del governo di Napoli, nella persona del Prefetto Marco Valentini

all’Assessore al lavoro del comune di Napoli Monica Buonanno

Presidente della Compagnia Unica Lavoratori Portuali, Pierpaolo Castiglione